Conto Corrente Aziendale e per Partita IVA: Quale Scegliere?

Se sei alla ricerca di un conto online per la tua azienda, sei nel posto giusto perché oggi vedremo come scegliere il conto corrente aziendale, quali sono le particolarità di questo tipo di conti, a cosa dobbiamo prestare attenzione e più in generale a tutto quanto c’è da sapere a riguardo.

Se vuoi saperne continua a leggere, perché ho preparato per te una guida completa, che ti permetterà di scegliere il servizio più adatto alla tua attività, sia essa una Partita IVA, una ditta individuale o una S.r.l.

Migliori Offerte per aprire un conto aziendale

Vediamo subito quali sono le soluzioni più adatte che ho analizzato per te.


Qonto: ideale per PMI e professionisti


Qonto è un progetto nato in Francia e si è affermato velocemente anche nel nostro Paese perché ha saputo riempire un vuoto lasciato dalle banche tradizionali.

Il conto online è pensato per PMI e liberi professionisti, l’interfaccia è molto carina e semplice da usare.

Abbinata al conto c’è una Carta Mastercard utilizzabile per pagamenti online e tramite POS.

Dal 2020 Qonto ha IBAN italiano, cosa che rende più facile anche la ricezione di pagamenti dai propri clienti.

La versione gratuita a zero spese può essere una buona opportunità per provarlo.

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Tot. money


Totoffre il meglio dei classici conti correnti aziendali in un’unica moderna offerta di banking: conto online con IBAN italianocarta di credito Visa Business, gestione spese e incassi, bonifici SEPASDD, deleghe F24 e pagoPA

Aprendo il conto, il  primo mese sarà gratuito.

Siamo davanti ad un conto online per le imprese molto potente, realizzato da una fintech 100% digitale italiana.

Con un unico canone si ha a disposizione un conto con IBAN italiano, bonifici SEPA online fino a 250.000 Euro d’importo, pagamenti SDD per gestire finanziamenti e utenze, pagamenti dei modelli F24 online, collegamenti a Entratel e Fisconline per le deleghe I24, pagamenti pagoPA e una carta di credito Visa Business per tutte le spese aziendali.

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B-ilty: il conto aziendale illimity


Il conto aziendale di illimity Bank, B-ilty, offre una vasta gamma di prodotti, come servizio POS, finanziamenti e ovviamente il conto.

Potrai scegliere tra l’opzione a sostegno della sostenibilità (B-green), oppure quella a favore dell’innovazione del tuo business (B-innovative).

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N26 Business: ideale per i freelance


N26 è un gruppo bancario tedesco che opera esclusivamente online e che offre un conto aziendale ritagliato però sulle esigenze dei freelance e dei piccoli liberi professionisti.

N26 Business offre la possibilità di avere una carta Mastercard associata con lo 0,1% di cashback, gestione avanzata via App delle spese, estratto conto immediato, notifiche delle spese in tempo reale.

Interessante anche il profilo di costi:

  • prelievi ATM gratuiti in tutta Europa;
  • prelievi in valuta estera con 1,7% di commissione fissa;
  • bonifici gratuiti.

È un conto che può essere adatto a chi non deve ricevere pagamenti via POS e ha bisogno di una gestione tanto economica, quanto rapida. Considera poi che dal 2018 si è aggiunto un altro servizio a quelli offerti dalla banca, ossia la possibilità di pagare con Google Pay.

Si tratta di un metodo di pagamento sicuro e protetto, che permette di effettuare i tuoi pagamenti attraverso il telefono cellulare, senza correre nessun rischio, grazie alla richiesta del pin dello sblocco del telefono.

Se sei giovane e dinamico, N26 è il conto fatto su misura per te perché ti permette di gestire le tue finanze praticamente con lo smartphone e, grazie allla carta MasterCard, puoi prelevare gratis ovunque in Europa, quindi è ottimo anche se per lavoro o per piacere sei spesso all’estero.

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Conto Penta: ideale per PMI e Start-Up


Penta è una società operante in tutta Europa che mette a disposizione diverse soluzioni per piccole e medie imprese, start-up e società attive nel settore turistico.

Penta caratterizza la sua offerta per la flessibilità: è possibile iniziare dalla versione gratuita ed aggiungere funzioni a seconda dell’uso effettivo.

Per esempio, la versione dedicata agli operatori del turismo è particolarmente conveniente sulla gestione degli incassi mentre la versione basilare mette a disposizione carte aziendali per dipendenti e diversi servizi avanzati che spesso mancano nel banking tradizionale italiano.

Sono già 17 mila le aziende che hanno aperto il proprio conto, considerando che la versione base è gratuita potresti provarlo.

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Aprire un conto aziendale è una scelta necessaria

Perché lo impone la legge per le società che hanno personalità giuridica e perché anche nel caso in cui fossimo partite IVA, è sempre buona norma tenere separati i propri conti personali da quelli dell’attività.

In aggiunta, chi fa commercio al dettaglio avrà sicuramente bisogno di un conto che permette di abbinare un POS, senza tenere conto di chi, tra i liberi professionisti, deve per legge accettare pagamenti con le carte.

Questo vuol dire che il conto corrente aziendale è necessario per chi:

  • gestisce una società, che si tratti di commercio o meno, sopratutto nel caso di società di capitali;
  • è un commerciante, che si tratti di negozi, ristoranti, di gelaterie, pub, bar;
  • è un libero professionista, e che dunque opera come avvocato, commercialista, consulente del lavoro, notaio;
  • è un libero professionista che opera direttamente con il pubblico, come i medici, i dentisti, etc.

Si tratta dunque, nel caso di conto aziendale, di una necessità per praticamente tutti coloro i quali operano sul mercato. È difficilissimo (e talvolta illegale) operare senza un conto separato.

 

Quali caratteristiche deve avere il tuo conto?

Un conto aziendale ha bisogno di diversi servizi integrati, soprattutto se dovesse essere il conto tramite il quale opera una società che ha scambi consistenti:

  • bonifici: sono il pane quotidiano per i pagamenti e devono essere possibilmente inclusi con costi ridotti, o meglio ancora a costo zero;
  • carta di credito: anzi, più di una nel caso in cui dovessero essere a libra paga diversi dipendenti che hanno bisogno di fare spese in nome e per conto dell’azienda;
  • POS: per tutte le categorie che ho sopra descritto, ovvero per tutte le categorie che sono costrette ad accettare pagamenti anche tramite carta di credito;
  • bonifici extra-SEPA a costi ragionevoli, ovviamente solo nel caso in cui si dovesse commerciare con l’estero, tanto in entrata quanto in uscita;
  • pagamento F24: ormai tutte le banche lo offrono, ma val la pena di controllare i costi e le modalità di accesso;
  • multicanalità: ovvero la possibilità di operare via internet, senza dover mandare segretarie e dipendenti in giro per le banche per intere giornate.

Si tratta di un nucleo di funzionalità standard, che non possiamo assolutamente considerare come rinunciabile.

Occhio: i conti aziendali sono mediamente molto più costosi

Vale la pena di ricordare in questo frangente che il conto corrente aziendale ha costi associati molto più alti rispetto ai conti consumer, che spesso ormai vengono offerti a costo zero.

Non parlo soltanto di costi di canone, comunque considerevoli, ma anche dei costi associati alle singole operazioni.

Dato che i costi sono assolutamente considerevoli, è assolutamente necessario controllare prima di accendere il conto.

In generale, possiamo dividere le “aziende” in due tronconi:

  • Partita Iva, Ditta Individuale, libero professionista: la legge non ti obbliga ad avere un conto aziendale a tutti gli effetti, ti consiglio di aprire un conto separato intestato alla persona responsabile per risparmiare oppure di valutare una delle offerte a zero spese online che ti ho mostrato.
  • Società con personalità giuridica: non puoi farci nulla, devi avere per forza un conto aziendale. Se hai un volume di affari basso, puoi partire da un conto online come quelli mostrati oppure puoi affiancare un conto a spese basse a quello tradizionale.

Spero che questa guida ti sia stata utile, buona scelta.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

1 Commento

Massimo · 8 Maggio 2018 alle 8:42

Ciao, ho letto il tuo articolo perché dovrei aprire un conto separato per la mi attività di affittacamere + ristorazione, ma la banca mi dice che devo aprire un conto aziendale.
Sai dirmi se nel mio caso posso avere un conto semplice? anche se accetterò dai clienti pagamenti con carta?
Grazie mille dei consigli

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