Investire in Assicurazioni è un DISASTRO? Zero Rendimenti (e tanti problemi) dopo 12 anni…
Le polizze assicurative sono spesso vendute come strumenti sicuri per proteggere il tuo patrimonio e farlo crescere. Ma sei davvero sicuro che funzionino?
Oggi ti racconto la storia di Vincenzo, un imprenditore che dopo 12 anni si è ritrovato con un pugno di mosche in mano.
Se anche tu hai una polizza o stai pensando di sottoscriverne una, forse la storia di Vincenzo potrebbe esserti di aiuto per capire i suoi errori e cercare di non commetterli anche tu.
La storia di Vincenzo: 12.000€ bloccati e zero risultati
Vincenzo ha 38 anni, una società di ristorazione con 15 dipendenti e una famiglia con tre figli. Nel 2011 ha sottoscritto una polizza assicurativa pensando che fosse la soluzione perfetta per mettere da parte i risparmi. Dopo 12 anni, però, ha scoperto la dura realtà:
- Ha versato 12.000 euro;
- Il capitale accumulato risulta essere poco più alto dei suoi versamenti;
- Il rendimento reale è negativo, considerando l’inflazione.
Vincenzo si è fidato della banca e ha sottoscritto questo prodotto, e ora si ritrova a domandarsi perché abbia scelto proprio questo strumento, se poi alla fine dei fatti il rendimento non è soddisfacente. Forse avrebbe potuto prendere strade differenti?
Perché le polizze NON funzionano?
Ti hanno mai detto che una polizza è “sicura“? Ecco perché non è proprio così.
Personalmente non amo molto questo tipo di prodotti, per tutta una serie di motivazioni che adesso ti spiegherò:
- Costi elevati: ogni anno paghi spese di gestione e commissioni. Sai cosa significa? Che i tuoi soldi lavorano più per la banca che per te;
- Rendimenti bassi: le polizze promettono sicurezza, ma nella maggior parte dei casi i guadagni non superano i costi. Risultato? Dopo anni, scopri che il tuo capitale non è cresciuto, e che magari è lo stesso di quello che tu stesso hai versato, se non addirittura diminuito;
- Promesse fuorvianti: hai mai sentito parlare di “impignorabilità” o “insequestrabilità”? Attenzione: non sempre queste clausole sono applicabili. Se credi che la polizza ti protegga in caso di problemi con i creditori, potresti restare deluso.
Oltre la polizza: la gestione dell’impresa
Come ti dicevo in apertura, Vincenzo è un imprenditore in quanto gestisce un’impresa nell’ambito della ristorazione: ci sono alcuni problemi su cui vuole un nostro parere.
La sua società in nome collettivo (S.n.c.) espone lui e il suo socio a rischi personali enormi.
Sai cosa significa? Che se qualcosa va storto con l’azienda, i creditori possono rivalersi anche sul patrimonio personale.
Se anche tu sei un imprenditore, ecco i rischi che devi evitare:
- Società di persone: non separano il patrimonio aziendale da quello personale. Meglio valutare altre forme giuridiche, come una SRL;
- Dipendenti e responsabilità: più persone gestisci, più crescono i rischi e le potenziali richieste di risarcimento;
- Pianificazione fiscale inesistente: se non ottimizzi la struttura della tua azienda, paghi più tasse e affronti rischi inutili.
La pianificazione familiare
Vincenzo vive con la sua compagna e tre figli, ma non essendo sposato, la compagna non ha diritti ereditari. Sai cosa succederebbe in caso di problemi? La sua famiglia potrebbe trovarsi esclusa dai benefici dell’azienda.
Ecco cosa fare per evitare guai:
- Polizza caso morte: è semplice e costa poco. In caso di imprevisti, la tua famiglia riceverà un capitale, bisogna sempre tutelarsi con anticipo, e non pensare che tanto quelle cose non capiteranno mai a te;
- Testamento: pianifica in anticipo per evitare che il tuo patrimonio finisca nelle mani sbagliate, che ci siano liti tra eredi o che la tua eredità vada a persone che in realtà non vorresti;
- Revisione societaria: assicurati che lo statuto della tua azienda preveda tutele specifiche per la famiglia.
E se Vincenzo avesse investito in altro?
Ti sei mai chiesto cosa sarebbe successo se Vincenzo avesse messo quei 12.000€ in un fondo indicizzato? Con un rendimento medio del 6% annuo, oggi avrebbe accumulato oltre 24.000€.
Invece, ha una polizza che non gli ha reso nulla.
Ecco perché è fondamentale sapere dove metti i tuoi soldi!
Lezioni da imparare dalla storia di Vincenzo
Se anche tu hai una polizza o stai pensando di sottoscriverne una, prendi nota di queste regole fondamentali:
- Leggi sempre i costi nascosti: prima di firmare, chiedi: quanto sto pagando ogni anno? Se non ottieni una risposta chiara, lascia perdere. La banca è tenuta a fornirti questo documento, tu hai tutto il diritto di sapere quanto uno strumenti finanziario ti sta costando all’anno, e quanto quei costi impattano sui potenziali rendimenti. Ricordalo bene! Anzi, a tal proposito, ecco il documento segreto che le banche ti nascondono;
- Diversifica i tuoi investimenti: non mettere tutto in un’unica soluzione. Le polizze, spesso, non sono la scelta migliore;
- Proteggi il tuo patrimonio personale: se sei un imprenditore, assicurati che i tuoi beni personali siano al sicuro. Chi crea un’azienda rischia già di suo, meglio tutelarsi al meglio;
- Pianifica prima di investire: non serve investire se prima non hai messo ordine nella tua vita finanziaria e familiare.
La storia di Vincenzo ci insegna che prima di mettere i tuoi soldi in un investimento sarebbe meglio informarsi, studiare, pianificare e scegliere soluzioni che lavorino davvero per te e che ti facciano ottenere dei rendimenti interessanti.
Prima di salutarti ci tengo anche a lasciarti alcune risorse utili per capire meglio cosa sono le polizze assicurative e perché sarebbe meglio pensarci non due, ma tre volte prima di sottoscriverle:
Buon proseguimento su Affari Miei!
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