Responsabilità Tossiche VS Responsabilità di Cambiamento

Occupandomi da tanto tempo di un tema molto sensibile come la finanza personale e le responsabilità che ne derivano, ricevo inevitabilmente, con cadenza quasi quotidiana, tantissimi messaggi sia positivi che negativi che non mi lasciano indifferente.

Tra questi, spesso, arrivano storie di persone che decidono di condividere con me tutta la propria vita e mi espongono svariati problemi che gli impediscono di seguire bene i miei consigli o di diventare miei studenti.

Alcune di queste storie hanno dei punti in comune: famiglia da mantenere e gestire, debiti, affitto o mutuo di un certo importo, bollette da pagare, sacrifici per arrivare a fine mese, rate della macchina da onorare, separazioni, divorzi e tante altre situazioni spesso spiacevoli.

In certi casi c’è anche un po’ di pentimento rispetto ad alcune scelte, in altri no, ma non è importante.

Ti confesso candidamente che in alcune occasioni mi sono commosso: non so che opinione hai di me, ma, credimi, sono una persona molto sensibile nonostante tratti temi che richiedono una certa freddezza nell’esecuzione.

“So fatto accussì” come si dice dalle mie parti e amo essere sincero con chi mi segue: siamo umani e lascio ad altri le pose di quelli sempre perfetti che non si scompongono mai.

Ma perché ti racconto questo?

Perché la maggior parte di questi messaggi, anche quando non ha una richiesta di aiuto esplicita, punta a chiedere un mio ulteriore supporto per applicare il Metodo RGGI ed i miei consigli.

“Alla luce di tutto questo, che consigli specifici hai per me?”…più o meno suona così.

La verità, purtroppo, è che in questi casi Affari Miei non ha consigli particolari.

Vedi, spesso spiego che la finanza personale è un percorso di responsabilità individuale. Quando si presentano situazioni al limite con persone che fanno fatica a dare una vigorosa sferzata alla propria condizione c’è un enorme problema decisionale pregresso che non posso risolvere io in pochissimo tempo, con tre righe di una e-mail oppure un video.

Anzi, le mie reali risposte sarebbero controproducenti per chi le richiede e, alla luce della mia esperienza, sono sicuro che la stragrande maggioranza di loro non sarebbe pronta ad ascoltarmi.

Le risposte vera che dovrei dare – e per questo 9 volte su 10 non rispondo – sono cose spiacevoli da sentirsi dire del tipo:

“Ma era proprio necessario prendere tutti i soldi che hai messo da parte e buttarli in un appartamento, indebitandoti per 30 anni per comprare casa bella?”

“Ma se tuo marito/tua moglie è uno/a sfaticato/a, ti ha prescritto il medico di sposartelo e di farti rovinare la vita? Non venire a dirmi che non ci avevi fatto caso”

“Ma la macchina nuova che hai comprato con un finanziamento che ti tira via il 6% di interessi era proprio necessaria? O volevi solo non sfigurare di fronte ai tuoi colleghi di lavoro?”

“Ma perché sei rimasto a vivere nel posto che tanto critichi se pensi che non sia adatto per te? Non potevi metterti sul treno a 25 anni e andartene come fanno milioni di giovani ogni anno?”

Potrei continuare all’infinito ma penso che ci siamo capiti.

Le responsabilità pesano

Nel bene e nel male le responsabilità hanno un impatto sulla nostra vita.

Se, come nei casi presi ad esempio, ci assumiamo responsabilità che non siamo in grado di onorare e che ci intrappolano nella ruota del criceto, stiamo traducendo le nostre responsabilità in consumi.

Consumi che ci prosciugano il portafoglio e ci obbligano a fare cose che non amiamo, tipo quel lavoro che malediciamo, pur di onorare le responsabilità tossiche che abbiamo assunto.

Se, invece, ci assumiamo responsabilità diverse votate al cambiamento, abbiamo comunque il grosso impatto emotivo di dover prendere le distanze in primis da noi stessi e poi da tutto ciò che ci circonda.

Vorrei poterti raccontare che il benessere economico è una cosa alla portata di tutti ma, fidati, non è così.

Se fosse così, infatti, non ci sarebbero così tante persone infelici, il consumo di psicofarmaci non avrebbe toccato vette assurde ed il web non sarebbe infestato di haters che vomitano rancore su ogni cosa.

Questi sentimenti brutti sono purtroppo la fase conclusiva di processi avviati male, di responsabilità “tossiche” che hanno segnato la nostra esistenza.

Quindi come uscirne?

Il cambiamento può essere solo individuale e deve per forza di cose partire da te. Io con Affari Miei da anni consiglio tante cose che possono migliorare la vita di chi mi segue ma c’è un prerequisito importante: la volontà effettiva di farlo.

Se non vuoi invertire il tuo percorso decisionale, cominciando magari dalla messa in discussione di alcuni punti che hanno segnato negativamente il tuo passato, io non posso esserti di aiuto.

E ti dirò di più: non ti può aiutare nessun altro, diffida da chi ti promette un cambiamento gentile privo della tua reale spinta.

I consigli che trovi su Affari Miei sono CONTENUTI che vanno inseriti in un CONTESTO.

Il contesto è la terra del tuo orto: appartiene a te, spetta a te pulirla periodicamente ed ararla affinché possiamo coltivare qualcosa.

Se sei in una situazione come quella descritta, anche su un solo aspetto parziale, mi auguro che questa mia riflessione ti sia di aiuto e mi piacerebbe sapere come la pensi.

Chest’è. Un abbraccio.


Vivere di Rendita: a che punto del Metodo RGGI Sei?

Ho creato un breve quiz che ti aiuta a comprendere a che punto del tuo cammino di crescita finanziaria individuale sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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