Ho paura dell’Inflazione e Non so Cosa Mettere!

Ieri sera stavo parlando con i clienti del Club FIP dell’inflazione nel corso del nostro consueto report mensile sui mercati.

Ad un certo punto discutevamo dell’inflazione e di come questa possa impattare sulle scelte degli investitori nel breve termine a livello di asset class su cui investire e, giustamente, abbiamo fatto un po’ il punto sui vari investimenti.

L’inflazione spaventa tutti, anche gli investitori con maggiore esperienza che hanno già superato il primo scoglio dell’inizio ed hanno deciso di mettersi in gioco.

Spaventa a mio avviso anche troppo perché ci porta inesorabilmente ad essere risucchiati nel vortice del presente e non in quello del futuro.

IO sono un orizzonte temporale perfetto!

La prossima estate compirò 31 anni. Sono nato nell’agosto del 1990 e la mia età è l’orizzonte temporale perfetto di una persona che in quell’anno iniziava ad investire dichiarando, a parole, di volerlo fare per il futuro, in particolare per la pensione.

Immaginiamoci un 30enne che nel 1990 ipotizzava di andare in pensione intorno ai 60 anni (già qui, qualche anno dopo avrebbe scoperto che non sarebbe stato possibile) e faceva i suoi ragionamenti in un mondo dove:

  • I Mondiali delle Notti Magiche erano finiti da un mesetto scarso e stavamo ancora imprecando per quell’uscita di Zenga che permise all’Argentina di Maradona di pareggiare prima di sconfiggerci ai rigori;
  • In Italia governava ancora il Pentapartito, non c’era Tangentopoli ed era in piedi un sistema che da lì a pochi anni sarebbe venuto giù;
  • Bossi in quegli anni lì dichiarava di volersi pulire quella parte lì con il Tricolore;
  • Non c’era l’Euro, l’Italia aveva la liretta che qualche anno dopo sarebbe entrata in crisi costringendo il nostro Paese al primo governo tecnico della storia per fare le riforme;
  • Non c’era l’Unione Europea: si chiamava ancora “Comunità Economica Europea” (CEE) ed il trattato di Maastricht sarebbe arrivato solo un paio di anni dopo;
  • Senza UE e l’Euro l’inflazione correva più veloce rispetto all’ultimo decennio, la moneta si svalutava costantemente ed i tassi d’interesse sulle obbligazioni ne traevano le conseguenze;
  • Il debito pubblico era già un problema perché indebitarsi per i Paesi era costoso;
  • Il muro di Berlino era caduto da poco, l’Est Europa stava ancora tentando di emanciparsi dall’URSS ormai pronta a saltare;
  • L’URSS si sarebbe dissolta solo nel 1991;
  • Sulle cartine geografiche c’era ancora la Jugoslavia;
  • La Germania non era ancora considerata la locomotiva europea perché aveva appena iniziato l’unificazione con l’Est;
  • Il presidente degli Stati Uniti era Bush padre, le Torri Gemelle erano ancora in piedi;
  • Il terrorismo islamico non era ancora un fenomeno di dimensioni paragonabili a quelle odierne;
  • Non c’era internet, la bolla delle dot com sarebbe arrivata solo una decina di anni dopo;
  • La Cina era un Paese pressoché povero e irrilevante sulla scena mondiale.

Potrei continuare per giorni, probabilmente scavando a fondo in quegli anni ognuno di noi riuscirà a trovare un ricordo particolare rispetto alla situazione attuale.

E quindi?

Torniamo a oggi, in particolare alle previsioni di un aumento dell’inflazione che hanno fatto rallentare la corsa dei mercati, in particolare delle azioni growth.

Torniamo ai timori di molti investitori che pensano cose del tipo: “Ma se le obbligazioni hanno ancora tassi negativi, conviene comprarle?”

“Ma se le azioni tech vanno giù cosa compro, le materie prime?”

E proviamo a proiettare tutto questo su un orizzonte temporale lungo come quello che abbiamo prospettato ora.

Sei sicuro che tra 30 anni ti ricorderai ancora delle previsioni degli analisti del marzo 2021?

Sei sicuro che qualsiasi tua iniziativa tattica attuale possa avere un impatto così forte e duraturo dal resistere nei decenni?

Come spiego da anni, il grosso del successo di un portafoglio di investimenti non sta nella tattica di breve periodo ma nella strategia di lungo periodo.

Sono concetti, questi, che non sentirai mai dire ai ragazzini che hanno iniziato a comprare azioni invece di uscire con la fidanzata per via della zona rossa e che non ti racconteranno mai i ludopatici che fanno rumore online nei gruppi di trader veri e presunti.

Non perché sono cattivi o poco intelligent, sia chiaro. Semplicemente…non lo sanno perché campano alla giornata o non hanno la maturità tale per guardare le cose con una prospettiva più seria.

Si può dire che lì fuori il grosso della gente campa alla giornata o si offende qualcuno?

Credo di si e sono anche convinto che se tu hai un patrimonio, sei una persona benestante e con la testa sulle spalle non puoi campare alla giornata come fanno gli altri, meriti di avere una visione di livello superiore.

Mi auguro di esserti stato di ispirazione per trasferirtene un pezzettino.

Chest’è…come amo dire!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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