Come Risparmiare su Tutto: 4 Consigli per Vivere Senza Tanti Soldi

Come risparmiare su tutto? Vivere senza tanti soldi in Italia è un’idea che passa nella testa di molte persone anche nel 2019: ma si può davvero campare con poco, risparmiando denaro su ogni cosa?

Purtroppo non si può fare a meno dei soldi, sebbene li odiamo: servono per comprare beni di prima necessità, e sarà così fino a quando la società non cambierà del tutto.

Non c’è niente di male nello spendere soldi (se è per questo nemmeno nel fare tanti soldi in maniera onesta), diventa una stupidaggine sprecarli per acquistare cose inutili e moto spesso buone solo per chi cerca di venderle.

In questo articolo cercheremo appunto di capire come risparmiare soldi ogni giorno, trovando un modo per ridurre il fabbisogno mensile di denaro.

Ho pensato di scrivere alcuni ragionamenti di base validi per chiunque voglia ridurre i propri sprechi e di fornire 4 consigli pratici applicabili subito per vivere più serenamente e senza l’ossessione di dover aspettare lo stipendio alla fine di ogni mese.

Suggerimento Fondamentale: il patrimonio va gestito

Le famiglie italiane sono da sempre un esempio a livello mondiale: risparmiando hanno accumulato una notevole ricchezza privata.

Se sei un risparmiatore da tanto tempo hai sicuramente un gruzzolo da parte, se stai per diventarlo in breve tempo accumulerai dei soldi. Il primo consiglio essenziale è quello di proteggere il proprio patrimonio dall’inflazione.

Già perchè i soldi lasciati sul conto corrente “invecchiano”, nel senso che non si rivalutano negli anni e l’inflazione ne erode il potere di acquisto.

Per rispettare al meglio questo mio consiglio ti suggerisco di studiare gli investimenti, approfondisci visitando la sezione di Affari Miei dedicata al tema.

Le trappole spilla soldi sono OVUNQUE

Vorrei raccontarti un aneddoto risalente ad un po’ di tempo fa e che ritengo molto utile ai fini del ragionamento che stiamo facendo insieme.

L’episodio è accaduto nel 2015, poche settimane dopo la mia laurea.

Ero all’Università per ritirare il mio diploma di laurea in Giurisprudenza: dopo 5 anni di sacrifici, sono andato a prendere il mio pezzo di carta. Sul banco della segreteria c’erano dei volantini colorati che hanno attirato la mia attenzione: ne ho preso uno, nel mentre aspettavo che l’impiegata mi consegnasse i documenti.

La firma che ho apposto, tra l’altro, è stato probabilmente il mio ultimo atto ufficiale con l’Università. Ma non è di questo che intendo parlare.

Il volantino conteneva la pubblicità di una società che proponeva prestiti praticamente per tutti: “10 mila euro anche a pensionati e cattivi pagatori”. Uscendo ho gettato nella spazzatura la carta e mi sono messo in macchina per tornare a casa: fermo ad un incrocio, ho visto una grande pubblicità che sponsorizzava l’ennesima automobile da 30 mila euro da pagare in “comode rate mensili”.

Sono andato a fare benzina al distributore: il prezzo del carburante, che tra dicembre 2014 e gennaio 2015 pareva essere sceso, stava inesorabilmente salendo di nuovo. Le stime di crescita dell’Italia sarebbero state nuovamente tagliate per questo motivo, ma chiaramente nessuno si poneva il problema.

Perché questi messaggi incrociati in una mattina di pioggia mi hanno così tanto incuriosito? Perché mi è venuto in mente quanto è stupido, in certi casi, indebitarsi per comprare beni non alla nostra portata.

Ci “vendono” prestiti, il credito al consumo spera di ripartire…e noi, come bambini, molto spesso accettiamo di incatenarci da soli pur di avere il telefonino, la macchina o l’elettrodomestico.

Eppure sono beni che non costano tantissimo: basterebbe risparmiare un po’ di più e comprarli un po’ per volta ma noi, come dei poppanti, vogliamo tutto e subito. Poi magari arriva la crisi economica, perdiamo il lavoro e siamo sovrastati dai debiti.

Vale la pena accettare questo gioco?

4 Consigli Fondamentali per Risparmiare su Tutto

Il mio excursus su un normalissimo pensiero mattutino si chiude, ora veniamo al sodo.

Come risparmiare su tutto? Per vivere senza soldi o comunque senza lo stress del denaro bisogna seguire alcuni principi che le persone sane di mente sicuramente già conoscono.

Te ne propongo 4, sperando che possano aiutarti a riflettere.

#1 Non fare debiti

L’esempio di prima dimostra quanto sia facile oggi contrarre debiti: ottenere un prestito è la fissazione di molte persone.

Sebbene questo consenta di avere subito quello che si vuole, nel lungo periodo ce lo fa pagare di più: un micro finanziamento ha tassi generalmente intorno al 10% (per avere 100, paghi 110!). E’ giustissimo, per carità, ci stanno prestando dei soldi. La cosa può avere senso se applicata ad un investimento produttivo: compro un macchinario per produrre 10 ogni mese, destino 3 al pagamento della rata.

Meno senso ha il credito al consumo che viene proposto ai privati come se non ci fosse un domani. Premesso che per me comprare l’ultimo modello di iPhone è uno spreco colossale (non perché lo smartphone è inutile ma perché è inutile comprare un telefono oggettivamente inferiore ad altri modelli che costano al massimo la metà), si può ugualmente avere denaro per acquistarlo e pagarlo meno: basta programmare.

Se imparassimo a risparmiare su tutto, infatti, sarebbe facile in un anno aggiungere una piccola quota alla cifra mensile da pagare.

Il discorso cambia se il frazionamento non ha costi aggiuntivi ma volevo portare alla tua attenzione ugualmente i tema dei pagamenti a rate per indurti a riflettere.

Se sei pieno di debiti, potrebbe tornare utile la lettura della guida per uscirne.

#2 La Tua Banca ti Spilla Soldi: Risparmia sul Conto Corrente!

Quando sono in fila al supermercato sono solito guardare cosa compra la gente (deformazione professionale, qui leggi i miei consigli per risparmiare sulla spesa alimentare) e, in particolare, che metodi di pagamento utilizzati.

Vivo in un quartiere residenziale di Torino, di solito le scene sono due:

  • Gli anziani pagano con denaro contante nella stragrande maggioranza dei casi;
  • Le persone più giovani utilizzano carte di credito, di debito o prepagate (mannaggia a te, non sai la differenza? Te la spiego qui!).

In città i pagamenti elettronici sono abbastanza ricorrenti, quando torno al mio paese di origine mi capita di mettere in difficoltà la cassiera se tiro fuori la carta. Ma non è di questo che ti voglio parlare, leggi attentamente.

La maggior parte delle carte che vedo tirar fuori sono degli istituti che vanno per la maggiore: Poste Italiane, Intesa San Paolo, Unicredit etc. che sono esattamente le banche che hanno una filiale nel quartiere in cui vivo (Poste Italiane è ovunque, anche a Muro Lucano, sic!).

Qual è il criterio con cui scegli la tua banca? Qualche volta ho provato a chiedere alle persone che conosco e, statisticamente, ricevo risposte di questo tipo:

  • “Ho aperto il conto con mio padre a 18 anni, sono sempre rimasto nella banca di famiglia”;
  • “Ho il conto presso la banca sotto casa, così se devo fare qualcosa faccio subito” (imparare a usare l’home banking no, vero?);
  • “Ho i soldi alla Posta o alla banca di Credito Cooperativo del paesello perché sono al sicuro”.

Permettimi il francesismo: sono tutte cazzate! Le banche lo sanno perfettamente, infatti i “clienti storici” sono quelli a cui appioppano i contratti di conto corrente tradizionale infarciti di costi come una torta nuziale.

Leggo spesso le condizioni consultando le note informative e, se non hai mai controllato te lo dico io, gli istituti tradizionali ti fanno pagare anche 7-8 euro al mese per avere un conto corrente a cui devi aggiungere altri 2-3 euro mensili di balzelli vari(facciamo finta, quindi, di pagare 10€ al mese).

Un conto corrente che usi, al massimo, per ricevere lo stipendio, per fare la spesa, per fare acquisti online e prelevare. 10 euro per 12 mesi fanno 120 euro annui che butti letteralmente nel cestino e potresti utilizzare per fare altro.

Soprattutto se sei un lavoratore dipendente, non ti serve a niente avere un conto corrente spilla soldi presso la banca dove lavora tuo cugino perché oggi esistono prodotti più evoluti e convenienti: le carte conto (che forse conosci come carte prepagate o carte prepagate con IBAN).

La tua banca difficilmente te ne propone una o, al massimo, te la abbina sotto forma di bonus al conto che ti spilla oltre 120€ annui.

Sai perché? Perché sono gratuite o quasi e non possono fare il pieno di commissioni.

Proprio perchè detestavo la mia vecchia banca, ho iniziato a studiare per migliorare la mia situazione ed ho provato gran parte delle carte prepagate dei principali istituti.

Di seguito trovi le migliori offerte di questo mese che ho scelto per te.

Un'interessante offerta che vogliamo segnalarti è Carta Tinaba, la nuovissima carta che si attiva in pochi e semplici passaggi e che ti regala 20€ di cashback per gli acquisti effettuati con la carta.

La procedura di attivazione è semplicissima e porta via meno di 5 minuti. Tutti i nuovi clienti si troveranno ad avere un conto ed una carta gratuiti, potranno prelevare contante gratuitamente agli sportelli e potranno inviare e ricevere denaro istantaneamente. 

La carta fa parte del circuito MasterCard ed è accettata per tutti i pagamenti sia online che nei negozi tradizionali.

Per richiederla dovrai:

>> Attiva Ora Tinaba! <<

#3 Pagare le cose il prezzo giusto

Molto spesso non sappiamo come risparmiare su tutto perché tendiamo a non dare la giusta valutazione alle cose. Per vivere senza tanti soldi è necessario imparare a dare un valore ai beni di cui abbiamo bisogno.

Ci serve la macchina: qual è la nostra esigenza reale? E’ inutile comprare un veicolo di grossa cilindrata se lo utilizziamo semplicemente per recarci al lavoro. Sarebbe inutile anche comprarlo per correre come gli imbecilli e mettere a rischio anche la vita degli altri, però se proprio non riusciamo a resistere…

Ancora: ci serve il computer, ma per fare cosa? Ci sono apparecchi di 1000 euro e altri da 350: se noi usiamo il pc un’ora al giorno per controllare la posta elettronica ed andare su Facebook, non abbiamo bisogno dell’ultimo modello.

Generalmente, ma non è sempre così, un prodotto super sponsorizzato costa di più rispetto ad uno di pari livello meno promosso: la pubblicità è un costo, è chiaro che la paghiamo noi.

Come faccio a capire qual è il prezzo giusto? Basta fare un’indagine di mercato preliminare all’acquisto.

Esperienza personale

Quando qualche anno fa comprai il mio primo smartphone. Ritenni che, all’epoca, rispetto a ciò che il mercato offriva e alle mie esigenze, il prezzo giusto fosse 300 euro.

Beccai un’offerta sul Nexus 4 ed ancora oggi è un telefonino di buona qualità per chi non ha particolari esigenze. Ho conosciuto persone che hanno speso 749 euro per comprare un apparecchio che gli serve essenzialmente a scattare una foto (che nemmeno sanno modificare) da condividere su Facebook.

Se avessero seguito un principio logico nell’acquisto, avrebbero risparmiato almeno 400 euro!

#4 Comprare solo quello che serve

Anche questa cosa può sembrare veramente elementare ma non lo è. L’acquisto di cose inutili è una costante che avviene ovunque, sia nelle grandi città che nei piccoli paesi.

Ti racconto un aneddoto che, se vivi in un piccolo paese, conosci sicuramente. Nel mio territorio di origine, quando c’è una ricorrenza generalmente estiva, capita spesso che arrivano mercanti a vendere leccornie ed oggetti.

Molto spesso, osservando, noto persone che si fermano dinanzi a bancarelle che vendono prodotti asiatici di bassa qualità: attratti dal fatto che costano poco, acquistano oggettini che si rompono dopo pochi giorni o che nemmeno useranno più.

Questo è un acquisto “straordinario” ma gli sprechi spesso sono quotidiani: a cosa serve comprare il gratta e vinci?

E’ necessario fumare? Il fumo è un vizio orribile, fa bene soltanto alle multinazionali: nemmeno lo Stato ne beneficia visto che le tue malattie future saranno curate negli ospedali e la spesa sanitaria continuerà a lievitare costantemente.

Dritta Furba di Affari Miei

Annota su un quaderno (no, non usare lo smartphone: scrivere una cosa incide di più sulla tua memoria) tutto quello che ti serve e quantifica un budget da destinare.

Avrai velocemente una stima di quello che spendi mensilmente e delle voci di spesa che puoi tagliare.

Quando ti trovi di fronte ad acquisti impulsivi, fatti una sola domanda: “Mi serve?”. Con questo schema mentale, saprai darti la risposta giusta da solo.

Conclusioni

In questo post, con alcuni brevi e personalissimi esempi, abbiamo visto gli sprechi quotidiani a cui siamo portati inconsapevolmente.

Qualcuno penserà: “questo post è la scoperta dell’acqua calda”. E non avrà torto perché essenzialmente non fa altro che ripetere alcuni sani principi che, se tutti osservassero, renderebbero le nostre vite meno schiave del consumismo.

Eppure, nonostante la facilità con cui si reperiscono informazioni, quando si entra in un negozio di elettrodomestici c’è la coda di persone che firmano il finanziamento per acquistare un televisore gigante o un computer di ultimissima generazione.

Sarà solo un caso?


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Ulteriori risorse per vivere senza tanti soldi

Se vuoi approfondire ulteriormente, ti raccomando di leggere alcuni articoli in cui ho già trattato il tema del risparmio:

Buon proseguimento su Affari Miei!

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

5 Commenti

Elena · 27 Marzo 2018 alle 11:00

Sapevo che qui da te avrei trovato spunti interessanti da cui partire.
Grazie

Elena

    Davide Marciano · 27 Marzo 2018 alle 11:05

    Ciao Elena,
    mi fa piacere.
    In bocca al lupo,
    D.

Sharon · 5 Marzo 2018 alle 0:13

Interessante questo articolo, specialmente per una spendacciona come me.
adesso mi leggerò tutto quello che hai scritto, devo assolutamente iniziare a risparmiare e a rendermi più furba.
grazie!
Sharon

Maria · 11 Ottobre 2017 alle 0:39

Utilissima guida, più che altro ricca di spunti. Penso tutti i giorni a queste cose, soprattutto da un anno a questa parte (avendo fatto la mia prima esperienza fuori casa). In realtà, il consumismo mi ha sempre schifato in un certo senso, ora almeno riesco ad individuarne meglio le cause. Ma guardare il nostro mondo sotto questi occhi fa parecchio male, no? Dentro ognuno di noi esiste la dignità di un essere umano, dobbiamo solo cominciare a risvegliarla. Ed è incredibilmente dura, soprattutto perché siamo perennemente bombardati di informazioni inutili e di cui poco ce ne frega. Cerco sempre di sgusciare dalle “novità”. Poco fa (leggendo l’articolo) ho scoperto che è possibile comprare un elettrodomestico a rate. Non ho idea di come funzioni una carta di credito e non ho la minima intenzione di scoprirlo. Per me i conti correnti funzionano così: io ci metto i soldi, tu lasciali là così come sono e ti permetto di parassitare sui miei risparmi ad un prezzo, per me, ragionevole. In parte sbaglio, dovrei essere più informata o almeno setacciare solamente le informazioni che mi interessano (ma quant’è difficile non incappare in trashate insistenti? uff). Infatti, nei tuoi (vostri?) articoli (a parte le pubblicità inserite), dai spunti generali sicuramente utili per cominciare a capirne qualcosa.
In breve, sono contenta di esser finita su questo sito.
Continuerò a rimanere ignorante in fatto di carte di credito. Ne ho una, la cartafreccia di trenitalia, che ho ricaricato con 100 euro (-1 per commissione), tramite bonifico del mio conto corrente, e l’ho usata per due acquisti online (suuuuuuuper stupidi, non ti dico neanche cosa). E sono rimasti sicuramente abbastanza soldi da poterla lasciar là, senza che nessuno mi chieda qualcosa. Questa la mia esperienza con carta di credito. Non mi interessa approfondire, perché queste sono il tipo di informazioni che mi creano antipatia. Voglio essere, almeno in parte, rispettosa delle origini, in cui il tempo era più saturo ed il lavoro portava il cibo caldo a tavola. Visione utopistica? Chiaro. O forse no? Internet è uno strumento molto potente. Forse stiamo cominciando ad usarlo nel modo giusto.
Grazie!

    Davide Marciano · 11 Ottobre 2017 alle 9:42

    Ciao Maria, grazie per il tuo intervento.

    Condivido con te l’istinto da sognatore: anche io voglio conservare un pizzico di quello spirito di una volta quando il lavoro portava il cibo a tavola e non tante cose che servono soltanto per marcare uno status.

    Anche per questo non corro dietro la moda, non indosso vestiti firmati, non ho acquistato l’automobile e cerco, nel mio piccolo, di portare avanti questi pensieri sebbene mi serva del web che estremizza tutto ciò.

    In bocca al lupo per tutto,
    Davide

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