Fondo Anima Alto Potenziale Europa: Recensione e Opinioni

Stai cercando delle informazioni sul fondo Anima Alto Potenziale Europa? 

Se ti è stato proposto dal tuo consulente e ti interessa saperne di più per poter comprendere al meglio tutte le sue caratteristiche, i suoi costi, i vantaggi e gli svantaggi, e soprattutto vuoi capire se possa essere un investimento adatto a te e ai tuoi obiettivi, allora non ti resta che continuare nella lettura di questo articolo perchè oggi andremo proprio ad approfondire al meglio questo fondo d’investimento.

Prima di cominciare con l’analisi del fondo ci tengo a lasciarti la guida con cui potrai consultare tutti i fondi Anima per capire al meglio di cosa si tratta.

Buona lettura!

Chi è Anima SGR

Se hai già consultato la guida con tutti i fondi Anima forse hai già avuto modo di avere una panoramica a riguardo, ma ora, prima di addentrarci a fondo nell’analizzare tutte le caratteristiche, ci tengo a presentarti al meglio l’istituto che propone il fondo.

Anima SGR è sotto la capogruppo Anima Holding, quotata in Borsa dal 2014.

La storia della società risale a più di 35 anni fa ed essa offre ai suoi investitori fondi comuni d’investimento di ogni tipo: azionari, obbligazionari, flessibili, monetari, bilanciati e sostenibili.

Inoltre la stessa società non si occupa soltanto di fondi comuni, ma anche di gestioni patrimoniali: essa consiste in un servizio efficiente e personalizzato di amministrazione e di gestione del capitale. La gestione patrimoniale si rivolge principalmente a un investitore che sia interessato a ottenere degli obiettivi ma che al contempo non sia in grado oppure non abbia tempo di investire in autonomia.

ANIMA SGR S.p.A. è autorizzata in Italia dalla Banca d’Italia e regolamentata dalla Banca d’Italia e dalla Consob, quindi sotto il profilo della sicurezza e della tutela non devi assolutamente preoccuparti.

Identikit del fondo Alto Potenziale Europa

Il fondo in questione è gestito da Anima SGR ed è un fondo comune di investimento mobiliare aperto di diritto italiano.

Il fondo punta a realizzare una crescita del valore del capitale investito, tramite una gestione dinamica e di tipo flessibile, che prevede la possibilità di concentrare gli investimento o suddividerli sulla base delle aspettative del gestore.

Il fondo inoltre ricerca gli strumenti di investimento selezionandoli cercando di perseguire una diversificazione dei rischi adeguata.

Il fondo è gestito attivamente, e il gestore è libero di muoversi tra più asset di investimento e sui principali listini europei.

Il gestore inoltre punta ad accompagnare le fasi di rialzo dei mercati azionari, e il suo obiettivo è anche quello di difendere il capitale durante le fasi di ribasso.

La gestione flessibile permette di ripartire efficacemente e in maniera dinamica tra le varie asset class quali azioni, obbligazioni e strumenti del mercato monetario.


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In cosa investe

Vediamo ora in cosa investe il fondo Anima Alto Potenziale Europa.

Il portafoglio obbligazionario è orientato verso strumenti finanziari obbligazionari europei, sia governativi sia societari. Gli strumenti finanziari sono denominati principalmente nelle valute dei Paesi europei.

Il portafoglio azionario invece è orientato verso azioni di società quotate europee con alto potenziale di crescita. L’investimento in obbligazioni con qualità creditizia inferiore ad adeguata o prive di merito di credito è limitato al 30% del valore complessivo netto del fondo, con la possibilità di investire in derivati per finalità di copertura, efficenza del portafoglio e investimento.

Il benchmark

Il fondo Anima Alto Potenziale Europa è un fondo flessibile ed è stato lanciato sul mercato il 9 novembre 1999, quindi si tratta senza dubbio di un fondo molto maturo.

Il fondo è gestito attivamente e non fa riferimento a nessun benchmark.

Il profilo di rischio

Il fondo che stiamo analizzando ha un profilo di rischio pari a 4 in una scala da 1 a 7, ovvero esso ha un rischio medio.

È importante anche sapere che la categoria di rischio potrebbe modificarsi nel tempo, e a tal proposito ti invito a consultare sempre il KID per avere maggiori dettagli circa l’indicatore sintetico di rischio del fondo.

Il fondo si rivolge ad investitori professionali e al dettaglio, a patto che egli abbia intenzione di mantenere l’investimento almeno per 5 anni.

Politica di utilizzo dei proventi

Il fondo prevede delle quote di “classe A” che sono ad accumulazione dei proventi.

Cosa significa? Significa che le cedole non vengono distribuite agli investitori con una certa cadenza temporale, ma invece vengono reinvestiti nel fondo stesso. In questo modo è possibile sfruttare il potere dell’interesse composto.

Si tratta di una modalità che punta ad aumentare la crescita dell’investimento nel tempo.

I costi

Arriviamo ora alla parte importantissima dei costi.

Per quanto riguarda i costi una tantum abbiamo:

  • Costi di ingresso: 4% dell’importo investito;
  • Costi di uscita: nessuna spesa.

Nel caso in cui invece si disinvesta dopo 1 anno avendo fatto un unico investimento di 10.000€, i costi di ingresso possono essere fino a 408€, mentre i costi di uscita arrivano anche a 8€.

Abbiamo poi anche i costi ricorrenti, così ripartiti:

  • Commissioni di gestione: 1,72% del valore dell’investimento all’anno;
  • Commissioni di transazione: 1,04% del valore dell’investimento all’anno.

Per completezza di informazione ti allego anche la schermata che ti fa capire quali costi dovrai sostenere nei casi di vari scenari che verranno a determinarsi.

I rendimenti

Dopo i costi possiamo analizzare i rendimenti del fondo per capire a grandi linee qual è il suo risultato.

Naturalmente i rendimenti passati non sono in alcun modo predittivi di quelli futuri, con cui non hanno nulla a che fare.

Non servono infatti per essere presi alla lettera, quanto piuttosto per dare una panoramica di come ha performato il fondo in generale.

In questo caso non avendo un benchmark di riferimento possiamo soltanto guardare la performance del fondo confrontandola con la performance di categoria dei fondi flessibili.

Nel 2020 il fondo è andato meglio dell’indice di categoria, mentre invece nel 2021 è accento il contrario; nel 2022 invece il fondo ha performato nuovamente meglio dell’indice di categoria.

La composizione del portafoglio

Se ci soffermiamo ad analizzare la composizione del portafoglio vediamo che è così composta:

  • Azioni: 24,6%;
  • Obbligazioni: 55,9%;
  • Liquidità netta: 6,1%;
  • Altro: 13,5%.

Per quanto concerne le azioni, la maggior parte di esse è del Regno Unito, seguite da Francia e Germania.

Come e quando disinvestire

A questo punto abbiamo analizzato davvero tutte le caratteristiche del fondo in questione, quindi non ci resta che affrontare l’ultimo aspetto, uno dei più importanti. Si tratta del disinvestimento.

Dopo aver sottoscritto il fondo potresti accorgerti che esso non ti soddisfa, oppure che non sta andando esattamente come te lo aspettavi o come era previsto.

A questo punto ci sono due strade che puoi percorrere: disinvestire immediatamente oppure portare l’investimento a scadenza.

Ti consiglio di riflettere bene prima di prendere l’una oppure l’altra decisione, e di considerare tutte le possibili alternative.

A tal proposito, ti lascio una guida dove potrai capire come disinvestire dai fondi Anima in perdita.

Opinioni di Affari Miei

Ora che abbiamo terminato il nostro articolo e abbiamo visto tutte le caratteristiche del fondo, possiamo concludere la nostra trattazione e fare una panoramica del fondo Anima Alto Potenziale Europa.

Molto probabilmente se sei capitato qui ti servivano delle informazioni sul fondo in questione, o perché ti interessa acquistarlo oppure perché ti è stato proposto dal tuo consulente.

E quasi sicuramente ti sarà già capitato di leggere informazioni circa i fondi comuni d’investimento.

In questo momento ti farò un discorso generale, quindi non prenderla come un focus su questo fondo in particolare quanto piuttosto come una panoramica generale sui fondi comuni.

Come ben saprai i fondi comuni d’investimento sono a gestione attiva: vi è un gestore che si occupa appunto di gestire il fondo, di scegliere gli strumenti in cui investire e di prendere le decisioni migliori per raggiungere il tuo obiettivo di investimento.

Questo significa che tu non devi fare nulla: questo può essere visto come un punto a favore se non ti interessa occuparti e gestire tu in prima persona i tuoi soldi, ma può anche essere un’arma a doppio taglio: dal momento che è il gestore ad occuparsi di tutto potrebbe prendere decisioni a te non congeniali oppure potrebbe darti fastidio delegare in bianco il tuo patrimonio e non sapere nulla di esso.

Inoltre un punto molto spinoso della questione è relativo ai costi: i costi di gestione di questi fondi sono spesso molto elevati, proprio perché occorre remunerare chi svolge il proprio lavoro.

Secondo un rapporto di Morningstar inoltre, i costi dei fondi comuni in Italia sono davvero molto elevati e, spesso, molto più elevati di quelli negli altri paesi.

Per queste ragioni ti invito a riflettere bene e a lungo sulle tue scelte di investimento, prima di prendere decisioni affrettate di cui poi magari pentirti.

Prima di congedarti ci tengo anche a dirti che a mio parere la formazione è uno dei punti cardine in ogni campo della vita e non fa eccezione quello degli investimenti.

Se studi, apprendi, e ti formi circa la materia e sul mondo dei mercati finanziari potrai soltanto ottenere benefici e raggiungere i tuoi obiettivi in maniera consapevole.

A tal proposito ti lascio qui alcune risorse utili:

Buon proseguimento!


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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.

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