Pensione Integrativa Crédit Agricole Vita: Guida ai Prodotti di Punta

Bentornato su Affari Miei. In questa recensione analizzo i prodotti di previdenza complementare della compagnia Crédit Agricole Vita, una linea di investimenti che sono finalizzati all’integrazione della pensione pubblica.

Probabilmente ti stai chiedendo se conviene versare i risparmi in un fondo pensione. Si tratta, generalmente, di un investimento di medio-lungo termine, un impegno abbastanza vincolante, perciò ti preoccupano i rischi, i costi e i rendimenti.

Ma del resto non hai nessuna intenzione di “fare la fame” quando sarai troppo vecchio per continuare a lavorare. Confidare nel sistema pensionistico italiano non è una buona idea, quindi devi iniziare a risparmiare fin da subito.

Non ti resta che leggere questa recensione fino in fondo perché analizzerò tutte le caratteristiche della pensione integrativa Crédit Agricole Vita. Alla fine avrai tutti i mezzi per compiere una scelta più consapevole.

Buona lettura.

Puoi fidarti di Crédit Agricole Vita

Prima di recensire un prodotto faccio sempre una piccola presentazione della compagnia che lo distribuisce, non è saggio consegnare i propri risparmi a terzi senza informarsi, preventivamente, sulla loro affidabilità…

Crédit Agricole Vita S.p.A. è una compagnia di Bancassicurazione del Gruppo Crédit Agricole. Dal 1995 offre ai propri clienti un’ampia gamma di prodotti vita, registrando il rating più alto tra i gruppi bancari che operano in Italia.

È una banca storica e solida, sul piano della sicurezza non ci sono problemi di sorta. Detto questo, il solo profilo della compagnia non prova la convenienza del contratto in oggetto.

I fondi pensione sono sicuri?

Ecco una domanda di fondamentale importanza: i fondi pensione sono strumenti “sicuri”?

Purtroppo è difficile parlare di sicurezza quando si tratta di investire i soldi nei mercati finanziari. Come ogni tipo di operazione volta a costruire un capitale, anche l’investimento nei fondi pensione comporta dei rischi. 

Solitamente il cliente può scegliere fra più linee di investimento o comunque una combinazione personalizzabile di più comparti, in modo che possa trovare l’investimento più adatto al proprio profilo di rischio/rendimento e al proprio orizzonte temporale.

I rischi ci sono e sono a tuo carico, a meno che non ci sia un comparto a capitale garantito (ad esempio una gestione separata). Se non vuoi troppe preoccupazioni ti conviene scegliere la linea finanziaria che rispecchia le tue possibilità.

Caratteristiche dell’offerta di Crédit Agricole Vita

Crédit Agricole Vita offre tre prodotti d’investimento, si tratta di due Piani pensionistici ad adesione individuale (PIP) attuati mediante contratti di assicurazione sulla vita: Progetto Previdenza e Pensione Più. E poi un Fondo Pensione Aperto ad adesione libera o collettiva.

Tutti e tre i prodotti sono finalizzati all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari al sistema di previdenziale obbligatorio. Esaminiamoli nel dettaglio, uno per uno.

Progetto Previdenza 

Progetto Previdenza è un contratto di assicurazione ad adesione individuale che prevede l’accumulo di contributi in un fondo interno di investimento.

Chi aderisce al contratto può decidere la periodicità e l’ammontare dei contributi. Può effettuare versamenti aggiuntivi e sospendere i premi in qualunque momento, senza alcun onere, potendo anche riattivarli successivamente.

Come vedi si tratta di un piano di contribuzione molto flessibile e personalizzabile.

Se sei un lavoratore dipendente puoi anche destinare al fondo pensione il tuo flusso di TFR (Trattamento di fine rapporto); anche il tuo datore di lavoro può effettuare dei versamenti sulla base di eventuali accordi collettivi e/o aziendali e/o individuali. A proposito di trattamento di fine rapporto, ho scritto una guida che spiega dov’è meglio destinare il TFR? Leggi l’approfondimento! 

Come sono investiti i contributi? 

Una parte dei versamenti, pari al 10%, viene investita nella Gestione Separata “Crédit Agricole Vita Previdenza”, questa parte è a capitale garantito.

Il restante 90% viene investito in un fondo comune a scelta fa 4 opzioni disponibili. I fondi presentano diversi profili di rischio/rendimento e diversi orizzonti temporali.

Fai conto che un fondo a componente più azionaria comporterà più anni d’investimento e rischi maggiori. Verosimilmente, permetterà anche rendimenti più importanti. È bene leggere attentamente il regolamento di ogni fondo.

Come viene pagata la prestazione pensionistica

Quando l’aderente matura i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia, finisce la fase di contribuzione e inizia la fase di erogazione della prestazione pensionistica.

La posizione maturata è pagata dalla compagnia in forma di rendita vitalizia, per tutta la durata della vita dell’aderente.

La rendita è calcolata in base al capitale accumulato nel corso degli anni di adesione al PIP, e all’età dell’aderente in quel momento.

La prestazione pensionistica può anche essere pagata per il 50% sotto forma di capitale. Trovi maggiori dettagli nella nota informativa scaricabile dal sito di Crédit Agricole.

Devi poi sapere che, se l’aderente viene a mancare prima del raggiungimento dell’età pensionabile, la posizione maturata è pagata direttamente ai suoi eredi designati.

Prerogative individuali

Il piano pensionistico ti permette di chiedere pagamenti anticipati o di riscattare tutta la posizione maturata, ben prima di raggiungere i requisiti pensionistici.

In certi termini puoi rientrare in possesso dei tuoi risparmi qualora ne avessi necessità.

Tutti i contratti che vediamo oggi contemplano l’esercizio di prerogative personali. Però attenzione, per chiedere anticipazioni e riscatti devi soddisfare alcuni requisiti…

Allora, in qualsiasi momento puoi effettivamente richiedere un’anticipazione, fino al 75% di quanto hai maturato, per far fronte a spese sanitarie di particolare gravità, che possono riguardare anche il coniuge e i figli.

Dopo otto anni di adesione al contratto, puoi anche richiedere un’anticipazione, fino al 75%, per l’acquisto della prima casa o per effettuare spese di ristrutturazione; fino al 30% è anche ammessa un’anticipazione per altre esigenze di carattere personale.

Trascorsi due anni di adesione puoi trasferire la tua posizione individuale in un’altra forma pensionistica complementare. In qualsiasi momento puoi chiedere il riscatto totale o parziale della posizione maturata per vicende legate alla tua vita lavorativa (es.: disoccupazione).

In ultimo, è possibile richiedere il pagamento di una rendita anticipata (RITA), per avere un sostegno finanziario se si è prossimi alla pensione di vecchiaia e ci si trova in difficoltà a causa della disoccupazione.

Questi optional possono comportare dei costi extra e importanti modifiche nei termini contrattuali, quindi è bene controllare il regolamento prima di farne uso.

Costi di Progetto Previdenza

Il contratto funziona in modo molto semplice, ma vediamo quali spese comporta, vediamo se è oneroso. Tutti i costi e i caricamenti incidono in modo negativo sulla prestazione finale quindi è importante farsi due calcoli…

Progetto Previdenza non prevede spese di adesione e non applica caricamenti sulle rate dei contributi, un dettaglio che può sembrare molto positivo, non fosse che il primo contributo di ogni anno solare è gravato da un costo fisso di 30 euro che va a remunerare direttamente la compagnia.

Anche i fondi d’investimento hanno poi le loro spese:

  • Dal rendimento della Gestione interna separata è prelevata una commissione annua di gestione pari all’1,20%;
  • Dal patrimonio di ciascun fondo interno è prelevata una commissione annua di gestione pari al 2,1%.

Oltre alle commissioni indicate, sul patrimonio possono gravare spese legali e giudiziarie, imposte e tasse, oneri di negoziazione e altro.

Al fine di avere un quadro complessivo dell’onerosità del contratto, puoi guardare l’Indicatore sintetico dei costi che esprime l’impatto che avranno le spese sulla costruzione della posizione individuale. Nella tabella qui sotto si fa riferimento a un aderente-tipo che versa un contributo annuo di 2.500 euro, ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%:

E ora passiamo al prossimo contratto.

Pensione Più

Pensione Più è l’altro Piano individuale pensionistico di Crédit Agricole. Non si discosta poi molto dalla caratteristiche del PIP precedente: flessibilità nella scelta della contribuzione e nella forma di erogazione della rendita.

C’è però una condizione: il versamento minimo deve essere di 50 euro, su base mensile o annuale, a scelta.

Si può contribuire con il TFR e sospendere i pagamenti quando si vuole. In caso di premorienza dell’aderente saranno i beneficiari a riscuotere la prestazione pensionistica.

Fin qui tutto uguale. La differenza fra i due contratti è perciò da ricercare nelle linee di investimenti disponibili e nei costi.

Investimento

Nel caso del contratto Pensione Più, troviamo esclusivamente una linea di investimento con garanzia finanziaria: la Gestione Separata “Crédit Agricole Vita Previdenza”.

La strategia di investimento della Gestione separata è orientata verso titoli di stato e obbligazionari, con una presenza azionaria davvero minima. Insomma, è adatta a chi cerca un investimento tranquillo e senza sorprese.

La cosa interessante è che la linea di investimento prevede una garanzia di rendimento minimo pari all’1,25% con il consolidamento annuale degli interessi.

Passiamo ai costi.

Costi di Pensione Più

In questo caso c’è un caricamento pari all’1% su tutti i premi versati dal cliente, con un minimo di spesa di 30 euro annui prelevati dal primo versamento.

La commissione di gestione finanziaria prevede invece un minimo trattenuto, pari all’1,15%, prelevato dal rendimento annuo della Gestione.

Oltre alle commissioni indicate, sul patrimonio possono gravare altre spese. Anche in questo caso è bene dare un’occhiata all’Indicatore Sintetico dei Costi:

Gli altri costi sono riportati nelle tabelle che allego qui sotto.

Fondo Pensione Aperto Crédit Agricole Vita 

Voltiamo pagina. Puoi anche aderire a forme pensionistiche complementari senza sottoscrivere un PIP, semplicemente investendo il flusso dei contributi nel Fondo Pensione Aperto.

In questo caso puoi scegliere fra 3 differenti linee di investimento, così da soddisfare le tue esigenze nel miglior modo possibile. Puoi aderire su base individuale oppure su base collettiva (accordi aziendali).

L’importo minimo dei versamenti è libero, la frequenza dei versamenti può essere a scelta, si può sospendere, riprendere, modificare e integrare come si vuole. Se si aderisce su base collettiva bisogna invece seguire gli accordi comuni.

Le linee di investimento sono:

  • Linea Garantita, un comparto bilanciato di tipo obbligazionario, con una garanzia finanziaria pari all’1% annuo. La garanzia finanziaria è riconosciuta in caso di esercizio del diritto alla prestazione pensionistica, di riscatto per decesso, e riscatto per invalidità permanente o per inoccupazione;
  • Linea Moderata, una linea bilanciata che dà la possibilità di investire fino al 70% del patrimonio in azioni;
  • Linea Dinamica, comparto a rischio maggiore che prevede l’investimento del patrimonio in titoli azionari, per una percentuale uguale o superiore al 70%.

Il Fondo ti permette di passare, senza costi aggiuntivi, da una linea ad un’altra, purché sia trascorso almeno 1 anno di permanenza nella linea precedente.

L’erogazione avviene, ovviamente, al raggiungimento dell’età pensionabile, può essere al 100% sotto forma di rendita, oppure per il 50% in forma di capitale.

I costi 

L’adesione al Fondo non ha costi. Sui contributi è invece applicata una commissione annua di 20 euro, prelevati sul primo versamento (se il versamento non viene effettuato non viene applicato nulla).

Per quanto riguarda le adesioni collettive: per le aziende superiori ai 50 dipendenti la commissione annua è di 10 euro.

La commissione di gestione corrisponde invece all’1,15% annuo per la Linea Garantita, 1,20% annuo per la Linea Moderata, e 1,40% annuo per la Linea Dinamica.

Oltre alle commissioni indicate, sul patrimonio dei comparti possono gravare spese legali e giudiziarie, imposte e tasse, oneri di negoziazione e altro, ragion per cui è meglio buttare sempre un occhio sull’Indicatore Sintetico dei Costi:

Quali sono le agevolazioni fiscali?

Le pensioni integrative sono famose perché consentono di beneficiare di un trattamento fiscale di favore, tutto vero, vediamo di cosa si tratta:

  • I contributi versati, in base alla normativa vigente, sono deducibili dal reddito fino all’importo di 5.164,57 euro annui, inclusi gli eventuali contributi versati dal datore di lavoro ma escluso il TFR;
  • I rendimenti generati dall’investimento sono tassati al 20% e non al 26% come gli altri investimenti; sulla quota di rendimento che deriva dal possesso di titoli di Stato e similari la tassazione è al 12,5%;
  • I prodotti previdenziali sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo;
  • La prestazione sotto forma di rendita o di capitale che deriva dai contributi non dedotti è esente dalla tassazione. Sulla parte rimanente, costituita dai contributi dedotti o dal TFR versato, l’aliquota è pari al 15% e si riduce dello 0,3% per ogni anno di partecipazione alla forma pensionistica successivo al 15°, con uno sconto massimo del 6%.

A tal proposito ti consiglio di leggere l’articolo di Affari Miei: Come Pagare Meno Tasse Sfruttando i Fondi Pensione.

Opinioni di Affari Miei sulla Pensione Integrativa Crédit Agricole Vita

Con questa recensione credo di averti chiarito le idee sull’offerta di Crédit Agricole Vita, ma ancora ti manca il mio parere esplicito al riguardo.

Ho espresso diverse volte la mia perplessità rispetto all’utilizzo di queste tipologie di prodotti, anche se il fine previdenziale è nobile.

Trattandosi di contratti di assicurazione sulla vita che contemplano l’investimento in fondi comuni, risparmio gestito e quant’altro… puoi ben immaginare, se mi conosci almeno un po’, che non ne vado pazzo.

Li sconsiglierei a priori, poiché hanno tutte le caratteristiche che non mi fanno impazzire: vincoli, costi che erodono i rendimenti già irrisori, poca libertà nella decisione degli strumenti in cui investire.

Per avere un quadro più chiaro in merito alla mia posizione guarda questo video:

Nessuno meglio di me sa quanto sia importante risparmiare per il futuro, però ritengo che un’attività di risparmio e investimento attuata in autonomia sia la scelta più efficace.

Non dico che lo sia per tutti, ma è sicuramente un’opzione da valutare prima di investire i soldi nei fondi pensione. Poi, eventualmente, si potrà comunque imboccare quella strada.

Io sostengo l’importanza di investire in maniera attiva e consapevole finché si hanno i mezzi e le conoscenze per farlo. Per aiutarti, ho preparato una serie di guide iniziali:

Conclusioni

Con tutte le informazioni che possiedi adesso non avrai difficoltà a capire se la pensione integrativa di Crédit Agricole, o di altra compagnia, può essere per te un valido strumento di investimento.

Il mio consiglio è quello di diffidare da queste formule che ti vincolano troppo e ostacolano la tua capacità di guadagnare, limitando anche la tua possibilità di controllare in prima persona le cifre che hai depositato.

Dunque, ora che hai queste informazioni, puoi decidere come gestire al meglio i tuoi risparmi!

Buona continuazione su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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