Aprire un Conto Corrente in Inghilterra, Ecco Quale Banca Scegliere

Vuoi aprire un conto corrente in Inghilterra ma non sai come fare? Vuoi saperne di più sulle lungaggini burocratiche, sulla documentazione e sulla possibilità di farlo online?

Sei nel posto giusto, perché nella guida di oggi ti parlerò di come muoverti, delle attenzioni che devi necessariamente prestare e soprattutto delle convenienze che puoi avere ad operare in questo modo.

Gli inglesi sanno farci con la finanza e con le banche, e potrebbe essere un’ottima idea spostare i nostri capitali da quelle parti, anche alla luce della futura Brexit, che prima o poi dovrà essere portata a termine.

Perché l’Inghilterra?

L’Inghilterra è di gran lunga il paese più attivo sul piano finanziario tra quelli che al momento formano l’Unione Europea. I grossi conti che l’UE dovrà fare con la Brexit riguardano principalmente proprio questa vicenda.

Le banche più capitalizzate e i mercati più importanti si trovano tutti a Londra, motivo per il quale il paese in questione continua ad attirare capitali.

Anche se non sei un investitore, potresti avere degli ottimi motivi per investire appunto in questo paese:

  • è sicuro finanziariamente parlando: le banche sono in ottima salute e soprattutto sono tornate a macinare profitti;
  • ha un sistema finanziario molto regolamentato, attento e che offre solide garanzie;
  • fa parte del sistema SEPA e continuerà a farlo anche a dopo la Brexit;
  • offre servizi importanti a costi competitivi.

In aggiunta puoi sicuramente avere altri tipi di motivazione per muoverti in questo senso, motivazioni personali che non sta a me sindacare e che sicuramente si aggiungeranno a quanto appena detto.

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È legale aprire un conto corrente in Inghilterra?

Assolutamente sì, a patto che tu assolva a quanto prescritto e previsto dal fisco italiano (di questo avrò modo di parlare più avanti).

Questo vuol dire che puoi decidere in assoluta autonomia quanto e quando trasferire i tuoi capitali in Inghilterra.

Come trasferire soldi sul conto corrente inglese

Una volta che lo avrai aperto, ti dovrai sicuramente preoccupare di come trasferire i soldi. Nulla, in via teorica, ti vieta di volare a Londra e portarti dietro contanti fino a 10.000 euro.

Si tratta però di una modalità non sicura, e soprattutto nel caso in cui dovessi versare più di 10.000 euro, ti troveresti a dover fare i conti con le restrittive norme sul trasferimento di capitale sia in Italia sia in UK.

La via migliore per trasferire il tuo denaro è di fare un bonifico SEPA, che ha costi bassissimi (spesso nulli da parte delle banche italiane) e che ti permette di trasferire il tuo denaro senza alcun tipo di problema in meno di 24 ore.

Gli adempimenti fiscali

Vale la pena di ricordare in questo contesto che dovrai essere tu a preoccuparti degli adempimenti fiscali. Dovrai infatti dichiarare, al 31 dicembre, ogni somma superiore ai 10.000 euro detenuta all’estero (e dunque anche in Inghilterra) nella dichiarazione dei redditi, sotto la sezione RW.

A parte questo, non ci sono ulteriori adempimenti di cui tenere conto se vogliamo aprire un conto corrente in Inghilterra.

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Aprire un conto corrente online: è possibile?

Fatti salvi servizi di carte prepagate con IBAN, le banche inglesi sono piuttosto diffidenti di chi vuole aprire un conto corrente senza presentarsi in filiale, e dunque se vorrai un conto standard dovrai il più delle volte presentarti nella filiale prescelta per presentare la documentazione.

Per avere un conto corrente da quelle parti non è necessario assolutamente essere residenti, ma aprire comunque un conto corrente senza essere presenti in loco è estremamente difficile, per non dire impossibile.

Anche nel caso in cui tu dovessi aprire una LTD, e dunque operare con un’azienda di diritto inglese, avrai grosse difficoltà ad aprire un conto intestato alla società senza presentarti personalmente, anche se potrai addirittura aprire una società di capitali… per corrispondenza.

Stranezze del sistema inglese, con le quali dovrai necessariamente fare i conti.

Quali banche scegliere per aprire un conto corrente in Inghilterra?

Tutte le banche inglesi offrono conti correnti per non residenti dalle condizioni vantaggiose, almeno rispetto a quello che viene offerto in Italia.

Puoi scegliere indistintamente un conto corrente nelle seguenti banche:

  • Barclays – una delle banche consumer e per investimenti più popolari oltremanica e una delle più attente alle esigenze dei non residenti;
  • Citibank – altro gruppo di proporzioni incredibili, almeno se paragonato a quelli dell’Europa continentale – anche un questo caso avrai a disposizione conti correnti vantaggiosi per i non residenti;
  • HSBC – gruppo che opera con la più grossa capitalizzazione in Inghilterra e che è uno dei più affidabili, nonostante la crisi abbia impattato in modo significativo sulle finanze del gruppo;
  • Santander – gruppo spagnolo, ma che comunque offre conti corrente anche in Inghilterra;
  • Royal Bank of Scotland – è stata una di quelle salvate dalle casse statali durante la recente crisi ma oggi si presenta come uno dei gruppi più affidabili tra quelli che operano in UK.

Le banche che ho appena citato offrono grossomodo le stesse condizioni ai non residenti. Potrai scegliere quella che vuoi, senza il timore di esserti perso una grossa offerta.

È sicuro tenere i soldi in Inghilterra in un conto corrente?

Sì. I conti sono tutelati non solo dalla normativa europea che garantisce fino a 100.000 euro ogni conto e ogni correntista, ma anche da assicurazioni accessorie dall’ammontare variabile (si parte da un minimo di 20.000 sterline), ad ulteriore garanzia dei capitali che abbiamo depositato.

Il sistema inglese è uno dei più affidabili a livello mondiale ed avrai la possibilità di depositare i tuoi capitali e dormire sonni più che tranquilli, tutelato sia dai fondi di garanzia, sia dalle assicurazioni.

Posso avere un conto corrente in Euro in Inghilterra?

Certo che sì. Le banche inglesi offrono tutte la possibilità di aprire un conto corrente in Euro, invece che in sterline, che rende più economico operare da e per l’Europa continentale, senza alcun tipo di commissione per il cambio altrimenti necessario.

Anche in questo senso, per chi vuole aprire un conto corrente in Inghilterra, non ci sono motivi di eccessiva preoccupazione.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

2 Commenti

Piero · 2 Giugno 2018 alle 0:29

Il conto in euro e’ fattibile, ma ci sono due limitazioni: la prima e’ che il conto in euro e’ solo secondario, va necessariamente affiancato ad un conto in sterline; la seconda e’ che al conto in euro non e’ possibile affiancare un bancomat o una carta di credito.
Il conto in euro puo’ di fatto essere usato solo come un deposito, costringendoti a fare un cambio per ogni operazione che non sia ancora in euro (bonifico da e verso l’estero) con conseguente variabilita’ continua del valore.

Federica · 30 Maggio 2018 alle 17:19

Molto interessante, specie di questi tempi, dove l’incertezza regna sovrana. Solo una cosa, ma tutto ciò vale anche dopo che la brexit sarà in vigore? Visto che non sarà più parte dell’Europa, sarà possibile? Non mi sembra sia stata approfondita la cosa alla luce di questo. Però molto ben fatto e interessante! Grazie

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