Obbligazioni Bei: Su Quali Conviene investire?

Obbligazioni BEI, convengono? Quali interessi offrono? I bond emessi dalla BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, sono uno degli strumenti di risparmio sicuro più apprezzati da chi è alla ricerca di porti dove le acque sono calme.

Emessi da un’autorità sovranazionale alla quale partecipano le migliori economie europee, sono considerati da quando esistono uno strumento interessante e sicuro per chi ha una propensione al rischio davvero bassa.

Come spesso capita però, anche a fronte di un pedigree d’eccezione e d’eccellenza, ci sono delle considerazioni da fare sulla bontà di un determinato strumento di investimento.

Oggi ti parlo quindi dei BEI, e del perché (non) dovresti usarli per investire.

Cosa sono le obbligazioni BEI?

Sono delle obbligazioni sovrane particolari, perché vengono emesse dalla Banca Europea per gli Investimenti, ente che risale al primo Trattato di Roma del 1958 e che da allora viene utilizzato dall’Unione per alcuni investimenti allo sviluppo.

L’ente emette ormai da diversi anni obbligazioni che hanno diverse particolarità:

  • sono garantite dai migliori stati che partecipano all’Unione;
  • sono emesse in valute anche diverse dall’Euro;
  • permettono di avere rendimenti sulla carta interessanti, soprattutto quando si sceglie un titolo denominato in valuta diversa dall’Euro.

Sembrerebbe dunque l’identikit perfetto per investire e far rendere il nostro capitale: non ci sono rischi (dopotutto sono coperti e garantiti da autorità statali di primo livello), hanno un ottimo rating (sempre o quasi da AA+ in su), sono a breve, media e lunga scadenza e, udite udite, sono tassati al 12,5%, proprio come le obbligazioni statali dei paesi non in Black List.

Sembrerebbe la ricetta perfetta per l’investimento, soprattutto per chi ha un profilo di rischio particolarmente basso e non vuole avventurarsi in mari particolarmente agitati.

Uso il condizionale, perché prima di investire in BEI bond dovresti conoscere più a fondo questo strumento, sulla carta superiore addirittura ai bond tedeschi e a quelli francesi.

I rendimenti dei BEI bond in Euro sono altrettanto bassi

Il primo punto da analizzare è quello dei rendimenti dei BEI bond emessi in Euro. Sono titoli molto sicuri, perché non vi è praticamente possibilità che la Banca Europea per gli Investimenti non sia più in grado di far fronte ai suoi impegni.

Sono titoli flessibili, perché hanno un ottimo mercato secondario e possono essere dunque ceduti in qualunque momento.

Il problema è però quello che affligge tutte le obbligazioni sicure denominate in Euro o in altra valuta affidabile: i rendimenti sono praticamente negativi e per chi sottoscrive adesso, anche nel caso in cui si dovessero scegliere dei titoli a lunga scadenza, la miglior prospettiva è quella di conservare il capitale e perderci qualcosa a causa della, seppur bassa, inflazione.

Chiudendo la prima considerazione, le obbligazioni BEI in Euro sono da scartarsi tanto quanto quelle tedesche, se il tuo interesse è quello di far crescere, pur lungo un percorso sicuro e tranquillo, il tuo capitale.

I BEI bond in dollari statunitensi

Come ho già detto in apertura, i BEI bond vengono emessi in moltissime valute, comprese quelle più esotiche.

Non potevano mancare obbligazioni emesse in Dollari Statunitensi, che rendono qualcosina in più di quelle in Euro, ma che incorporano un altro serissimo problema che dobbiamo analizzare prima di investire, ovvero il rischio di cambio.

Il rischio di cambio nell’investimento in valuta estera

Per ogni titolo, che si tratti di un’obbligazione o di un’azione, che si tratti di un ETF o di qualunque altro tipo di strumento, denominato in valuta estera permane il rischio di cambio.

Per capirci pensa di investire in azioni Google, comprandole a 1.000 dollari cadauna e mantenendole per 2 anni, al termine dei quali le tue 5 azioni varranno 1.100 dollari americani cadauna.

Avrai investito all’inizio della tua avventura 5.000 dollari e ti ritroverai con azioni che, dopo essere state vendute, varranno la bellezza di 5.500 dollari. Avrai guadagnato 500 dollari dal tuo investimento, ma dato che vivi in un paese dove devi spendere euro per vivere, il conto non è purtroppo terminato qui.

Immagina adesso di aver comprato sempre le stesse azioni a 1.000 dollari cadauna, con l’euro che valeva ai tempi 1.10 dollari. Per comprare 5.000 dollari di azioni hai speso dunque circa 4.545 euro.

Al termine del tuo investimento il dollaro ha però perso contro l’euro e ora il tasso di cambio EUR/USD è di 1,25. I tuoi 5.500 dollari di risultati valgono, al cambio attuale, 4.400 euro. In parole povere, a fronte di un guadagno di 500 dollari, hai in realtà perso 145 euro!

Il rischio di cambio è sempre incorporato negli investimenti in valuta estera, e può ovviamente lavorare in entrambi i sensi: potresti, in linea teorica, anche guadagnarci, anche se con una moneta forte come l’Euro raramente questo è il caso.

Le obbligazioni BEI in valuta esotica

Oltre alle classiche valute (dollaro americano, euro, sterlina, corona norvegese, etc.), i BEI bond offrono anche un discreto assortimento di obbligazioni in valuta esotica.

Real Brasiliano, Lira Turca e tante altre, con obbligazioni che offrono rendimenti molto elevati (per le due appena citate siamo quasi in doppia cifra).

Sembrerebbe la situazione perfetta:

  1. garanzia da parte della Germania e degli altri paesi UE sulla solvibilità del titolo; praticamente con le stesse garanzie di una TRIPLA A o quasi;
  2. rendimenti da obbligazione di paese in via di sviluppo;
  3. tasso fisso e quindi nessuna sorpresa per tutta la durata dell’obbligazione.

Se mi hai seguito fino ad adesso, avresti dovuto però già aggiungere il tassello mancante ad un quadro altrimenti idilliaco, ovvero il rischio di cambio.

Ti racconto una storia vera, per farti capire quanto sia in realtà impossibile avere rendimenti così alti con un titolo che, almeno sulla carta, è sicuro quanto un’obbligazione tedesca.

Siamo in finire del 2014 e in principio del 2015 e tutti o quasi i promotori finanziari indipendenti, quelli sempre alla ricerca dell’investimento col botto che le banche non pubblicizzano, cominciano a spingere su BEI bond denominati in quotazioni lira turca.

I fondamentali dopotutto erano a posto: rendimenti molto elevati, condizioni della Turchia che lasciavano intravedere ottime possibilità di crescita (con conseguente tenuta della valuta locale), inflazione nel paese finalmente sotto controllo.

Chi ha acquistato però titoli con durata superiore a 3 anni e quindi è rimasto con il titolo in pancia fino ad almeno al principio del 2017, si è trovato con un titolo denominato in lire turche, valuta che ha perso tra lo scorso e il presente anno oltre il 30% del suo valore.

Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se avevi investito 10.000 euro hai staccato cedole sempre decrescenti, che in principio valevano quasi 500 euro, e oggi ne valgono poco più di 150. E al tuo capitale cosa è successo? Ha perso anch’esso il 30% del valore, per una perdita netta di circa 3.000 euro.

Hai perso tantissimo denaro, attratto con lo specchietto delle allodole del rendimento alto!

Caso ancora più catastrofico per il rublo

Il crollo del rublo ha mandato a casa tantissimi broker: in molti hanno investito su BEI bond denominati in rubli russi, per poi tornare a casa tristi e bastonati perché la valuta ha perso, a seconda del momento di ingresso, fino al 50%.

L’esempio pratico non serve: immagina soltanto un quadro ancora più fosco rispetto a quello turco che ti ho appena descritto.

Quindi? I BEI sono una truffa?

No, le obbligazioni BEI non sono affatto una truffa. Sono invece emessi da una delle autorità sovranazionali più serie e solide attualmente esistenti e non c’è nulla che faccia anche soltanto presagire future difficoltà per l’istituto.

Comprare questi bond vuol dire acquistare titoli sicuro, sempre al netto però di quelli che sono i rischi di cambio, gli stessi che dovresti sopportare sul mercato Forex.

Puoi decidere di investire in BEI, anche se su quelli sicuri non ci sono vantaggi rispetto ai titoli nazionali, e su quelli in valuta estera permangono le stesse identiche preoccupazioni che riguardano i paesi in via di sviluppo.

Su quali BEI conviene investire al momento?

Le obbligazioni BEI denominate in Euro sono da scartarsi perché dai rendimenti troppo bassi. Quelli denominati in valute di paesi in via di sviluppo anche, causa il grosso rischio di cambio.

Al momento, per rispondere alla domanda che ci siamo posti in apertura, i migliori bond BEI sul mercato è quello denominato in Dollari: rendimenti leggermente più alti di quelli in Euro senza enormi rischi di cambio per il futuro immediato.

Un titolo da scegliere però a patto che i BEI siano effettivamente l’opzione migliore che hai a disposizione.

Se stai cercando altri spunti e informazioni per investire oggi, ti consiglio di visitare la sezione di Affari Miei dedicata agli investimenti: chissà che non possa trovare qualche spunto interessante!

Qui, invece, trovi una serie di consigli per investire.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Obbligazioni

2 Commenti

ataturk kemal · 20 Luglio 2018 alle 9:25

ma scusa ma dal rischio di cambio ci si può coprire

    Michele · 22 Maggio 2019 alle 15:42

    come?

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