Adesso è Veramente il Momento di Comprare BTP a Piene Mani?

In questi ultimi mesi sicuramente avrai notato tanta frenesia sui BTP e si sta parlando molto anche dei BTP Italia emessi di recente.

Da una parte abbiamo persone letteralmente nel panico perché stanno vedendo una volatilità che non si sarebbero mai aspettate e dall’altra abbiamo richieste, anche da persone che ci seguono, circa la convenienza di acquistare adesso i titoli di stato italiani.

Questo mio ragionamento è rivolto soprattutto a chi sta pensando di acquistare, a chi ha paura per i propri BTp in territorio negativo o per i propri fondi obbligazionari.

Perché comprare BTp potrebbe essere un’occasione?

Secondo alcuni perché il ribasso dei prezzi sta rendendo convenienti molte precedenti emissioni sul mercato secondario.

Parliamo terra terra, così ci capiamo anche se mastichiamo poco o niente di finanza.

Prendiamo per esempio il Btp Green 1,5% con scadenza aprile 2045.

Questo BTP è stato già emesso quindi non si acquista come quando ci sono le emissioni di nuovi strumenti (es: BTP Italia, con tanto di pubblicità a reti unificate), ma si compra sul mercato secondario su un segmento specifico di Borsa Italiana che si chiama MOT.

Significa che non lo compri direttamente dall’emittente, ma da qualcun altro che lo sta vendendo.

Il prezzo, mentre scrivo, è di 58,46 (il valore di emissione era 100) e la cedola che viene corrisposta annualmente è dell’1,5% sul valore di emissione.

Fino a poco tempo fa interessava a relativamente poca gente, adesso invece quella cedola (che è fissa, non cambia in base all’oscillazione del prezzo) per qualcuno sarebbe interessante.

Perché? Perché viene calcolata su 100, cioè sul valore di emissione, solo che tu paghi 58,46. Per te, in soldoni, in caso di acquisto al prezzo ipotizzato vuol dire che la cedola si “trasforma” e diventa del 2,5% lordo circa.

In più a scadenza, nel 2045, lo Stato italiano (se esisterà ancora) ti rimborserà il valore di emissione, cioè 100: tu hai comprato a 58,17 quindi se fai il bravo ti porti a casa 41,54 di rendimento in più.

Considerando che mancano 23 anni alla scadenza, facendo veramente i conti super semplificati, il tuo premio, se te lo porti a scadenza, è di un ulteriore 1,81 annuo, che però ti viene corrisposto alla fine, cioè tra 23 anni.

In teoria, come dicono i fanboy dei BTp, quando le cose si aggiusteranno il prezzo dovrebbe salire e quindi potresti liberarti del BTp anche prima, portandoti a casa una plusvalenza magari non totale ma potenzialmente interessante.

Più o meno ti ho spiegato, senza scendere troppo nel tecnico, perché probabilmente hai letto sui giornali e sui forum di questa “occasione” sui BTp e sono abbastanza pronto a scommettere che molti di quelli che adesso si pavoneggiano come esperti di mercato obbligazionario sono più o meno quelli che fino all’altro ieri parlavano di criptovalute e azioni growth… però queste sono le mie opinioni ,che approfondirò tra poco.

Facciamo finta che tutto vada come descritto e che si verifichi la situazione che ho ipotizzato: proviamo a dare uno sguardo ai rischi visibili ed invisibili della cosa.


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Cosa penso di questo investimento? – F.A.Q.

Come dico sempre, non sarò io a farti cambiare idea…però se aspetti che sia io a darti l’ultimo “ok” per comprare, per favore, non mi addossare responsabilità che non ho.

Piuttosto, ti dico rapidamente alcuni pensieri in ordine sparso che dovrebbero farti riflettere e che sono tratti dalle domande che ci vengono fatte di solito.

Possiamo dire che questa parte del mio ragionamento sia una sorta di F.A.Q. sul tema, quindi dirò la mia su quesiti, obiezioni e pensieri che ho letto in giro.

Che succede se va tutto bene?

Ipotizzando lo scenario migliore, cioè cedola immediata più Stato italiano che tra 23 anni ti rimborsa totalmente, il tuo rendimento ipotetico si avvicinerebbe al 4% netto circa. È tanto o poco? Ti può andar bene? Dipende da tanti fattori, non esistono investimenti “convenienti” in natura così come non esistono la moglie o il marito ideale, la casa dei sogni valida per tutti, il vino più buono in assoluto o la vacanza da favola che tutti dovrebbero fare.

Ci sono i gusti personali, le aspettative legate alla condizione di chi si pone la domanda, il contesto in cui prendiamo una decisione. Insomma, la vita è un po’ più complessa dei video su TikTok o dei titoli click bait dei giornali.

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Ma, soprattutto, è tanto o poco rispetto a cosa?

Eccoci…rispetto a cosa? Qual è il tuo benchmark? Certo, rispetto a non fare niente, probabilmente penserai, è sicuramente meglio.

Peccato che quest’anno l’inflazione, che dovrebbe essere il male da cui dovremmo proteggerci, si aggira intorno all’8%. Ciò vuol dire che anche questo “super” rendimento, in realtà, non ci consentirebbe una protezione dall’inflazione piena.

In più, quante “cartucce” abbiamo da sparare? Perché si potrebbero aprire (alcune sono già aperte) situazioni ancora più interessanti sui mercati, solo che magari neanche lo sai o non le potresti giudicare come tali perché ti si accende la lampadina solo quando senti parlare di BTP o qualcuno cita il mattone.

Ma le azioni stanno perdendo” 

Potresti protestare e, purtroppo, mi tocca contraddirti e dirti che sì, se guardi da inizio anno, le azioni stanno perdendo, ma nel lungo periodo il mercato azionario ha sempre sovraperformato quello obbligazionario.

Oltre alle statistiche, che non riporto solo per non appesantire la discussione, ci sono proprio i fondamentali su cui nessuno mai si sofferma: secondo te si fanno più soldi investendo in aziende che creano benessere o prestandoli ad uno stato (tra l’altro pericolosamente indebitato) che quei soldi, spesso, li scialacqua in maniera discutibile?

Te la faccio ancora più estrema: secondo te è più facile che Mbappé trascini il PSG verso innumerevoli vittorie con la sua classe e la sua velocità, sebbene ogni tanto stecchi qualche partita, oppure pensi che io possa entrare in campo al posto suo, con la panza e la sciatica?

Perché di questo stiamo parlando, non dei numerini che vedi condivisi sui social da gente che non li sa nemmeno leggere.

Il rischio Paese, questo sconosciuto!

Gli Italiani tutti i giorni temono per il futuro dell’Italia, durante la campagna elettorale abbiamo ricevuto tantissime richieste di “pareri” circa le prospettive del nostro Paese.

Visto l’elevato debito pubblico, a mio avviso, non è che possiamo sperare che andrà tutto bene al 100% perché “alla fine hanno sempre pagato”.

Quando “hanno sempre pagato” il debito pubblico non era al 150% del PIL, il Paese lo hanno sfasciato a partire dagli anni Ottanta, proprio quel periodo che se hai qualche decina di anni più di me probabilmente rimpiangi.

Oggi, quarant’anni dopo, siamo qui con una crescita economica ridotta, una popolazione sensibilmente più vecchia e una zavorra enorme del debito pubblico creato in maniera clientelare dalla peggiore classe politica dell’Occidente. Non voglio essere io a smontare le tue illusioni ma se segui Affari Miei e un minimo ti fidi di quel che diciamo, mi tocca quanto meno mettertelo per iscritto.


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E la diversificazione?

Probabilmente chi sta pensando di comprare i BTp adesso potrebbe essere la stessa persona che ha fondi o ETF obbligazionari in perdita e pensa di “rimediare” in questo modo.

Alla luce del rischio Paese, l’acquisto dei BTp andrebbe inserito quanto meno in una strategia diversificata: molti, purtroppo, concentrano gran parte del proprio patrimonio su pochi titoli di stato.

Considera che se hai già altri investimenti in fondi comuni, fondi pensione, polizze o ETF indirettamente già possiedi una quota rilevante di BTp, di fatto l’acquisto singolo ti sovraespone ad un rischio più alto che spesso potresti non essere in grado di maneggiare.

“Ma io compro per poi rivendere”

Negli anni ho scoperto che ci sono anche gli aspiranti trader dei BTP. Potrebbe aver senso? Forse sì, dipende da quanto ti aspetti di portarti a casa ed in quanto tempo.

Potrebbero volerci anni affinché il prezzo torni a salire e, se vuoi farlo con piccole cifre, tra imposte e costi di transazione della tua piattaforma bancaria potrebbe non valerne la pena.

“Ma come la fai difficile, io non so manco che diamine sia un benchmark, non me ne frega niente della diversificazione e di altre cose complicate che non capisco”

Il BTp, come l’immobiliare, è il sogno erotico dell’investitore medio italiano che, nel 74% dei casi, è analfabeta finanziario.

Investe in cose che non capisce, fidandosi sovente di persone che non è in grado di giudicare, e poi piange perché le cose vanno male.

Ogni decisione finanziaria deve essere sempre confrontata con un qualche cosa, se non siamo in grado di capire qual è il nostro metro di paragone stiamo operando alla cieca.

Il problema non è la cedola al 2,5% ma che stiamo, per l’ennesima volta, ponendo in essere una decisione di cui non siamo consapevoli al 100%.

Io ti metto in guardia sui rischi, poi l’ultima parola è tua…i soldi sono i tuoi, mica i miei? 😉

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Ma quindi non conviene mai?

Ho voluto parlarti di tutti i rischi che io vedo ed ho smontato qualche falso mito generale su questo argomento, personalmente non detengo direttamente BTp e non credo di acquistarne a breve.

Se proprio hai deciso che vuoi comprare e l’impatto percentuale sul tuo patrimonio può essere basso, diciamo che ci sono modi con cui puoi perdere soldi più facilmente (es: opzioni, azioni strane, criptovalute, investimenti alternativi e simili).

Se non hai in nessun modo BTp e vuoi fare un’opera di bene per il tuo Paese guadagnandoci il “giusto”, anche qui, non sarò io a farti cambiare idea così come non è mio compito persuadere le persone a fare beneficenza e/o dire loro quali cause devono sostenere.

A me interessa parlare soprattutto a quei lettori che non si ritengono esperti e che, agendo in maniera impropria, potrebbero farsi male.

Magari chi vuole comprare BTp adesso non è diverso da chi li ha comprati 6 mesi fa e ora è super spaventato perché li vede in rosso e non ci sta capendo nulla: è solo capitato su questo strumento nel “momento giusto” ma, sostanzialmente, l’approccio è identico ed il rischio di farsi male per inesperienza è altrettanto elevato.

Chiediti, per esempio, come gestiresti la situazione se lo spread schizzasse alle stelle, come ti sentiresti se i tuoi titoli dovessero calare del 20% e cose simili.

Se provi ansia e preoccupazione, probabilmente, il tuo problema non è “scommettere” sul cavallo migliore sperando che vada bene ma farti aiutare seriamente nella gestione dei tuoi soldi.

Come approfondire il discorso sul mercato obbligazionario?

In un singolo ragionamento era difficile rispondere a tutte le domande e dare un parere su tutti i luoghi comuni, mi sono sforzato di farlo e ti chiedo scusa se mi sono perso qualche pezzo.

Se desideri, però, approfondire il discorso al meglio ho il piacere di condividerti altre risorse in cui abbiamo analizzato il tema:

Chest’è… come amo dire.


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

10 Commenti

Franco · 13 Gennaio 2023 alle 18:31

Beh, ma mettere un 10% di btp Italia in un portafoglio prevalentemente azionario in utilities, come ho fatto io, non mi sembra arrischiato. O no ?

Mimmo · 6 Gennaio 2023 alle 20:45

Ciao, io ti seguo e mi trovo spesso in accordo con le tue analisi e riflessioni. È da un po’ che seguo più da vicino il mercato finanziario a livello personale. Ho una laurea in economia, ho lavorato per una delle Big Four per 7 anni e ora sono responsabile amministrativo in un’azienda manifatturiera del food. Non mi ritengo un esperto, ma uno con un minimo di conoscenza. Prima di ottobre mi ero sempre tenuto alla larga dai Btp, non ne valeva la pena visti i prezzi sopra la pari. Quando si è verificato il “crollo” del prezzo di alcuni, ho deciso che una piccola puntata mi stuzzicava farla. Ho dedicato il 7% dei miei investimenti a due btp, uno con scadenza a 13 anni con cedola del 2,25% e acquistato a 78.. l’altro acquistato a circa 97,3 con scadenza a 5 anni e mezzo e cedola del 3,40%. Sinceramente sono contento.. chiaro che se tu mi parli dell’inflazione all’8% la mia può sembrare una rendita risibile e ridicola… Però, considerato che mi ritengo un investitore prudente (non ho polizze, ne fondi ne sicav ne azioni bancarie) che detiene sostanzialmente cd e dr con tassi tra il 2,5 e il 3%, vincolati tra 2-3 e 5 anni… Mi faceva piacere diversificare il portafoglio con i btp. Non escludo che nel caso in cui il prezzo dei due btp dovesse scendere al di sotto del mio pdc potrei ulteriormente investire. Tra l’altro di recente ho iniziato ad investire in etf, msci world, s&p 500, emergenti, china e poco di obbligazionario governativo.. conto di fare un pac soprattutto sui primi due.. per ora ho investito il 3% del mio portafoglio ma conto di portarlo nel tempo a due cifre. Ad ogni modo, grazie per le tue opinioni e analisi, che anche se non condivisibili in questo caso da parte mia al 100% sono cmq rispettabilissime 😉

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    Davide Marciano · 7 Gennaio 2023 alle 10:30

    Ciao Mimmo,

    grazie del commento, mi fa piacere ti sia preso del tempo per raccontare la tua esperienza.

    La cosa importante che dobbiamo / dovete capire è che quando io scrivo parlo a decine di migliaia di persone (se non milioni, nel corso del tempo: questo blog fa 3M di visualizzazioni all’anno, senza contare Youtube e altre piattaforme) ergo il mio parere è sempre una media ragionata che possa esser valida per tutti.

    La situazione particolare di ognuno può cambiare e la convenienza può in tanti casi essere soggettiva. A parte alcuni investimenti palesemente inefficienti o truffaldini, nessuno strumento è “in natura” negativo: lo diventa quando viene usato male e/o quando si pretende di applicare una logica valida per qualcuno per tutti quanti.

    Un caro saluto.
    Davide

Luciano Barboni · 16 Novembre 2022 alle 21:05

vedo che sconsigli i btp ma diversificati con un po di cristo valute
complimenti
dimenticavo
rispondi anziché cancellarmi

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    Davide Marciano · 17 Novembre 2022 alle 11:08

    Ciao Luciano,

    Cristo, per quel che ne so, era contrario al capitalismo: arrivò persino a rovesciare le bancarelle dei mercanti di fronte al Tempio. Mi sembra strano che, a un certo punto, abbia deciso di creare una sua valuta, devo essermelo perso.

    Te lo chiedo perché sei sicuramente più informato: come si chiama, Gesù Cristo Coin? 😉

    Scherzi a parte, noi non suggeriamo pubblicamente l’investimento in criptovalute se non sotto determinate condizioni, molto prudenziali: non so dove tu lo abbia visto e perché debba attaccarmi così.

    Ti qualifichi per quello che sei: un hater rancoroso.

    Saluti.

Gordon Gekko · 12 Ottobre 2022 alle 21:24

Ehi, campione! Intanto in questi giorni ci sono BTP 2037 al 4% lordo (tax 12.50%) che quotano 94 = che fai, ci sputi sopra?

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    Davide Marciano · 13 Ottobre 2022 alle 8:23

    La cosa deprimente di commenti come questo è che tu ti impegni a scrivere un contenuto serio, con pro e contro. Poi arriva “Gordon Gekko” che commenta a caso, scrivendo una frase di un rigo senza neanche aver letto, e dovresti pure impegnarti nel rispondere seriamente dopo che hai già scritto e argomentato.

    Ovviamente non si può: le opinioni sul tema sono nell’articolo e sono molto più articolate di questo commento del bip che approviamo giusto per far rendere conto a chi legge, certe volte, il livello di chi viene ad esprimersi pensando di sapere tutto.

    Buon proseguimento!

pasquale · 10 Ottobre 2022 alle 16:27

buonasera sono d’ accordo con sergio, tanto se fallisce l’italia , fallisce tutto il sistema non solo i btp. si spera passi la bufera

Sergio · 1 Ottobre 2022 alle 20:26

Sarà vero il rischio italia, il debito pubblico enorme… fatto sta che quando abbiamo passato periodi con spread alle stelle io ho comprato Btp e rivenduto a situazione calma e ho fatto degli ottimi guadagni, con percentuali a due cifre… sicuramente ho guadagnato di più io a fare così che con le ciofeche propinate dalla mia banca che se tutto va bene restano ferme e se va male calano…
per cui per quello che mi riguarda comprerò sempre Btp senza problemi.

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    Davide Marciano · 3 Ottobre 2022 alle 9:36

    Buongiorno Sergio,

    il problema non è il rischio ma la consapevolezza dello stesso.

    Chi adesso vende con perdite del 40% ha comprato perché voleva un investimento sicuro, non perché voleva speculare.

    Perché questo è: quando compriamo uno strumento che offre un rendimento elevato a fronte di un rischio altrettanto elevato stiamo speculando.

    Può andar bene o può andar male e non è necessariamente una cosa negativa: l’importante è esserne consapevoli.

    Buona giornata!

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