Previsioni Tassi d’Interesse Conti Deposito 2023: Interessi aumenteranno o diminuiranno?

Hai sentito parlare dell’aumento dei tassi dei conti deposito? Cosa accadrà ai conti deposito nel prossimo futuro? Se stai cercando idee e previsioni sull’andamento dei tassi dei conti deposito nel 2023 proviamo a fare insieme qualche riflessione al fine di elaborare dei ragionamenti per la gestione della nostra liquidità.

Lo scenario attuale dei tassi

L’attenzione sui tassi è sempre alta. Questo tema è stato attraversato da più crisi, a partire dall’emergenza COVID-19, quando è stato chiaro che le banche centrali avrebbero continuato a iniettare liquidità mantenendo i tassi bassi. Di fatto questo scenario era stato inaugurato con il Quantitative Easing di Mario Draghi e il suo famoso “whatever it takes”, che è continuato anche con Christine Lagarde.

Banca Centrale Europea e Federal Reserve, in questi anni di crisi, avevano agito in modo da sostenere in maniera forte l’economia così da favorire la ripresa economica dopo lo shock del Coronavirus.

Tutto questo, ovviamente, ha impattato sui tassi dei conti deposito. Semplificando: con tanta liquidità in giro, le banche non hanno bisogno di “pagarla” tanto sotto forma di interessi ai risparmiatori perché ce n’è fin troppa.

Già venivamo da anni non molto positivi su questo punto: se hai aperto o pensato di aprire un conto deposito negli ultimi 4-5 anni sai di cosa sto parlando.


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Dopo la guerra Ucraina-Russa: cosa è successo

La situazione ha iniziato però a cambiare, in quanto è arrivata quella svolta che ha portato a uno sblocco. Il settore dei Conti Deposito ha infatti registrato diverse novità nel corso degli ultimi mesi.

A  partire da maggio hanno iniziato a crescere i tassi di interesse per i conti di deposito sul mercato, pur restando molto lontani dall’inflazione.

In particolare tassi di interesse sui vincoli di breve durata (6-12 mesi) sono quelli che mostrano la crescita più significativa, mentre quelli su depositi di durata più lunga hanno registrato un calo. Inoltre, si è ridotto il numero di Conti Deposito svincolabili e si sono allungati i tempi di liquidazione degli interessi maturati con il proprio investimento.

Vediamo i dettagli (Dati dell’Osservatorio ConfrontaConti e SOStariffe):

  • Conti Deposito con somme vincolate a 6 mesi: si registra un tasso lordo medio pari a +0,62%, in lievissimo aumento rispetto ai dati dell’anno precedente (+0,61%). Tuttavia  il guadagno netto è in leggero calo. Per un deposito pari a 20.000 euro in media, con un vincolo di 6 mesi, si registra un guadagno netto di 30,88 euro in calo dello 0,28% rispetto alle precedenti indagini. Invece, è ridotta la percentuale di Conti con vincolo a 6 mesi con un’opzione di svincolo: solo il 50% dei depositi a 6 mesi può essere svincolato. Infine, si sono allungati i tempi di liquidazione degli interessi maturati sull’importo depositato, i quali vengono erogati solo a fine vincolo, ovvero dopo 6 mesi dall’investimento;
  • Conto deposito con vincolo a 12 mesi:  si registra un incremento più evidente del tasso lordo medio, il quale passa dallo 0,76% allo 0,81%. Ciò comporta un incremento del guadagno netto+12,38% su base annua. Per un deposito di 20.000 euro il guadagno netto rilevato è di 87,51 euro. Si riducono i Conti Deposito con possibilità di svincolo (dal 58% al 50%) e cresce invece a 9,5 mesi il tempo necessario per ottenere la liquidazione degli interessi maturati. Dunque questi conti sono più vantaggiosi, ma anche più accessibili perché registrano un calo di  -7,14% dell’importo minimo del deposito. Per questo, un numero più grande di risparmiatori può valutare la possibilità di investire in questa tipologia di Conto Deposito;
  • Conti Deposito con vincolo a 18 mesi: essi diventano meno convenienti, in quanto si registra un tasso lordo medio dello 0,82%, in calo rispetto allo 0,86% rilevato l’anno precedente. La riduzione del tasso medio si riflette anche sul guadagno netto che si riduce dell’11,59%. Per un deposito di 20.000 euro con un vincolo di 18 mesi si può ottenere un guadagno di 129,58 euro. Sono in diminuzione anche il numero di conti svincolabili (dal 58% al 46% del totale) mentre si riduce il tempo medio necessario per registrare la liquidazione degli interessi (da 12 mesi a 9,5 mesi).  Tuttavia sono più accessibili grazie ad una riduzione dell’importo minimo richiesto per l’apertura del deposito che scende a 5.540 euro, con un calo del 9,85%.

Novembre 2022: rialzo tassi conti deposito e inflazione

Le cose, però, sono in continuo movimento. Complici i continui eventi geopolitici e l’inflazione, le notizie mutano in fretta.

conti deposito, infatti, hanno di nuovo tassi più competitivi, addirittura il valore lordo di alcuni sfiora il 4% (illimity conto deposito tra questi). Sebbene non si tratti di un rendimenti particolarmente alto, si tratta di numeri più alti di quelli che abbiamo visto negli ultimi anni e che comunque, vista la situazione inflattiva attuale, possono essere una buona alternativa al conto corrente.

Conti deposito: previsioni 2023

A metà dicembre dello scorso anno è stato annunciato un rialzo dei tassi di interesse chiave di 50 punti base: per questo, la BCE ha portato il tasso di deposito al 2%. Ciò ha ridotto il  ritmo degli incrementi rispetto ai 75 punti degli interventi precedenti.

Questa operazione era attesa, in seguito alla decisione della Federal Reserve (FED), ma notiamo come un rialzo leggermente minore non abbia comportato una svolta verso una politica monetaria meno restrittiva. Non solo: addirittura numerosi analisti sostengono che l’attitude della BCE sia stata tra le più aggressive di sempre.

Infatti, Lagarde ha comunicato al mercato l’intenzione di proseguire il percorso di rialzo dei tassi per almeno altri 4-6 mesi in modo costante.

Questo vuol dire che i tassi dei conti deposito potrebbe toccare il 4%.

L’avanzata dell’inflazione infatti ha spinto e sta tuttora spingendo molti risparmiatori a optare per aprire un conto deposito, in grado di proteggere dalla volatilità dei mercati.

I tassi di interesse in aumento stanno facendo crescere il guadagno netto dei Conti Deposito, con picchi di oltre il 300% rispetto al 2022 per gli investimenti di breve durata.

Possiamo dire che le condizioni di accesso sono migliorate e ora il Conto Deposito è molto più accessibile, perché l’importo minimo richiesto è più basso (si parla di un deposito minimo richiesto per l’attivazione di circa 2.300 euro per i depositi a 6 mesi, 3.100 per i depositi a 12 mesi e 3.800 euro per i depositi a 18 mesi).

Inoltre la possibilità di sottoscrivere un conto deposito libero rende il tutto molto più flessibile come investimento.

Come ottenere rendimenti migliori?

Per farti un’idea dei tassi attuali, dai uno sguardo alla panoramica aggiornata di Conto Deposito TOP, strumento gratuito messo a disposizione da Affari Miei.

Per aumentare il tasso d’interesse occorre orientarsi su scadenze più lunghe e conti vincolati al posto di quelli liberi che, per la loro natura, remunerano meno il risparmiatore.

Buon proseguimento di navigazione su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei Società di Consulenza Finanziaria Indipendente
Ha iniziato il suo percorso nel 2014 scrivendo i primi articoli su Affari Miei. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente.

2 Commenti

Antonio Iannetti · 9 Settembre 2022 alle 18:06

Ma perché non inserisci un post sui tassi degli ultimi BOT emessi?

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