Prelievo forzoso sul Conto Corrente: Come Difendersi dalla Patrimoniale? Ecco L’unica strategia per proteggersi nel 2021

Il tema del prelievo forzoso torna ciclicamente nella mente degli italiani ogni volta che si avvicina una crisi economica. In tanti, memori del prelievo del 1992, temono che possa avvenire di nuovo una forma di imposizione patrimoniale così forte e si chiedono come difendersi per salvarsi da quella che, per tanti, è una vera e propria aggressione.

Cosa possiamo fare per difendere il nostro patrimonio da tutto questo? Vediamolo insieme.

Il prelievo forzoso non è sempre un problema

Come ho spiegato in tante occasioni, il prelievo forzoso o qualsiasi forma di imposta patrimoniale sono un problema solo in un caso: se hai dei soldi.

Vedo una grande asimmetria tra il problema e l’impatto del problema sulle nostre vite.

Sarà vero che la ricchezza degli italiani è alta, ma sarà pur vero che gran parte della popolazione non ha di che preoccuparsi.

Per capirci, se hai 10 mila euro sul conto corrente, se ti va da schifo, ti possono prelevare l’1-2% che sono 100-200€.

Messa in questi termini, quand’anche fosse, una cifra di questo tipo ti cambia la vita? Probabilmente è più grave se una crisi economica manda a gambe all’aria l’azienda dove lavori, se i tuoi clienti non ti pagano o se l’economia precipita al punto tale che vengono messe a rischio le tue entrate.

Se hai poche migliaia di euro sul conto e ti stai preoccupando di questa roba, spegni la tv ed i social, lascia stare i politici cialtroni e concentrati su come devi dare una svolta alla tua vita perché probabilmente te la passavi abbastanza male già prima del Covid-19.

Questo blog ha contenuti utili per i vari ambiti della finanza personale, ti consiglio di cominciare da qui.

Difendersi è possibile solo se c’è una strategia

Veniamo adesso ai veri destinatari di questo articolo, quelli che hanno veramente un patrimonio da proteggere che sono tanti ma non tutti.

Il prelievo forzoso sul conto corrente agirebbe sulla ricchezza liquida che ammonta a circa 1.371 miliardi di euro.

Nel 1992 fu dello 0,6%, se oggi fosse anche del 2% (tantissimo), bisogna ragionare su una decurtazione più o meno di questo tipo.

Ora, hai tanti soldi liquidi sul conto corrente?

Per tanti soldi intendo, appunto, più di 50-60 mila euro almeno perché se ne hai 10, al massimo e solo se ti va male, ti tocca pagare una cena alla collettività e poco altro.

Se la risposta è affermativa, le ipotesi ulteriori sono due:

  • Sono una parte dei tuoi soldi non investita;
  • Sono gli unici soldi che hai.

Nel primo caso, se hai fatto un’adeguata pianificazione finanziaria, è molto probabile che quei soldi siano una parte di un capitale più grande.

In tal caso, vale lo stesso discorso fatto per chi ha pochi soldi: hai 400 mila euro, ti prelevano l’1% su 50 mila euro che mantieni liquidi per le emergenze: lascia che sia sincero…di che ti preoccupi?

Non ti stanno di certo ammazzando e risparmiare 1.000€ di prelievo forzoso (2% se ti va proprio da schifo) mi sembra una preoccupazione leggermente sproporzionata dato che stiamo parlando dello 0,25% dei tuoi soldi.

Se gli ipotetici 50 mila euro sono gli unici soldi che hai, chiaramente, la cifra diventa decisamente più importante in proporzione ed in questo caso ti conviene continuare a leggere perché entriamo nel merito della soluzione.

La patrimoniale esiste già

Non tutti se ne rendono conto ma si affannano a dire scemenze di ogni tipo. Il patrimonio, a livello finanziario, è già ampiamente tassato perché:

  • Esistono i bolli sui depositi superiori a 5 mila euro: 0,20% sul conto deposito, 34,20€ sul conto corrente;
  • Esiste l’imposta sulle rendite finanziarie al 26% sugli investimenti e al 12,5% sui titoli di stato.

Di fatto, se non sei in fila all’INPS per chiedere il reddito di cittadinanza, vieni già tassato da sempre e magari nemmeno lo sai.

Fine, chi ti racconta il contrario ti sta trattando da fesso e non ti dice la verità come faccio io.

…Quindi come proteggo i miei soldi?

Arriviamo al dunque. C’è un solo modo per proteggersi dal prelievo forzoso secco: investire i soldi.

Se investi i tuoi soldi in strumenti finanziari di vario tipo (obbligazioni, azioni, fondi, etf), sei teoricamente al “riparo” dal prelievo forzoso secco.

Certo, vieni tassato sulle rendite finanziarie come ti ho spiegato poco fa ma le rendite sono sui rendimenti, non aggrediscono tutti i soldi che hai.

C’è un però per il quale Affari Miei esiste dal 2014…

Investire i soldi non è facile

Anche qui te ne hanno raccontate di ogni ma la verità è che investire i propri soldi è parte di un processo di pianificazione finanziaria individuale che insegno attraverso l’Academy di Affari Miei.

Se sei un mio studente sai già di cosa parlo, se sei nuovo lascia che ti spieghi velocemente.

I mercati finanziari sono l’unico modo per far crescere il proprio patrimonio e per difendersi da tanti pericoli ma sono l’unico modo per finire dritti sul lastrico se non sappiamo come agire.

Prima di scendere in campo, dunque, è importante sapere cosa stiamo facendo.

Avrei tanto da dire al riguardo ma, per non annoiarti, ti invito a scaricare gratuitamente il video corso “Investi con Buon Senso” in cui ti mostro la mia strategia e ti spiego quali opportunità puoi cogliere subito.

Esistono altri modi per difendersi dal prelievo forzoso?

Se non vuoi seguire la strategia che ti ho indicato, tendenzialmente, puoi:

  • Trasferirti all’estero il prima possibile e diventare residente nel Paese dove decidi di vivere;
  • Trovare un Paese nel mondo dove portare i tuoi soldi attraverso una sofisticata impalcatura giuridica e sperare che la magistratura non te ne chieda conto.

Nel primo caso, immagino che non sia il massimo del comfort e non è una soluzione che richiede pochi giorni.

Nel secondo caso, il livello di complessità è alto, la legalità non è sempre assicurata e, soprattutto, considerando che dovresti servirti di esperti a cui pagare profumate parcelle, ha senso minimamente pensare a questa soluzione solo se hai qualche milione di euro.

Ma se hai qualche milione di euro, con ogni probabilità, o non te ne frega niente di pagare l’1-2% sui pochi soldi che non hai investito oppure ci hai pensato già e non hai bisogno di me.

Per approfondire

Se il tema ti interessa, recentemente ho girato un LIVE su Youtube in cui ho approfondito i concetti che ti ho spiegato in sintesi in questo articolo.

Conclusioni

Come spiego da anni, ci poniamo domande sbagliate per le quali spesso non esiste la risposta semplice che cerchiamo e, peggio ancora, spesso ci interroghiamo su problemi che hanno un impatto relativo sulla nostra vita.

Se hai dei soldi il tuo problema non è come non pagare una mini patrimoniale, sempre che la facciano davvero, ma è come gestirli al meglio nel lungo periodo.

Affari Miei esiste dal 2014 proprio per aiutarti a fare questo, ti invito nuovamente a scaricare il mio approfondimento gratuito per iniziare ad entrare nel merito.

Mi auguro che questo articolo ti sia stato di aiuto, buon proseguimento.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

2 Commenti

Cristina · 16 Aprile 2020 alle 22:04

Che dire, condivido sempre e tutto ciò che scrivi, la penso da sempre come te, sulle banche, purtroppo in certi casi non se ne può fare a meno.odio le assicurazioni.
Ahimè.ho già un’età, per capirci.puoi essere mio figlio.se tu, lo fossi ne sarei molto orgogliosa…sei bravissimo…
Cmq.i tuoi consigli li seguo.fin dove arrivo…un cordiale saluto… Cristina

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    Davide Marciano · 17 Aprile 2020 alle 9:21

    Ciao Cristina, grazie del commento.

    Mi fa piacere esserti di aiuto e sono felice che segua con piacere Affari Miei 😉

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