La Politica ci rende Brutti e Cretini

La politica ci rende pessimi! Ogni due mesi in Italia c’è un’elezione: votazioni comunali, regionali, europee, politiche etc., un teatrino che ormai sembra diventato come il campionato di calcio che si gioca ogni settimana.

In linea di massima, come sempre, A ME NON FREGA NULLA di chi vince.

La lettura di “Contro la Democrazia” di Jason Brennan, mista alla mia storica convinzione dell’assoluta inutilità del dibattito politico, mi rende ancora più consapevole delle mie convinzioni.

Brennan afferma che anche le persone intelligenti, nel momento in cui si parla di temi riconducibili alla politica, perdono la ragione e non sono disposte al dialogo.

Per Brennan, il peso che ciascun voto ha sulla società è talmente minimo rispetto allo sforzo richiesto per votare seriamente che le persone si sentono “libere” di esprimere il peggio di sé e di prendere decisioni spesso irrazionali.

La politica è la droga dei benpensanti, il calcio del ceto medio

Cito me stesso nel mio libro, con un minimo di egocentrismo, per sottolineare che il tempo perso dietro il dibattito politico non è dissimile da quello che dedichiamo al consumo di stupefacenti o alle manifestazioni sportive.

Questo perché contiamo talmente poco che le nostre azioni, prese singolarmente, sono totalmente ininfluenti.

Più che i risultati prodotti dalla politica, spesso ignorati dai più perché poi le decisioni si prendono in sedi separate da social e comizi, quello che ci rende brutti e cretini è il messaggio dei politici.

Tutti, nessuno escluso.

Un politico che veramente vuole bene al suo popolo non dovrebbe avere un messaggio dissimile dal Metodo RGGI.

Dovrebbe dire cose del tipo: “Caro concittadino, se le cose nella tua vita non vanno molto bene, probabilmente stai sbagliando qualcosa. Lavora per migliorare te stesso negli ambiti in cui pensi di aver sbagliato, previa analisi critica, e non potrai che progredire”.

O, ancora, parlando al cosiddetto ceto medio-alto: “Caro concittadino, tutto sommato non te la passi male. Sì, ti lamenti sempre perché tutti lo fanno intorno a te, però la macchina nuova la compri ogni X anni, sei ben vestito e nutrito e mandi i tuoi figli in una bella scuola. Il tempo che passi a lamentarti potresti spenderlo per migliorarti, magari se vuoi più soldi potresti gestirli un po’ più oculatamente invece di aspettarteli dallo Stato e se impari a far fruttare la tua capacità di reddito investendola su te stesso e nell’economia non potrai che star meglio”.

Il reale problema è che questi messaggi prenderebbero pochissimi voti perché la maggior parte della popolazione non è pronta a sentirsi dire le cose giuste da fare.

La politica ci rende brutti e cretini perché soffia sulle paure e sui problemi, non sulle soluzioni.

La politica ci rende brutti e cretini perché ha bisogno del nostro malessere per macinare consenso, non vuole uomini e donne soddisfatti e felici perché se no non può “spacciarci” la sua dose di malessere.

La politica ci rende brutti e cretini perché così pensiamo meno, tifiamo per un leader piuttosto che per un altro come se fossimo allo stadio e non facciamo nulla per cambiare.

Si, la politica ci rende brutti e cretini perché ha bisogno di gente rancorosa ed insoddisfatta che ha bisogno di incanalare la sua rabbia verso il prossimo.

Cosa avrebbero da promettere i politici se tutti fossero realizzati e contenti? 

Parlare a persone meno brutte e meno rincretinite dalla propaganda è difficile.

Ah, si…la politica è importantissima perché dovrebbe in realtà prendere anche decisioni che riguardano tutti ma, quando il gioco si fa un po’ più complesso e pieno di sfumature di grigio, il dibattito si affievolisce per lasciare ancora spazio al peggio di noi stessi.

Altre risorse utili

Se sei d’accordo con me e hai capito che siamo gli unici responsabili ed artefici del nostro benessere, allora ti consiglio di leggere alcune di queste guide:

Buon proseguimento!

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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