La Paura di una Crisi Bancaria ha dato Vigore agli Investimenti Sicuri. Quali Prospettive nei Prossimi Mesi?

La crisi bancaria dei primi mesi dell’anno non ha contagiato l’intero mercato azionario.

L’indice S&P 500 è sceso solo del 2% nelle settimane immediatamente successive al fallimento della SVB per poi ritornare leggermente a salire nei giorni successivi. Complessivamente, da inizio anno le azioni sono ancora in “verde”.

Ma un crollo del mercato azionario non è l’unico segno di panico nel mondo degli investimenti.

Due asset “risk off” si sono mossi al rialzo nel primo quadrimestre 2023. E ciò potrebbe essere un grande segnale che qualcosa sta cambiando tra gli investitori.

Entrambe le attività storicamente fungono da copertura durante i periodi difficili. Ma nessuna delle due ha fatto un buon lavoro l’anno scorso (nel 2022).

Ora, però, stanno ricominciando a salire.

Cosa sono le attività risk off e risk on?

Il modo più semplice per suddividere le classi di attività in funzione della sensazione del rischio percepita dagli investitori e è separarle in due categorie: “risk on” e “risk off”.

Gli asset risk-on tendono a salire di più durante i periodi favorevoli. Le azioni ne sono un esempio. E le azioni ad alta crescita, che tendono ad essere più volatili, di solito ottengono risultati ancora migliori quando gli investitori sono euforici.

Gli asset risk-off sono l’esatto opposto. Questi investimenti tendenzialmente sono meno performanti delle attività risk on, ma hanno una buona probabilità di proteggere il portafoglio da perdite eccessive durante i periodi difficili.  In altri termini, tendono a fare bene quando gli investitori spaventati vogliono correre meno rischi. Quindi gli investitori prediligono questi asset per sicurezza o per difendersi da momenti percepiti difficili.

I buoni del Tesoro statunitensi e l’oro sono stati i due asset di “avversione al rischio” più importanti nel corso della storia. Generalmente sono gli asset di riferimento per gli investitori che temono un tracollo economico e finanziario.

Nel 2008, ad esempio, l’Etf iShares 20+ Year Treasury Bond Fund (TLT) – che detiene un paniere di buoni del Tesoro a lungo termine – è cresciuto del 34%. Anche l’oro, rappresentato dall’Etf SPDR Gold Shares (GLD), ha retto con un aumento del 6% quell’anno.

Asset risk-off: perché non hanno funzionato nel 2022?

Lo scorso anno, però, le cose non sono andate esattamente come ti è stato illustrato sopra!

Questi asset risk-off non hanno funzionato affatto bene, deludendo le aspettative dei risparmiatori!

Lo scorso anno i buoni del Tesoro a lungo termine sono scesi più delle azioni. L’oro non è andato da nessuna parte, rimanendo “flat”. Come puoi vedere, questi asset si sono mossi principalmente su e giù di pari passo con il mercato azionario. Non è la performance che ci aspetteremmo da questi asset risk-off.

Tutto questo è successo perché i tassi di interesse sono saliti repentinamente.

Tassi più alti significavano più concorrenza per l’oro, che non paga alcun dividendo o cedola. Mentre le obbligazioni a lungo termine con rendimenti inferiori hanno subito un duro colpo per lo stesso motivo. Di conseguenza, gli asset risk-off hanno fallito miseramente la loro “missione”.

Ma ora le cose potrebbero cambiare!

La recente crisi bancaria ha spaventato gli investitori. L’indice obbligazionario è salito del 5% e l’oro è balzato di oltre il 10% e a quanto pare non ha ancora terminato la sua corsa.

Date le turbolenze nel settore bancario, la Federal Reserve potrebbe smettere di aumentare i tassi di interesse, il che significa che gli asset “privi di rischio” potrebbero tornare alla normalità nel prossimo futuro.

È arrivato il momento di investire seriamente sull’oro?

L’inflazione ai massimi da 40 anni avrebbe dovuto spingere il metallo giallo, che è considerato una copertura contro l’inflazione. L’oro avrebbe dovuto fornire rendimenti elevati. Ma gli investitori non hanno mai ottenuto ciò che si aspettavano.

Dall’inizio della pandemia nel febbraio 2020 fino al novembre 2022, l’oro è stato poco volatile e per di più, nel periodo considerato, ha registrato un calo dell’1%. Ma a quanto pare il destino dell’oro sembra sia destinato a cambiare nel giro di poco tempo.

Perché l’oro è pronto per una corsa al rialzo?

La risposta sta nell’elevata correlazione tra il dollaro USA e i prezzi dell’oro.

La correlazione significa quanto i rendimenti di due asset si rispecchiano l’un l’altro. Una correlazione negativa si ha quando due asset si muovono contemporaneamente in direzioni opposte. E il dollaro e l’oro hanno una correlazione negativa.

In termini semplici, l’inflazione non è ciò che conta davvero per l’oro: è il dollaro che devi guardare!

L’indice del dollaro statunitense era in costante aumento dal 2021. Nel novembre 2022, tuttavia, quella tendenza a lungo termine si è ufficialmente invertita. E’ iniziato infatti un calo del 10% che è durato fino al 1° febbraio.

Il dollaro si è ripreso un po’ nell’ultimo mese, ma è stato di breve durata. E questo calo del dollaro è esattamente ciò di cui hanno bisogno gli investitori in oro.

Insomma, se vogliamo sapere dove è diretto l’oro, dobbiamo seguire il dollaro.

Quindi, diamo uno sguardo a lungo termine al dollaro USA.

Gli aumenti dei tassi tendono a rafforzare il dollaro, mentre i tagli dei tassi danneggiano il valore del “biglietto verde”.

Quindi, se i tassi di interesse raggiungono un picco e poi iniziano a scendere, significa che possiamo aspettarci un calo del dollaro. E la FED non dovrebbe essere lontana dall’ultimo rialzo dei tassi.

In Europa, poi, l’inflazione è persino più alta che negli Stati Uniti e i tassi sono leggermente inferiori. Ciò significa che la Banca centrale europea ha più spazio per aumentare i tassi. Ciò potrebbe rafforzare l’euro.

Tutto ciò supporta la tesi di un dollaro più debole. E come ora sappiamo, un dollaro più debole è un segnale forte che l’oro dovrebbe rafforzarsi.

Il metallo giallo è aumentato del 10% in meno di poche settimane.

Possiamo concludere quindi che si stiano ricreando le condizioni affinché l’investimento in obbligazioni e l’oro ritornino di nuovo a fare il loro lavoro.

Chiaramente nessuno ci dà la certezza matematica che riprendano a salire. Il “cigno nero” è sempre dietro l’angolo su ogni tipo di investimento!

Ma dovresti considerare di inserirli almeno in parte nel tuo portafoglio.

È probabile, infatti, che quest’anno i portafogli bilanciati tornino a dare soddisfazione.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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