Ma Perché la Finanza Deve Essere Sempre Tecnica e Difficile?
Oggi voglio fare una sincera confessione, rivelerò un dettaglio mio privato che conoscono in pochi ma che mi farebbe piacere fosse noto a chi ci segue.
Prima, però, partiamo dal preambolo che mi ha spinto a raccontare pubblicamente una parte di me non nota.
Qualche giorno fa ho avuto il piacere di parlare in consulenza con alcuni clienti che avevano acquistato un nostro percorso formativo dopo aver seguito per un po’ di tempo i nostri contenuti gratuiti online.
“Ho sempre trovato i vostri contenuti facili da capire. Prima mi capitava di parlare con professionisti che usavano sempre un linguaggio tecnico e difficile, ogni volta che parlo con voi ho l’impressione che spiegate le cose in maniera veramente accessibile anche a chi ignora questo mondo”.
La verità, che ho spiegato ai nostri clienti e che vorrei condividere anche qui, è che noi siamo così perché abbiamo una formazione di base diversa.
Non tutti sanno che io ho seguito un percorso universitario nel campo scientifico: un po’ di anni fa ero in un laboratorio chimico a lavorare con le provette e come tanti di voi non sapevo nulla di finanza personale.
Pensate che un mio studio durante il periodo universitario è stato persino pubblicato su Nature, una delle riviste scientifiche più note in ambito scientifico.
Dico questo per dire che io e la finanza eravamo proprio due sport diversi otto-dieci anni fa.
Poi mi sono avvicinata in punta di piedi a questo mondo e, sia attraverso lo studio privato (tantissimo studio!) che dei corsi professionali, ho sviluppato l’esperienza necessaria per abilitarmi all’esercizio della professione sostenendo il relativo esame.
Come i nostri clienti attuali, nei miei primi approcci non riuscivo proprio a capire il linguaggio dei tecnici e degli addetti ai lavori che, sparando paroloni, sembrava quasi volessero “nascondere” le cose.
“Perché la finanza deve essere così tecnica e difficile?” , mi chiedevo.
A me è sempre piaciuto rendere accessibili i concetti e, in linea con la mia formazione di base scientifica che mi porta ad astrarre le cose per renderle fruibili, ho sempre cercato di “tradurre” quello che imparavo in un linguaggio che fosse alla portata anche dei non esperti.
Perché una professione delicata come la nostra si svolge per aiutare chi non ne sa nulla rendendolo partecipe: stiamo parlando dei soldi della gente, non delle reazioni chimiche che il laboratorio A svolge per conto del laboratorio B in un costante scambio tra tecnici specializzati.
Qui no, non è così: abbiamo la vita delle persone da migliorare, gli affetti, i sogni, i progetti e le aspettative che devono realizzarsi con il denaro attuale e quello che guadagneremo e risparmieremo in futuro.
Il latinorum di Don Abbondio, almeno su di me, non ha mai funzionato così come non mi è mai piaciuta l’esperienza “classica” da professionisti come il medico, l’avvocato o il commercialista che, di fronte ad una tua domanda, rispondono citando termini medici, giuridici o fiscali poco comprensibili se non sei del mestiere.
A me piace capire le cose e, soprattutto, piace dimostrare che ho veramente imparato rendendole accessibili anche a chi non le ha mai studiate.
Altrimenti, banalmente, le persone non avrebbero bisogno di me.
Il che non vuol dire che non dobbiamo essere preparati e formati: tutt’altro. Il reale valore aggiunto che cerco di mettere in quello che faccio sta proprio nell’abilitare chi non sa nulla ad accedere ad un livello tale da garantirgli sicurezza e tranquillità, cioè i reali obiettivi perseguiti dalle persone prima ancora di quelli economici.
Potrò non piacere ai tecnici specializzati, magari qualcuno potrebbe storcere il naso rispetto a questo mio approccio ma, nella mia esperienza, la semplificazione non banale è la nostra missione quotidiana.
I nostri clienti non cercano solo rendimenti ma serenità e controllo che si possono ottenere solo attraverso una partecipazione vera ai processi di pianificazione e gestione che poniamo in essere insieme.
Fidati di chi vuole semplificarti le cose, non di chi te le fa apparire più complicate di quello che sono.
Pensaci…that’s your money!
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