Fondo Pensione Aperto Aureo BCC: Recensioni e Caratteristiche della Pensione Integrativa. Conviene?

Hai sentito parlare del Fondo Pensione Aperto Aureo BCC e stai pensando di crearti una pensione integrativa per quando il tuo periodo lavorativo sarà terminato?

Se è così sei nel posto giusto perché oggi cercheremo di capire insieme se conviene aderire al fondo pensione aperto aureo BCC e se si tratta di una forma di previdenza complementare adatta a te: vedremo insieme tutte le sue caratteristiche e al termine della recensione troverai anche le mie opinioni a riguardo!

Buona lettura!

Banca BCC: una presentazione

Prima di cominciare a presentare il prodotto finanziario, cerchiamo di inquadrare in breve l’istituto che propone il fondo pensione, così da avere una panoramica sulla banca e capire le sue caratteristiche.

Banca BCC è la banca del credito cooperativo: stiamo parlando delle casse rurali italiane, che possono vantare una storia molto antica che ha origine dal percorso storico della cooperazione mutualistica nata in Inghilterra durante la rivoluzione industriale, e successivamente diffusasi in tutta l’Europa continentale.

Per quanto riguarda il sistema italiano, la prima cassa rurale fu quella di Loreggia, nel 1883, fondata ad opera del proprietario terriero Leone Wollemborg: ad oggi invece possiamo contare su un sistema di banche inserite in una organizzazione a forte valore aggiunto.

Attualmente infatti il credito cooperativo è organizzato su gruppi bancari cooperativi cui le BCC hanno l’obbligo di aderire, pur potendo mantenere i caratteri distintivi di banche locali cooperative.

Il fondo pensione è sicuro?

Sulla sicurezza e solidità dell’istituto abbiamo ben poco da dire, ora dobbiamo soltanto capire se anche lo strumento che stai per sottoscrivere o comunque a cui ti sei interessato è sicuro oppure no.

Se ti stai interessando di pensione integrativa è perchè la tua fiducia nei confronti del sistema pensionistico italiano non è molto grande, e non posso che darti ragione.

La situazione infatti pare essere destinata a peggiorare con il tempo, ed è quindi importante “correre ai ripari” e cercare una soluzione che possa farci vivere serenamente il periodo della vecchiaia.

Il fondo pensione aperto aureo BCC è una forma pensionistica complementare soggetta alla vigilanza della COVIP, che rappresenta l’interesse degli aderenti. Questa è una bella garanzia, perché ti fa dormire sonni tranquilli, dal momento che puoi contare su una sicurezza importante.

Dobbiamo anche fare riferimento all’investimento in sé, dal momento che i fondi pensione (a differenza dei PIP) non hanno la base assicurativa al loro interno.

Detto ciò, naturalmente il denaro che versi nel fondo pensione è comunque soggetto ai rischi finanziari, rischi che variano a seconda della linea di investimento che andrai a scegliere, come avremo modo di vedere e di valutare più avanti nella nostra analisi.

Di base posso dirti che lo strumento che stai valutando è sicuro e, anzi, è anche una parte importante da considerare nella tua strategia e pianificazione finanziaria.


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Caratteristiche del Fondo Pensione Aperto Aureo BCC

Il fondo Aureo è dedicata a chi vuole accumulare risorse nel tempo beneficiando anche di incentivi fiscali, e alle adesioni dei lavoratori dipendenti per il tramite di accordi collettivi aziendali o plurisoggettivi.

L’adesione a un fondo pensione consente di tutelare i propri bisogni, ma anche quelli della propria famiglia, come per esempio l’uscita agevolata dal mondo del lavoro e la transizione verso il pensionamento, il sostegno al reddito in caso di disoccupazione, o di cambio azienda/attività, o ancora l’acquisto o la ristrutturazione della casa, le spese sanitarie straordinarie, infortunio o invalidità e di base l’integrazione della pensione.

Si tratta di un fondo aperto, ovvero l’adesione può avvenire da parte di tutti i soggetti, che siano lavoratori e non, che intendono realizzare una forma di previdenza complementare.

Si tratta di un ottimo metodo di risparmio per sé e per la propria famiglia, e può anche essere sottoscritto per i minorenni.

Il fondo opera in regime di contribuzione definita: l’importo della pensione complementare verrà determinato dai contributi che versi e dai rendimenti della gestione.

Devi tenere presente ovviamente che i rendimenti sono soggetti a oscillazioni, e che l’andamento passato non è necessariamente indicativo di quello futuro.

Se aderisci al fondo sulla base di un accordo collettivo allora hai diritto ad avere un contributo del tuo datore di lavoro ma solo nel caso in cui versi al fondo pensione almeno il contributo minimo a tuo carico.

Se aderisci al fondo in maniera individuale allora la misura e la periodicità della contribuzione sono scelte da te e, se sei un lavoratore dipendente, puoi contribuire versando il TFR maturando. In questo caso il versamento avviene per il tramite del tuo datore di lavoro.

In riferimento al TFR, molte persone si interrogano sulla sua destinazione, ovvero se è meglio lasciarlo in azienda oppure se è più conveniente versarlo appunto nel fondo pensione.

A tal proposito ho scritto un articolo, che ti consiglio di leggere per avere le idee un po’ più chiare.

Le opzioni di investimento

Il fondo Pensione Aureo presenta cinque comparti di investimento che rispondono alle esigenze e agli obiettivi degli aderenti in funzione del comparto ​prescelto.Il regolamento consente ​di cambiare comparto una volta all’anno ed è possibile per gli aderenti suddividere i contributi verso due o più comparti simultaneamente e nelle percentuali desiderate.I comparti finanziari sono caratterizzati da una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali, sociali e di governance (c.d. ESG – “Environmental,​​Social and Corporate Governance factors”) e ognuno dei quali si caratterizza per una diversa combinazione rischio/rendimento.I comparti sono:

  • Aureo Comparto Obbligazionario ESG: è un comparto obbligazionario misto;
  • Aureo Comparto Bilanciato ESG: si tratta del comparto bilanciato;
  • Aureo Comparto Azionario ESG: questo è il comparto azionario;
  • Aureo Comparto Prudente ESG: questo è il comparto obbligazionario puro;
  • Aureo Comparto Garantito ESG: questo è il comparto garantito, quello destinato a ricevere esclusivamente flussi di TFR per adesioni tacite e comparto di default in caso di RITA.

Nella scelta del comparto dovrai tenere conto del tuo livello di rischio, dell’orizzonte temporale che ti separa dal pensionamento, dal tuo patrimonio, e dai flussi di reddito che ti aspetti per il futuro e la loro variabilità.

Si può cambiare in ogni momento, tramite switch, la scelta del comparto sul quale allocare le proprie contribuzioni, sempre ovviamente tenendo conto di determinati fattori.

Oltre ai cinque comparti di investimento vi è la possibilità di optare per tre percorsi di life cycle, pensati per mutare gradualmente nel tempo la composizione del capitale investito, con delle riallocazioni automatiche che sono determinate sulla funzione della durata residua della fase di accumulo.

I tre percorsi di life cycle sono:

  • VERDE: quando gli anni che mancano alla pensione sono più di 30, e il numero di riallocazioni automatiche 4, con una propensione al rischio bassa;
  • BLU: quando gli anni mancanti alla pensione sono tra i 20 e i 30 e il numero di riallocazioni automatiche 3-4, con una propensione al rischio bassa;
  • ARGENTO: quando gli anni mancanti alla pensione sono tra i 10 e i 20, il numero di riallocazioni automatiche 2-3 e la propensione al rischio bassa.

La prestazione pensionistica

L’scritto può richiedere la prestazione pensionistica al momento del pensionamento, nel caso in cui abbia maturato i requisiti di accesso alla pensione pubblica, e che abbia almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

Il fondo pensione eroga prestazioni sotto forma di capitale, di rendita attuariale o, se i casi lo prevedono, di RITA.

Per quanto concerne la rendita attuariale, chi ha maturato i requisiti di pensionamento può richiedere la prestazione periodica, scegliendo se trasformare tutto o una parte del montante accumulato in una rendita vitalizia.

Se si sceglie questa opzione, verrà pagata una rendita all’aderente fino a che rimane in vita, e la prestazione verrà estinta con il decesso dell’aderente stesso.

Altrimenti è possibile scegliere la rendita rivalutabile certa per 5 oppure 10 anni e poi vitalizia: in questo caso la rendita viene corrisposta all’aderente/assicurato, o in caso di decesso, ai suoi superstiti beneficiari per cinque oppure dieci anni. Al termine di tale periodo la rendita diviene vitalizia se l’aderente è ancora in vita, mentre si estingue se quest’ultimo è nel frattempo deceduto. Essa si rivolge a chi desidera proteggere i propri superstiti beneficiari dall’eventuale perdita di una fonte di reddito per un periodo limitato di tempo.

Se invece della rendita l’assicurato desidera trasformare il montante in capitale, allora si può optare per la prestazione in forma di capitale.

Infine, il lavoratore ha diritto di richiedere la RITA, alla cessazione del rapporto di lavoro, se si presentano determinate condizioni.

La RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) è una prestazione prevista con la legge di bilancio 2017 e viene erogata per un determinato periodo di tempo di massimo 10 anni.

Essa viene erogata in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, e consiste in un capitale frazionato in forma di rendita fino alla maturazione dei requisiti pensionistici, che al massimo potrà durare 10 anni. La frequenza delle rate è trimestrale.

I costi di Fondo Pensione Aperto Aureo BCC

Siamo giunti finalmente a parlare di quello che ci preme di più: i costi previsti direttamente a tuo carico. Chiaramente ci sono delle spese da sostenere durante la fase di accumulo del credito, che comportano la diminuzione della tua posizione individuale, perciò della futura prestazione pensionistica.

Vediamoli nel dettaglio:

  • Spese di adesione: 2 euro da versare in un’unica soluzione all’atto dell’adesione;
  • Spese a carico dell’aderente da sostenere durante l’accumulo: 12 euro, applicate in corrispondenza con la prima valorizzazione dell’anno solare;
  • Spese indirettamente a carico dell’aderente: si tratta di costi che fanno riferimento alla gestione del patrimonio:
    • per il comparto obbligazionario ESG: 0,90% su base annua;
    • per il comparto bilanciato ESG: 1,20% su base annua;
    • per il comparto azionario ESG: 1,50% su base annua;
    • per il comparto prudente ESG: 0,50% su base annua;
    • per il percorso garantito ESG: 0,50% su base annua;
  • Spese di anticipazione: non previste;
  • Spese di trasferimento: 20 euro prelevate al momento del trasferimento dalla posizione individuale;
  • Spese di riscatto: non previsteM
  • Spese di riallocazione: 2 euro al momento della riallocazione prelevate dalla posizione individuale;
  • Spese per la RITA: non previste.

I vantaggi fiscali

Veniamo ora alla parte della fiscalità, che quando si parla di fondi pensione è sempre importante.

Anche questo fondo pensione, così come tutte le forme pensionistiche complementari, gode di un regime fiscale di favore, a partire dalla deducibilità dal reddito complessivo, fino a 5.164,57€ annui, dei contributi versati dall’aderente (inclusi gli eventuali contributi versati dal datore di lavoro ed escluso il TFR).

Possiamo contare anche sull’esenzione dall’applicazione dell’imposta di bollo, sull’imposta agevolata sui rendimenti pari a un’aliquota che varia tra il 12,5 e il 20% applicata solo sul 62,5% del rendimento che deriva dall’investimento in Titoli di Stato o simili, sulla tassazione della prestazione pensionistica inferiore rispetto a quella applicata al TFR lasciato in azienda e infine sulle anticipazioni richiedibili per un maggior numero di eventi e per importi più alti rispetto alle anticipazioni previste per il TFR lasciato in azienda.

Ti consiglio di approfondire questo tema leggendo la mia guida dedicata.


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Fondo Pensione Aperto Aureo BCC: Opinioni

Siamo giunti al termine della nostra recensione e, come promesso, ora ti lascerò anche le mie opinioni a riguardo.

Se hai avuto modo di leggere altri contenuti simili qui sul blog forse già saprai che non sono un sostenitore del risparmio gestito e questo vale sia per la previdenza complementare che per le polizze vita, i fondi comuni e gli altri investimenti.

Personalmente preferisco gestire i miei soldi in autonomia, quindi sapendo cosa sto facendo, capendo da solo le scelte da fare, riflettendo sulla mia situazione e utilizzando le mie conoscenze per prendere le migliori decisioni per me e per il mio futuro.

L’idea di affidare i miei soldi, e quindi i miei risparmi, a persone terze che magari non hanno compreso il sacrificio che ho fatto per ottenerli e che, ovviamente, non hanno il mio stesso interesse a gestirli al meglio, non mi fa impazzire.

Quando parliamo di investimenti infatti il costo è un fattore da tenere presente perché “erode” il tuo capitale. Tutti i prodotti hanno dei costi, con la differenza che investimenti simili presentano commissioni, oneri dovuti al “delegare a terzi” la gestione dei tuoi risparmi davvero molto elevate, che spesso possono impattare molto sul risultato del tuo investimento e quindi sui tuoi rendimenti.

Un altro punto a sfavore è la poca flessibilità dal momento che di fatto non possiamo disporre liberamente dei nostri soldi nel lungo periodo eccetto in casi straordinari e sostenendo comunque dei costi non indifferenti.

Infatti, come abbiamo visto, i soldi potrai rivederli soltanto al momento della maturazione dei requisiti necessari per andare in pensione… che al momento non si sa quando sarà, visto il sistema pensionistico italiano, le varie riforme e i chiari di luna del nostro governo.

Di una cosa puoi star sicuro però: la prospettiva della pensione è molto lunga.

In generale non posso dirti di non aderire al fondo pensione perché sono comunque dei prodotti che possono essere utili a certe categorie di persone; in più non conoscendo la tua situazione personale non posso azzardare consigli specifici.

Posso soltanto farti riflettere, affinché tu possa prendere la migliore decisione per te, per i tuoi soldi, e soprattutto per il tuo futuro.

Infatti questo fondo pensione potrebbe essere adatto a te nel caso in cui tu abbia un reddito medio-alto, altri investimenti attivi e nel caso in cui tu voglia investire il TFR nel fondo pensione: in questo caso potrebbe essere certamente un’opzione più che valida.

Se invece sei ancora giovane, e quindi ti mancano ancora tanti anni al pensionamento, il mio consiglio è quello di rivolgere l’attenzione altrove, e non di mettere tutti i tuoi soldi in uno strumento che ti “costringe” ad aspettare un tot di anni per rivedere i tuoi soldi e che ti prende abbastanza commissioni.

Conclusioni

Se ti interessa approfondire ancora l’argomento puoi consultare alcune risorse qui.

Penso che prevedere un piano pensionistico integrativo e risparmiare per il futuro sia importantissimo, ma ritengo soltanto che ci siano dei metodi più funzionali di altri, anche se ovviamente la scelta finale spetta sempre a te.

Il miglior modo per iniziare a gestire i propri risparmi è informarsi e formarsi.

Per questo ti segnalo questo tool che penso possa aiutarti ad avere maggiori informazioni sui fondi pensione e su quale scegliere.

Inoltre prima di salutarti ci tengo a lasciarti queste guide per cominciare la tua strada verso gli investimenti consapevoli:

A presto e buoni investimenti!


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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