BTP Portogallo: Conviene Investire in Obbligazioni Portoghesi?

Se siete arrivati fin qui è perchè volete approfondire il tema della convenienza delle obbligazioni, BTP Portoghesi e titoli di Stato vari.

Sappiamo che chi investe in titoli di stato non è più obbligato ad acquistare sempre e soltanto BTP e bond emessi dalla Repubblica Italiana.

Ci si può guardare intorno, anche alla ricerca di prodotti finanziari che offrano un rendimento più alto, scegliendo i titoli emessi da altri paesi.

Oggi ci occuperemo di obbligazioni statali portoghesi, una categoria di titoli che sta riscuotendo diverso successo tra i risparmiatori e che può essere considerata una delle possibili strade da seguire per un risparmio fruttifero da parte di chi vuole rendimenti più alti dei Bund o dei BTP italiani.

Quello che il bravo investitore però sa, è che dietro ogni investimento, anche quello potenzialmente più sicuro (e i titoli di stato, almeno fino a qualche tempo fa, lo erano), si nasconde un rischio.

Ci occuperemo anche di questo, valutando se il proverbiale gioco vale la candela, ovvero se vale la pena correre i rischi intrinseci ai titoli emessi dallo stato portoghese in cambio degli interessi offerti dai titoli stessi.

Intanto, se desiderate approfondire questo tema prima di proseguire, rimandiamo ad un articolo preliminare sugli investimenti e rendimenti dei BTP.

Una nota preliminare: il Portogallo non è messo benissimo

Chi segue anche non assiduamente il mondo dell’economia conoscerà sicuramente la sigla PIGS, una sigla che indicava Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, quattro paesi dell’Europa meridionale che sono caratterizzati da:

  • alto debito pubblico;
  • alto deficit pubblico;
  • basso tasso di crescita.

Condizioni che hanno portato la Grecia ad una sorta di default controllato e che sta causando non poche preoccupazioni per quanto riguarda il nostro Paese, l’Italia. Il Portogallo, se possibile, non è da meno.

Il suo debito pubblico è aumentato di circa il 50% negli ultimi 7 anni, con la crescita che è invece rimasta su percentuali irrisorie, il famoso zero virgola, lanciando il paese sulla stessa scia di Atene.

Quello che almeno rispetto all’Italia sembra essere più incoraggiante per gli investitori è una più forte volontà politica a mettere in atto delle riforme che possano sbloccare il mercato del lavoro, riformare interi settori dell’economia e permettere al paese stesso di tornare a crescere.

Quello che ci interessa però individuare in questo frangente, ovvero prima di investire eventualmente in btp portoghesi, è la solidità effettiva del paese,che non è tra le migliori in Europa e che potrebbe portare a qualche problema in futuro.

Il Portogallo non è “too big to fail”

Un eventuale crollo dell’Italia scatenerebbe, almeno secondo l’opinione prevalente sui mercati, degli effetti a catena che potrebbero segnare la fine dell’Unione e una crisi di proporzioni immaginabili in tutto il mondo sviluppato.

Questa è una sorta di assicurazione sul futuro dell’Italia, che rientra a pieno titolo tra i paesi che vengono considerati too big to fail, ovvero troppo grandi per fallire.

Ovviamente si tratta di una proiezione ottimistica dei futuri dell’Italia, anche se in fondo, anche per i più scettici, c’è comunque un barlume di verità.

Infatti il Portogallo e più in generale i paesi che hanno un’economia di dimensioni irrilevanti rispetto all’Eurogruppo potrebbero essere lasciati fallire con una maggiore facilità rispetto a malati cronici come Spagna e Italia, il cui fallimento potrebbe segnare il fallimento a catena di tutta l’economia europea.

Alle basi dell’investimento in Titoli di Stato: il rating

Senza necessariamente fare le pulci ad ogni singola voce di bilancio del Portogallo, possiamo comunque farci un’idea delle condizioni economiche del paese seguendo quanto riportato dalle agenzie di rating, che sebbene effettuino delle stime più con l’accetta che con il bisturi, riescono a fotografare almeno a grandi linee le condizioni di un paese e soprattutto le condizioni delle relative economie e la possibilità che il debito contratto venga restituito.

Le agenzie di rating, nel momento in cui vi scriviamo (e con ogni probabilità anche per il futuro più prossimo) ritengono il Portogallo meno affidabile dell’Italia.

Se la seconda infatti continua a viaggiare a BBB (meno o più, a seconda dell’agenzia), seppur con outlook negativo, il Portogallo permane a BB+, un paio di scalini sotto, con outlook stabile nonostante le riforme entrate in vigore tra il finire del 2016 e l’inizio del 2017.

Nel momento in cui vi scriviamo il Portogallo ha lo stesso rating di economie in grave difficoltà, come Sudafrica, Russia, Cipro, Bulgaria.

Investire in obbligazioni portoghesi non è un investimento sicuro, o meglio, non è un investimento sicuro tanto quanto quelli offerti da paesi dai conti più solidi, come può essere il caso di Germania, Francia, Danimarca, Finlandia.

Btp Portogallo 2024: ottimi rendimenti

Quanto abbiamo appena detto sul Portogallo non può che finire per riflettersi sugli interessi che il Portogallo deve offrire sul mercato per ottenere credito.

I titoli di stato emessi con scadenza 2024 offrono rendimenti a coupon annuale del 5,125%, un tasso di interesse molto più alto di quanto viene offerto anche da paesi con i conti non esattamente a posto, come ad esempio l’Italia.

Il rendimento dei titoli portoghesi è dunque piuttosto alto, tenendo anche conto del fatto che i titoli di stato stanno attraversando una fase di rendimenti molto bassi, che hanno spinto in moltissimi a rivolgersi verso altri strumenti nella speranza di ottenere qualcosa di più dai loro risparmi.

Per farci un’idea, su lunghezze simili e con contratti simili l’Italia offre sul mercato interessi più bassi di 1-1,5 punti percentuali.

I titoli 2024 Portogallo sono in giro ormai però da parecchio e di interessi da portare a casa ne sono rimasti relativamente pochi.

Chi è alla ricerca di uno strumento che renda comunque qualcosa in più delle obbligazioni nostrane, può sicuramente guardare in questa direzione per portarsi a casa un titolo relativamente affidabile, che non abbia una scadenza molto lunga e che stacchi cedole periodiche con le quali avere una rendita.

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Btp Portogallo 2045: conviene investire?

Discorso sicuramente diverso per i rendimenti dei titoli portoghesi in scadenza per il 2045.

In questo caso, ed è una situazione che si presenta in frequenza relativamente rara, i rendimenti sono più bassi di quelli offerti sui titoli a scadenza più a breve: parliamo del 4,1% su base annua e non indicizzato all’inflazione, per un titolo che ha una scadenza molto lontana e che dunque espone a rischi maggiori.

Scommettereste sulla solidità del Portogallo da qui al 2045? Se la risposta è affermativa potrete sicuramente pensare di investire in questo particolarissimo titolo, uno di quelli che sono stati pensati per chi è alla ricerca di rendite costanti spalmate nel tempo.

Se credete invece che 30 anni siano un orizzonte decisamente troppo lungo per legarsi ad un paese che comunque non è tra i più solidi d’Europa, anzi, che figura sicuramente tra i “problemi” che la UE dovrà, volente o nolente, risolvere, bisognerà scegliere altro, tenendo conto del fatto che, fatta eccezione per i titoli greci, in Europa c’è davvero poco a poter rendere qualcosina in più rispetto ai titoli italiani.

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Investire in BOT portoghesi non è per tutti

Sebbene i titoli di stato siano uno strumento di investimento che è tradizionalmente considerato come sicuro e affidabile, non è sempre questo il caso e i recenti casi di Argentina e Grecia dovrebbero far pensare almeno due volte l’investitore che non vuole correre rischi.

Investire in titoli di stato portoghesi sicuramente si può, anche se bisogna tenere conto di tutti quelli che sono i potenziali rischi per il futuro, soprattutto per quanto riguarda i titoli che hanno scadenza molto lontana, come i btp portoghesi al 2045.

Quante tasse si pagano sui titoli di stato portoghesi?

I titoli di stato portoghesi possono essere considerati parte dei titoli di stato che vengono tassati all’aliquota speciale del 12,50%, contro il 26% dei titoli di stato dei paesi non in white list e degli altri strumenti finanziari.

Ai rendimenti lordi sopra indicati devono essere dunque sottratti i dovuti al fisco, sia come aliquota del 12,50%, sia come imposta accessoria del 2 per 1000.

Ulteriori risorse utili

Infine, per concludere, ecco un ultimo paragrafo dedicato ad alcuni articoli che potrebbero interessare coloro che stanno cercando di capire come e se investire i propri risparmi.

Buon proseguimento su Affari Miei!

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Obbligazioni

1 Commento

paolo stradiotti · 4 Settembre 2017 alle 11:58

interessante, gradirei sapere i tassi di imposta ed eventuali tasse da pagare sui titoli portoghesi. Grazie cordiali saluti.

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