Valore Futuro Generali: Conviene la Polizza Vita? Opinioni e Commenti: Recensione Completa

Conviene investire i risparmi in Valore Futuro di Generali? In molti si pongono questa domanda e cercano sul web opinioni e commenti sui forum e blog riguardo la polizza vita proposta dal noto gruppo assicurativo.

Come sempre, analizzerò obiettivamente il prodotto attraverso un’attenta lettura delle condizioni contrattuali proposte ai clienti.

Buona lettura!

Un’introduzione su Generali Italia

Come sempre facciamo una rapida full immersion per scoprire la storia del Gruppo: anche se siamo davanti a un colosso è sempre bene compiere questa operazione.

Fondata a Trieste nel 1831, Generali è cresciuta sino a divenire una delle maggiori compagnie assicurative europee e in tutto il mondo. Oggi è presente in oltre 60 paesi, con 76 mila dipendenti e 55 milioni di clienti. 

Solo in Italia conta una quota complessiva di mercato che copre il 15% del settore “vita” e il 16,3% del ramo “danni”. L’offerta di Generali Italia è davvero ampia, proponendo ai clienti strumenti come polizze di previdenza o di protezione della famiglia, oltre ai prodotti per investire e piani di risparmio, comprendendo anche coperture danni, infortuni e malattie. 

Quindi, siamo davanti a una Compagnia solida e affidabile che da più di un secolo è al servizio dei risparmiatori e delle famiglie; questo non garantisce però che il tipo di investimento che stiamo esaminando sia conveniente!

Vediamo le caratteristiche.

Dettagli della polizza

Entriamo nel vivo del discorso. Stiamo parlando di un contratto di assicurazione a vita intera, a premio unico e premi unici aggiuntivi con capitale in parte rivalutabile.

Tradotto dall’ “assicuratese”, si entra versando un premio unico (ovvero con un unico versamento; non si devono effettuare versamenti mensili come una polizza a premio ricorrente) che deve essere almeno di 10 mila euro.

Successivamente si possono effettuare ulteriori versamenti pari ad almeno 5 mila euro.

Rischi

Come spiega dalla nota informativa Generali, il prodotto va inteso come investimento con profilo di rischio medio-alto ed orizzonte temporale lungo (minimo 10 anni, massimo 25 anni).

Come sempre, dobbiamo capire attentamente questo passaggio: se vuoi i tuoi soldi tra un anno o due, allora lascia perdere prima ancora di cominciare a leggere.

Al massimo compra buoni fruttiferi postali o vincola i soldi su un conto deposito ma lascia perdere questo tipo di investimento.

Capirsi è la cosa fondamentale fin dal principio: se compri un limone quando la tua esigenza era quella di una mela, non ti lamentare se è aspro.

Fatta questa dovuta e necessaria premessa, scopriamo le altre caratteristiche di Valore Futuro di Generali.


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Come Investe?

I soldi vengono investiti su più fondi, con una ripartizione del rischio variabile a seconda dell’esigenza del cliente.

Valore Futuro è una polizza “multiramo” che corre con un doppio motore: da un lato c’è la gestione separata Gesav e da un lato troviamo diversi OICR (acronimo che sta per organismi di investimento collettivo del risparmio che comprendono fondi comuni d’investimento e le Sicav, cioè le società di investimento a capitale variabile).

Nel primo caso abbiamo la solita gestione separata che troviamo nei prodotti a capitale garantito: quella che acquista sostanzialmente titoli di stato e obbligazioni ed ha rendimenti medio bassi.

Nel secondo caso, invece, troviamo fondi con propensione al rischio sicuramente più elevata selezionati da Banca Generali.

Con i nostri soldi, sostanzialmente, Generali va in giro per il mondo a cercare affari: “mixando” gestione separata e OICR, si mira a garantire un maggior rendimento al proprio capitale.

A seconda del rischio che ci si vuole assumere, chiaramente cambia sia la percentuale di investimento sulle linee “aggressive” e la scelta delle linee stesse.

Come ho scritto più volte, maggiori sono i rischi e più potenzialmente l’investimento è redditizio: tuttavia, come è ovvio che sia, aumentano anche le possibilità di subire perdite consistenti.

Il prodotto è costruito in maniera tale da “consolidare” i guadagni grazie al rendimento della gestione separata Gesav e di “ammortizzare” le perdite che possono verificarsi.

Chi è abituato ad investire sa che i mercati, spesso fluttuanti, tendono nel lungo periodo a salire sempre: per questo si parla di investimento a lungo termine e per queste ragioni ho fatto la premessa ad inizio articolo circa la volontà di vincolarsi a lungo.

Non è un prodotto a capitale garantito, lo spiega chiaramente la nota informativa: «Per le eventuali prestazioni espresse in quote – si legge – l’impresa di assicurazione non offre alcuna garanzia di capitale o di rendimento minimo. Pertanto il contratto comporta rischi finanziari riconducibili all’andamento del valore delle quote».

Ciò nonostante, però, l’assicurazione propone un meccanismo con il quale ritiene di evitare che ci siano perdite, infatti parla di “contratto a capitale protetto” spiegando che «Il contratto prevede tecniche gestionali di protezione del capitale che mirano a minimizzare la possibilità di perdita del capitale investito; in particolare l’ammontare del capitale investito in gestione separata mira a fornire al raggiungimento del termine del periodo traguardo un importo almeno pari al premio netto investito».

Un vantaggio importante che potrebbe interessare è dato dal fatto che le somme dovute dalla compagnia sono impignorabili ed insequestrabili.


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Costi, durata e riscatto della polizza vita Valore Futuro

Passiamo all’aspetto dei costi che, come sempre, è uno dei parametri più importanti per valutare la bontà di un investimento.

Come ho scritto recensendo polizze vita e fondi pensione, bisogna sempre considerare il CPMA (costo percentuale medio annuo) e tutti gli altri caricamenti aggiuntivi, al fine di capire qual è la differenza tra il denaro che viene consegnato all’intermediario (premio lordo) e quello effettivamente investito (premio netto).

Molto spesso l’elevato rendimento è lo specchio per le allodole che “nasconde” i costi assai più alti rispetto alla concorrenza.

Chiarito questo particolare, concentriamoci sulla tabella del CPMA. L’immagine, tratta dalla nota informativa, è una stima: le compagnie per legge non possono ipotizzare più di un 4% annuo di rendimento. Fissata la data “traguardo” in 15 anni, vediamo che il costo tende ad abbassarsi progressivamente di quinquennio in quinquennio.

A questo si aggiungono altri costi che sono:

  • diritti di emissione (10 euro);
  • diritti di quietanza (2,50 euro ad ogni versamento aggiuntivo);
  • cifra fissa sul premio unico iniziale (150 euro) e sul premio aggiuntivo (100 euro);
  • costo per ogni switch (sarebbe il cambio da un fondo all’altro, la prima operazione è gratuita poi si paga 60 euro ad ogni operazione);
  • Commissione per i servizi di amministrazione e gestione del contratto: percentuale del 2% su base annua, prelevata in occasione del remix. Il  Remix è uno dei punti di forza del prodotto: si tratta di una funzionalità esclusiva di Valore Futuro che permette il ribilanciamento automatico e dinamico tra la gestione separata Gesav e la linea d’investimento scelta. Raggiunto il “periodo traguardo” fissato all’inizio, il prelievo scende all’1,5%;
  • ogni linea d’investimento ha dei costi suoi propri ed eventuali prelievi sui rendimenti;
  • nessun costo per il riscatto è contrattualmente previsto.

Conviene investire soldi in Valore Futuro? Rendimenti

Gran parte delle premesse le ho fatte nell’introduzione e nell’articolo in cui viene espresso il parere di questo blog sul tema. Lo scopo dei miei articoli è quello di sviscerare vantaggi e svantaggi dei prodotti, illustrando prospettive di rendimento e costi.

Ritengo che, con la lettura delle informazioni illustrate e, soprattutto, analizzando attentamente la nota informativa, i consumatori siano in grado da soli di capire se il prodotto fa al caso loro.

Valore Futuro è interessante se vuoi  investire su una prospettiva di lungo periodo e va pertanto confrontato con gli altri prodotti a premio unico e durata almeno decennale: valuta i costi e scegli la soluzione che “costa meno” a parità di condizioni.

Più è alto il premio netto investito, infatti, e più aumentano i rendimenti nel lungo periodo.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

11 Commenti

Nicola esposito · 25 Ottobre 2023 alle 7:51

non mette più una lira.E’ un fallimento

matteo · 25 Aprile 2019 alle 3:45

salve vorrei sapere perche’ nella.mia.pagina personale dove seguo.l.andamento la cifra(nonostante la notevole ripresa da gennaio.2019 rimane quasi stabile) mentre nel 2018 (annata pessima )scendeva a picco.. nonostante mi desse +0,80).. non capisco ogni quanto e se aggiornano la cifra o se c’e’ l inganno o qualche “furto” spesa non menzionata in base all’ andamento della polizza. Grazie.

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    Davide Marciano · 25 Aprile 2019 alle 10:24

    Ciao Matteo,

    la risposta è che non lo so perché bisognerebbe vedere dove investe la tua polizza, cosa difficile per il risparmio gestito.

    Il mio parere sulle polizze l’ho espresso qui: https://www.affarimiei.biz/investimenti/investire-in-assicurazioni-conviene

    Auguri!

    ANNA · 2 Marzo 2024 alle 18:34

    Avevo polizza FIP INA, poi inglobata e sostituita da Generali, ovviamente cambiano agenti, un tipino tutto lacchè mi incanta e propone di disinvestire ratealmente parte di quanto accantonato in polizza generali valore. Mi accorgo solo al secondo anno del furto più che dell’inganno. Non puoi recedere o perdi quanto versato, appunto un furto. Adesso vengo contattata da altro agente che vuol farmi fare altra polizza rateale, che imbroglio, e con quale disinvoltura fregano i clienti. Son sicura che quando disinvestirò otterrò solo briciole. Generali fa solo i suoi interessi non curs i clienti.

gianni sperti · 3 Dicembre 2018 alle 2:51

salve vorrei sapere se è possibile il riscatto della polizza ad un anno dalla stipula del contratto. Ci ho ripensato e vorrei abbandonare valore futuro di generali come posso fare?grazie

Orazio Cubeda · 30 Gennaio 2018 alle 20:26

Salve scusate la mia ignoranza diciamo in materia nonostante io abbia appunto fatto questo prodotto. A me interesserebbe sapere una cosa fondamentalissima. Aldilà della parte”azionaria” che comporta variazioni ma avrò garantito almeno come minimo il capitale versato negli anni male che vada senza terere conto di rendimenti di interessi??

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    Davide Marciano · 10 Novembre 2018 alle 14:41

    Ciao Orazio, se investi in azionario nessuno può garantirti il capitale.

    Prima di sottoscrivere (o non sottoscrivere) prodotti del genere, è importante farsi una giusta cultura finanziaria. Io raccomando il mio corso (ma non devi necessariamente comprare da me, sia chiaro, il concetto che voglio far passare è che se non ne sai nulla prima di investire devi studiare) perché è pensato appositamente per accompagnarti da zero fino ad una conoscenza adeguata => https://www.affarimiei.biz/100-mila-euro-sul-conto-corso/

      Alfio · 17 Maggio 2022 alle 16:33

      Ho stipulato 3 polizze in Alleanza di cui 2 valore futuro più.
      Ho speso 41000 euro ad oggi mi hanno fatto un estratto conto in cui ho perso circa 2000 euro.
      È una truffa legalizzata.
      State lontano

C. · 6 Dicembre 2017 alle 15:22

Rispondo a N.
L’imposta di bollo sulle ramo terzo SI PAGA. Non la vedi addebitata ma viene accantonata e saldata al momento del riscatto o liquidazione per sinistro (morte assicurato).
La tassazione sulla parte OICR è del 26% e non del 26,5%.
Il remix si basa esattamente sugli spostamenti tra Gesav e OICR. Il cambiamento dei “titoli azionari” fa parte della gestione diretta degli OICR e non c’entra nulla col il meccanismo della polizza. Gli OICR sono gestiti attivamente ma questo indipendentemente dalla polizza. Potrei comprare tranquillamente il singolo fondo da solo (ovviamente in classe retail) e beneficiare della sua gestione attiva.
“il periodo traguardo é quello grazie al quale la gestione separata produce un utile tale da poter coprire l’eventuale perdita totale della parte azionaria”… spiegato così potrebbe anche dire che il traguardo non arriverà mai,

N. · 4 Luglio 2017 alle 21:19

Purtroppo ci sono delle pecche nell’articolo.
Innanzitutto non viene detto che la parte in gestione separata non ha rendimento trattenuto. In secondo luogo, non si specificano le tre diverse linee di investimento della parte in OICR. Tra i costi bisogna sottolineare il fatto che non ci sia imposta di bollo (a differenza delle altre soluzioni proposte per un risparmio a breve termine) e che la tassazione é al 12,5 per la parte in Gesav e al 26,5 per quella in “azionario”, solo sugli interessi.
Ma il vero errore é la spiegazione del meccanismo di Remix, in quanto non si limita agli spostamenti tra Gesav e OICR, ma anche al cambiamento dei titoli azionari, per questo motivo limita le eventuali perdite.
Altro appunto: il periodo traguardo é quello grazie al quale la gestione separata produce un utile tale da poter coprire l’eventuale perdita totale della parte azionaria.

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