Una Bomba Pronta ad Esplodere sulla Cina?

C’è un grande allarme relativo al calo delle popolazione cinese dato che, dopo 60 anni, si è registrato il primo calo demografico.

Ad ufficializzare il dato è stato il National Bureau of Statistics, dopo aver annunciato che la popolazione totale cinese nel 2022 è diminuita di 850.000 unità, attestandosi a 1,41175 miliardi.

Quali sono le cause del declino della popolazione cinese?

La maggior parte degli analisti sostiene che la dura politica anti-Covid della Cina per contenere la diffusione del virus abbia inciso negativamente sul tasso di natalità del paese.

Si ritiene, infatti, che le coppie abbiano rimandato o deciso di non avere figli durante la crisi sanitaria e il rallentamento economico.

Il dato è inconfutabile: nel 2022 sono nati 9,56 milioni di bambini, in calo rispetto ai 10,62 milioni dell’anno precedente.

Tuttavia, se il covid e tutto ciò che da esso ne è derivato hanno contribuito sicuramente alla decrescita della popolazione cinese, il declino ha radici molto più remote.

Sicuramente ha inciso in modo decisivo sulla popolazione cinese la politica del figlio unico imposta dal governo nel 1980, che limitava il numero di figli che una coppia poteva avere al di sotto della media di 2,1 necessari affinché la popolazione di un paese rimanga stabile.

Le autorità hanno abolito la politica nel 2016, sostituendola con un limite di due figli, ma da allora, nonostante tale concessione, il numero di nascite è diminuito ogni anno.

Il calo delle nascite da solo però non è bastato a spiegare il calo demografico. A decretare la svolta sull’andamento della popolazione cinese ha contribuito anche l’incremento del tasso di mortalità del 2022, il tasso più alto dal 1970, che ha portato il numero dei decessi a superare quello delle nascite.

Quali sono le conseguenze del calo demografico cinese sull’economia?

Il Paese più popoloso del mondo è stato a lungo una fonte cruciale di lavoro e domanda, alimentando la crescita in Cina e nel mondo.

Wang Feng, esperto di cambiamento demografico cinese presso l’Università della California, ha affermato che “Questo è un vero punto di svolta storico, l’inizio di un declino demografico a lungo termine e irreversibile“.

La diminuzione della popolazione cinese per la prima volta da decenni è a quanto pare irreversibile, rappresenta un cambiamento storico che potrebbe avere conseguenze a lungo termine per l’economia nazionale e globale.

Ma, in generale, il declino demografico mette una grossa ipoteca sulla volontà di potenza cinese. Difficile per un Paese essere una superpotenza geopolitica e magari anche militare con una popolazione in caduta libera.

Basta guardare l’Europa o il Giappone. Giganti economici, certo, ma come attori militari non sono certo così dinamici, sebbene la loro tecnologia consenta comunque di avere eserciti all’avanguardia, ma non certo adatti ad operazioni su vari scacchieri globali.

Se poi l’obiettivo è rivaleggiare con gli USA, allora siamo discretamente lontani.

L’America forse non avrà più i livelli delle nascite di un secolo fa, ma continua ad attirare giovani lavoratori e studenti da tutto il mondo, per cui la demografia è ancora ampiamente sostenibile.

Quali soluzioni per la ripresa economica e quali settori in crescita?

Vediamo quali soluzioni potrebbe adottare la Cina. Se nei prossimi anni il trend resterà questo, è evidente che la crescita del Paese non potrà e non dovrà più dipendere dall’andamento demografico.

Sarà necessaria una riconversione in cui la crescita economica dovrà dipendere maggiormente dalla crescita della produttività, che è guidata dalle politiche del governo.

Alcuni economisti sostengono che l’aumento dell’automazione contrasterà l’aumento del costo del lavoro man mano che il numero di lavoratori si ridurrà.

Si tratta, tuttavia, di una soluzione non di breve termine, poiché ad oggi l’offerta di lavoro supera ancora la domanda. Il calo a lungo termine dei lavoratori sarebbe compensato dal “miglioramento della qualità del lavoro” e dall’aumento dei livelli di istruzione.

Inoltre, per alcuni settori che entreranno in difficoltà a causa del calo demografico cinese, ve ne saranno alcuni che potranno espandersi.

Il settore dell’assistenza sociale e le infrastrutture mediche del paese non sono adeguati all’invecchiamento della popolazione.

Un loro miglioramento potrebbe sostenere la crescita del settore e dell’economia nella sua interezza.

Pensaci…that’s your money!

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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.

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