Libretto Postale Cointestato: Tutto Quello Che Devi Sapere per Investire

Come funziona il libretto postale cointestato? A chi è destinato? Cosa succede in caso di successione? Come si fa il prelievo se il conto è cointestato?

Troverai le risposte di cui hai bisogno all’interno della guida che segue, che abbiamo preparato sia per chi ha già un libretto postale cointestato e dunque vorrebbe sapere come muoversi, sia per chi invece sta pensando proprio a questo prodotto di risparmio per gestire quello che ha messo da parte.

Che cos’è il libretto postale di risparmio?

Il libretto Postale è un prodotto per il risparmio, forse il più antico tra quelli che sono ancora commercializzati nel nostro paese.

Le Poste Italiane lo emettono senza sosta dal 1875, anche se di cose, da quando l’Italia era un paese appena formato sotto la guida del Re, ne sono, per forza di cose, cambiate parecchie.

Oggi è un prodotto più tecnologico e più competitivo, soprattutto per la clientela più esigente che ha perso un po’ interesse in quello che era un prodotto che ci faceva pensare, quasi automaticamente, ai nostri nonni.

Il Libretto Postale di Risparmio è un prodotto bancario, legato alla Cassa Depositi e Prestiti, che è inoltre garantito dalla Repubblica Italiana per qualunque somma che è stata versata, oltre dunque quei 100.000 euro che sono invece tutelati dal Fondo di Tutela Interbancaria per le altre tipologie di conto corrente.

Il Libretto Postale è un documento cartaceo, sopra al quale vengono annotate le diverse operazioni e il saldo e che ha mantenuto, nonostante oggi sia possibile consultare la consistenza del libretto anche online.

Continua ad essere dunque uno strumento “di una volta“, di facile comprensione anche per chi non ha tempo, voglia o informazioni per utilizzare gli strumenti di investimento messi a disposizione dalle banche.

Il libretto postale di risparmio è fruttifero

Il Libretto Postale di Risparmio è inoltre uno strumento fruttifero, ovvero il capitale che versiamo renderà degli interessi, anche se si tratta in genere di rendimenti molto modesti, data anche la natura ultra-garantita dello strumento.

Gli interessi del libretto postale vengono liquidati su base annuale al 31 dicembre, a patto che il libretto abbia più di 250 euro versati e che sia stato movimentato almeno una volta durante l’anno passato.

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Il Libretto postale è per tutti, anche per chi vuole cointestarlo

Altro fattore decisamente interessante per quanto riguarda il libretto di risparmio postale è la possibilità di intestarlo praticamente a tutti:

  • può essere intestato ad uno o più maggiorenni;
  • può essere intestato anche alle persone giuridiche;
  • può essere intestato ai minorenni, a patto che i genitori ne abbiano la gestione;
  • può essere utilizzato come conto per l’accredito della pensione;
  • può essere intestato ad una o più persone, a patto però che non ci sia commistione tra maggiorenni e minorenni. Dal 2014 infatti non è possibile co-intestare il prodotto a maggiorenni e minorenni se si tratta dello stesso libretto.

Per aprirlo non c’è bisogno di altro che recarsi in uno qualunque degli uffici postali sul territorio, con documento di riconoscimento e codice fiscale.

Un prodotto dai costi bassissimi

Inoltre è molto interessante vedere come i costi del libretto di risparmio postale siano ridotti al minimo:

  • non si paga nulla per la gestione, a prescindere dal fatto che sia un libretto con proprietario singolo oppure un libretto cointestato
  • non si pagano le operazioni di versamento e prelievo

Si pagano però:

  • il 26% (sono tasse e non emolumenti a favore del gestore) sugli interessi che vengono maturati
  • 1,55 euro per il duplicato, nel caso in cui questo venga smarrito

Per quanto riguarda il resto, per le operazioni, per i versamenti, per la ricezione degli interessi, non c’è nessun tipo di costo associato al Libretto di Risparmio Postale.


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Chi può prelevare da un conto cointestato?

Il regolamento del Libretto Postale di Risparmio prevede la possibilità da parte di tutti i soggetti che hanno il conto intestato di prelevare.

Questo vuol dire che uno qualunque dei contestatari può recarsi alle Poste e prelevare anche tutto quanto è stato depositato.

Le Poste però offrono la possibilità di iscrivere limitazioni direttamente sul libretto, in modo da eventualmente richiedere la presenza di tutti i co-intestatari del libretto per procedere a prelievi o versamenti.

In questo modo, soprattutto se non abbiamo piena fiducia dei cointestatari, potremo avere controllo del conto senza temere… brutte sorprese.

Come chiudere un Libretto Postale Cointestato

Il contratto standard del Libretto Postale, senza che sia necessario l’intervento da parte dei cointestatari, prevede la presenza di tutti nel caso di chiusura del libretto stesso.

È possibile comunque operare per delega, ovvero facendosi consegnare una lettera, debitamente compilata e accompagnata dalla fotocopia dei documenti degli altri intestatari del libretto.

In questo caso sarebbe possibile anche per uno soltanto degli intestatari dare il via alle procedure di chiusura del conto.

I rendimenti del Libretto Postale di Risparmio

Come abbiamo detto poco sopra, al libretto postale sono associati dei rendimenti, sotto forma di interessi, che sono corrisposti al termine di ogni anno solare.

Gli interessi maturano dal giorno del versamento e fino alla data dell’estinzione del Libretto, con capitalizzazione annua al 31 dicembre.

Inoltre, come abbiamo comunque anticipato, i rendimenti sono estremamente bassi. Nel momento in cui vi scriviamo infatti:

  • per il libretto ordinario si riceve lo 0,001% su base annua;
  • per I libretti invece destinati ai minori gli interessi maturano dal giorno del versamento fino al giorno del compimento del 18° anno del minore con capitalizzazione annua al 31 dicembre;
  • per quanto riguarda i libretti giudiziari invece lo 0,001%.

Sono rendimenti lordi, per i quali dunque si dovrà calcolare anche la ritenuta, sull’interesse, del 26%.

Se il nostro scopo è quello di far fruttare i nostri risparmi, potendo al tempo stesso rinunciare alla tutela che offre la Repubblica Italiana sui libretti postali di risparmio, dovremmo sicuramente orientarci verso altre tipologie di prodotti, anche se, come sapranno bene già i nostri lettori, anche i conti deposito e le obbligazioni a basso rischio non stanno poi offrendo dei rendimenti da capogiro in questa congiuntura economica, caratterizzata da interessi estremamente bassi per tutti i prodotti emessi da debitori affidabili.

Il libretto postale Smart

Il libretto Smart è una soluzione che offre un numero di funzionalità maggiore rispetto al libretto classico. Si può operare via canale internet, sia su smartphone che tablet. Il Libretto Smart permette di:

Un numero comunque minimo di operazioni, per un prodotto che è ancora destinato ad un pubblico decisamente poco aduso alle novità del sistema bancario e dell’home banking.

Il Libretto Postale Smart è, al contrario del libretto classico, riservato ai maggiorenni.

La soluzione è sicuramente più interessante, dati anche quelli che sono i rendimenti, più alti e più vicini a quelli offerti dai conti deposito.

Il libretto di risparmio postale ne esce però decisamente snaturato, anche se manca comunque il nucleo delle operazioni fondamentali per ritenerlo un conto corrente, che non è e con il quale non dovrebbe essere confuso.

La carta libretto postale: lo strumento che mancava per la piena operatività del libretto

Da qualche tempo a questa parte Poste Italiane offre la possibilità di associare al libretto una carta bancomat, dal funzionamento e dai costi sicuramente interessanti:

  • nessun costo di commissione e gestione
  • nessuna commissione sui prelievi presso gli uffici postali
  • limite di 600 euro per il prelievo giornaliero
  • limite di 2.500 euro per il prelievo mensile

Inoltre, per chi ha scelto l’accredito della pensione direttamente su libretto postale, la Carta offre anche l’assicurazione completamente gratuita contro il furto di contante, che copre fino a 700 euro e che prevede il rimborso di denaro eventualmente rubato fino a 700 euro.

Con la Carta Libretto Postale si può:

  • versare sul libretto negli uffici postali;
  • ritirare contante presso tutti gli sportelli automatici Postamat;
  • controllare il saldo da ATM;
  • effettuare operazioni da e verso il proprio conto BancoPosta.

Per ottenerla basterà fare richiesta al medesimo ufficio postale dove è stato aperto il Libretto.

Verrà consegnata immediatamente, mentre per il PIN dovremo aspettare che ci venga recapitato a casa.

Risparmio Postale: è ancora una buona opportunità?

Il libretto postale di risparmio è uno degli strumenti più tipici del risparmio postale ed è stato per decenni (ha più di un secolo, ricordate) l’unico possibile accesso al mercato del risparmio per i piccoli risparmiatori.

La scarsità dei rendimenti però apre il campo a dubbi e domande sicuramente legittime.

La decisione da prendere è però di quelle relativamente facili: abbiamo bisogno della tutela completa da parte della Repubblica Italiana (che è poi offerta anche dai titoli di stato)? Oppure sarebbe il caso di orientarsi verso altri strumenti magari più redditizi?

Libretto postale cointestato: successione in caso di morte di un intestatario

La successione in un Libretto Postale cointestato può essere piuttosto problematica, dato che sono già presenti dei soggetti multipli e dato anche il fatto che il libretto postale prevede un massimo di 4 co-intestatari.

Limitatamente alla quota del defunto, che a meno di accordi registrati è da considerarsi come uguale a quella degli altri co-intestatari, subentrano dunque gli eredi legittimi e/o testamentari.

È necessario presentarsi con certificato di morte, con dichiarazione che attesti il numero degli eredi e l’identità degli stessi, che subentreranno al posto del defunto, anche se questo dovesse successivamente far superare il limite dei 4 co-intestatari.

L’operazione può essere svolta dagli eredi direttamente alle poste, che in presenza della documentazione apriranno la successione del conto, che verrà portata a termine in modo quasi immediato.

Vale la pena ricordare in questo particolare frangente, che gli eredi, nel caso in cui dovessero ritenere fondatamente che la quota del defunto fosse maggiore, hanno diritto a presentare documentazione in questo senso, che le Poste hanno obbligo di valutare per la ripartizione del libretto stesso.

Nel caso di accordo particolare, con divisione impari delle quote, gli eredi entreranno tra i co-intestatari del libretto con le stesse medesime condizioni, senza che nullo degli accordi tra i cointestatari debba essere modificato.

Occhio ai libretti dormienti, anche quando cointestati

Una legge del 2005 obbliga le Poste a versare quanto contenuto nei libretti postali non movimentati da 10 anni in uno speciale fondo, detto Fondo Rapporti Dormienti.

Dovrebbe essere a tutela dei frodati sul mercato finanziario, che lo stato si impegna a risarcire ricorrendo, tra le altre cose, alle somme raccolte dai depositi dormienti su libretto postale.

Preoccupiamoci dunque, anche nel caso di libretti cointestati, di movimentare il conto almeno una volta ogni 10 anni e possibilmente una volta l’anno per riscuotere, come abbiamo visto sopra, gli interessi.

Opinioni di Affari Miei

Abbiamo passato in rassegna tutte le caratteristiche dei libretti postali proposti da Poste Italiane.

Si tratta di prodotti utili e che sono sempre stati in voga tra gli italiani. Affidarsi alle Poste infatti è sempre stato normale, sia per la sicurezza che questo istituto tramette, sia perché esso è talmente radicato nella mente degli italiani.

Non ho molto da aggiungere su questi prodotti, se non il consiglio di controllare sul sito ufficiale le differenze e di scegliere poi quello più adatto a te.

Ulteriori risorse utili:

Prima di salutarti ci tengo anche a lasciarti alcune risorse utili con le quali potresti cominciare un percorso di investimento in base alle tue conoscenze e alle caratteristiche del tuo profilo di rischio:

Buon proseguimento su Affari Miei!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Investimenti

15 Commenti

Antonio · 6 Aprile 2020 alle 17:24

Ho un libretto cointestato con mio fratello e mia sorella posso richiedere la mia parte senza dover recarmi dai miei cointestatari? Essendo che ne ho bisogno

Paola · 23 Marzo 2020 alle 16:13

Salve, mi è scaduta la scheda del libretto postale, non mi è arrivata ne scheda nuova ne codice del PIN, siccome io abito in un altro comune e per via del coronavirus non posso recarmi direttamente all’ufficio postale, essendo che il libretto è cointestato con mia madre, se va lei all’ufficio postate dove l’aprimmo senza scheda ma con solo il libretto essendo cointestataria gli daranno la nuova scheda? aspetto una vostra risposta grazie mille

paolo · 21 Marzo 2020 alle 22:54

Essendo cointestatario del libretto di mia madre , posso recarmi nell’ufficio postale per ritirare la sua pensione ,dato il momento che stiamo vivendo …Grazie

vincenzo · 13 Gennaio 2020 alle 19:10

Avendo un libretto cointestato se mi reco ad un ufficio postale senza libretto posso chiedere l’estratto conto dello storico visto e considerato che non ho mai avuto notizie in merito all’estratto conto da ambi le parti.

    gerry · 23 Gennaio 2020 alle 22:31

    Ho avuto la stessa situazione anche io ma mi hanno detto che senza il libretto o carta libretto il sistema non puo’ visualizzare nessuna movimentazione
    e ovvio che mi e’ venuto quasi da ridere perche’ se avessi avuto io il libretto non avevo certo bisogno di chiedere info alla posta…..mah sto valutando di fare una denuncia di smarrimento cosi’ almeno la cifra viene congelata e non trovo soprese in futuro……………..

Pasquale Ramundo · 30 Novembre 2019 alle 14:13

Sbagli nel dire che Poate e Banche siano la stessa cosa!!
Per esempio poste non emette prestiti o mutui,ma lo fá per conto terzi con gli eventuali costi che ne consegue!!!

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    Davide Marciano · 1 Dicembre 2019 alle 17:13

    Sono concettualmente la stessa cosa, non sto a guardare la teoria al 100% 😉

Alfonsina · 24 Aprile 2019 alle 10:43

Ho libretto postale cointestato con ex marito separato non divorziata, non sono in possesso del libretto quindi io non posso prelevare come posso fare per prelevare anch’io?

mariagrazia pegorin · 2 Aprile 2019 alle 14:17

sono cointestata con di un libretto postale con una zia che non hà parenti diretti ( marito figli fratelli )
ha fatto inoltre testamento in mio favore in caso di morte come mi devo comportare
per l’ eredità se avanza qualcosa

viviani ornella · 12 Settembre 2018 alle 13:05

vorrei fare una domanda e spero in una risposta.mia sorella ha la delega sul libretto della pensione di mamma.per comodita’,visto che mia mamma e’ anziana e si muove poco,gli ha fatto anche la carta libretto per andarle a prendere la pensione.questa carta a chi e’ intestata a chi ha la delega o all’intestatario del libretto?

sandro · 9 Agosto 2018 alle 13:11

buongiorno,tengo un libretto postale che e’ andato in prescrizione maggio 2018, cointestato con i miei figli che all’epoca erano minorenni adesso maggiorenni come poso fare per recuperare i soldi? euro 4.ooo grazie

Saverio Cortellino · 17 Novembre 2017 alle 9:07

Poste Italiane mi ha costretto a istruire una pratica di successione con produzione di Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (16,00 euro) fila allo sportello, pagamento di un bollettino postale di 10,00 su un libretto postale cointentato di mie parenti definti sul quale libretto c’erano ZERO, ZERO ZERO euro. Brava Poste Italiane.

    patrizia · 5 Febbraio 2021 alle 19:15

    ciao potrei sapere come è finita perchè anch’io ho un problema simile si puo fare valere i propri diritti?

Rosa Patti · 21 Gennaio 2017 alle 10:17

dopo un anno che si attende di prendere anche una cifra modesta di interessi, dopo che la posta si gode il tuo capitale ed investe con i tuoi soldi, ha il coraggio di darti 1 euro di interessi e €34,00 di spese che che si prende lo stato. Non risparmierò più e spenderò i miei soldi!

    Giovanni Cassese · 1 Marzo 2017 alle 12:51

    Io sono stato più fortunato, gli interessi ammontano alla favolosa cifra di €. 3,00 e gli oneri fiscali trattenuti sono di €. 34,00. Ma seguendo questa guida c’è qualcosa che non mi quadra. Gli oneri fiscali trattenuti dalle poste per conto dello Stato vengono calcolati sugli interessi maturati come mi è parso di capire oppure su tutta la somma depositata sul libretto di risparmio come è avvenuto ?
    Allora è vero che e meglio nascondere i propri risparmi sotto una mattonella o nel materasso come facevano i nostri nonni, per salvarli dai Grandi Predatori ?

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