Come Investire 15.000 Euro: 7 Idee per Investimenti Redditizi da fare nel 2024

Vuoi investire 15.000 euro? Non sai quali strumenti finanziari possono garantirti dei ritorni adeguati? Sei alla ricerca dell’investimento perfetto per cominciare a sviluppare una piccola rendita?

Sei nel posto giusto perché Affari Miei è il sito di finanza personale #1 in Italia ed è dedicato a tutti quelli che vogliono farsi gli affari proprio alla grande.

Nella guida di oggi ci occuperemo proprio di questo, ovvero di individuare quelli che sono i 7 investimenti migliori per chi ha a disposizione 15.000 euro.

La guida è organizzata per ordine crescente di rischio: partiremo dagli investimenti meno rischiosi (e dai quali è ragionevole aspettarsi un rendimento più basso), fino a quelli che invece sono più rischiosi e che promettono, almeno sulla carta, dei rendimenti più alti.

Analizza il tuo profilo di rischio

Prima di passare alla carrellata di possibili investimenti, sarà il caso di analizzare per qualche riga la questione profilo di rischio.

Prima di procedere con la scelta di un qualunque strumento di investimento è sicuramente necessario che tu ti interroghi sulla tua propensione al rischio, ovvero la tua attitudine verso la possibilità di perdere, almeno in parte, la somma investita.

Se vuoi blindare il denaro investito, evitando a qualunque costo qualunque tipo di perdita, il tuo profilo di rischio potrà essere considerato basso e dunque dovrai orientarti verso strumenti più o meno garantiti, con rendimenti però estremamente bassi.

Nel caso in cui, invece, fossi disposto a rischiare, almeno in parte, il capitale investito, potrai senza alcun tipo di problema orientarti verso strumenti più rischiosi, ma che possono comunque regalare dei ritorni più sostanziosi.

Nella guida, come già anticipato, il rischio sarà organizzato con criterio crescente: il primo investimento che incontrerai è il meno rischioso, mentre l’ultimo sarà quello che, con maggiore probabilità, potrà esporre la somma investita a maggiori rischi.

Una postilla finale ma non per ordine di importanza: 15 mila euro è una cifra importante ma non elevatissima. Corrisponde, grosso modo, a circa 1 anno di stipendio se guadagni più o meno quanto la media italiana: è una somma che va protetta, se è l’unico denaro di cui disponi. Se, invece, rappresenta una parte di un patrimonio più elevato il discorso diventa differente e puoi pensare di prenderti maggiori rischi e puntare anche a scadenze più lunghe.

Vediamo ora le migliori soluzioni che ho individuato per te.


I conti deposito


Se devi investire 15.000 euro, i conti deposito sono di gran lunga la modalità di investimento meno rischiosa.

Depositi la somma presso uno qualunque degli istituti che offrono questo tipo di prodotto, per poi recuperare, a scadenza fissa, gli interessi pattuiti.

Si tratta di una forma di investimento completamente garantita, in quanto, secondo le vigenti disposizioni di legge, sei comunque di fronte ad uno strumento che è coperto, fino a 100.000 euro per correntista, dal Fondo di Garanzia dei depositi, che si occuperà di restituire la somma eventualmente persa per un default della banca, fino alla somma sopraindicata.

Nello specifico, le soluzioni sono due:

  • I conti deposito vincolati – offrono in genere rendimenti più alti, in alcuni casi anche vicini al 2% lordo, a patto che però si vincoli la somma (con l’impossibilità di svincolarla se non pagando una forte penale, che in genere coincide con gli interessi maturati). A seconda dell’istituto bancario scelto, gli interessi vengono corrisposti o a cadenza trimestrale / semestrale, oppure al termine del rapporto;
  • I conti deposito non vincolati – offrono rendimenti più bassi, ma lasciano la possibilità di disporre della somma come si preferisce. Sono più vantaggiosi nel caso in cui non fossimo certi di non aver necessità di ritirare la somma in futuro. Anche in questo caso gli interessi possono essere versati sia periodicamente, sia a al ritiro della somma.

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Investi nel mattone con piccole cifre


Con 15 mila euro fino a pochi anni fa sarebbe stato veramente difficile pensare di investire in immobili ma oggi, grazie al web, le distanze si stanno accorciando e, con strumenti come il crowdfunding immobiliare, l’accesso al mercato immobiliare è stato per certi versi sdoganato.


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  • Possibilità di accedere a progetti ad altissima redditività nel campo del reconversion crowdfunding che sono spesso più efficaci e redditizi di quelli tradizionali perché basati sulla riqualificazione di aree già importanti e sviluppate;
  • Possibilità di utilizzare il mercato secondario interno, unico nel suo genere, che ti permette di rivendere quote dei tuoi investimenti ad altri investitori prima della naturale scadenza.

Re-Lender è una piattaforma molto avanzata ed autorevoli quotidiani come Wall Street Italia, Finanza Online e Start-up Italia ne hanno parlato positivamente.

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Risparmio gestito


Se hai qualche risparmio da parte e non sai come gestirlo, certamente hai avuto a che fare con le proposte di banche e assicurazioni, che di solito cercano di proporti qualche forma di investimento pacchettizzata. Ad esempio, tra le offerte che più spesso vengono propinate troviamo: I prodotti che vanno per la maggiore sono:

  • investimenti assicurativispesso qui su Affari Miei ho sconsigliato questo prodotto. A proporti questa strada sono di solito le banche e gli assicuratori. In poche parole, non ti consiglio tale soluzione perché i costi sono alti e la flessibilità per chi ha bisogno di disinvestire o cambiare strategia dopo qualche anno è poca;
  • fondi comuni d’investimento: anche questi prodotti sono consigliati dalle banche, e permettono di diversificare su più aree geografiche o in mercati differenti. Tuttavia i costi sono davvero molto alti, raggiungendo anche il 4% annuo, percentuale che incide sui rendimenti. Se vuoi approfondire, qui ti indico 8 ragioni per starne alla larga;

I problemi di queste due forme di investimento, sinteticamente, sono i seguenti:

  • Commissioni di ingresso: sono commissioni che si pagano per l’entrata nel fondo e possono ammontare dallo 0,30% del capitale versato fino al 2,00%, con rare eccezioni che si collocano al di sopra o al di sotto di questa soglia;
  • commissioni di gestione: sono commissioni che sono dovute alla SGR (cioè alla società che gestisce i soldi materialmente) a prescindere dall’andamento dell’investimento;
  • eventuali commissioni sul guadagno: nel caso in cui il fondo dovesse guadagnare, bisogna pagare anche delle commissioni sul guadagno, che sono in genere molto alte.

Detto ciò, capirai perché ritengo che le banche e le assicurazioni siano i luoghi peggiori dove investire a livelli complessi, in quando il loro scopo è vendere i prodotti propri, i quali spesso non risultano davvero efficienti da un punto di vista di rendimento. Più che un servizio di consulenza, questi istituti, in questo contesto, operano quindi a livello di marketing a proprio vantaggio.

Approfondisco questo discorso in questo articolo in cui spiego come investo io.


Obbligazioni statali e corporate


Obbligazioni e sicurezza sono spesso utilizzate come sinonimo ma, a mio parere, è una sciocchezza bella e buona. Sia che parliamo di obbligazioni statali che corporate, infatti, il grado di rischio è variabile e quando i tassi d’interesse salgono, con tanto di pubblicità che cercano di ingolosirti, devi invece insospettirti.

I titoli di debito emessi dalle autorità statali stanno attraversando un periodo di rendimenti molto bassi, soprattutto nel caso in cui fossi interessato a portarti a casa un titolo emesso da uno stato con i conti assolutamente in regola.

In molti casi, ad esempio con il Bund tedesco, i rendimenti sono addirittura negativi, segno che la fame per investimenti sicuri è molto alta, soprattutto dopo la recente crisi finanziaria che ha ridimensionato le velleità dei piccoli e medi investitori.

Le obbligazioni statali possono essere di diverso tipo e per scegliere quella che più fa al caso tuo devi controllare:

  • scadenza del titolo: più è a lungo termine, più solo alti i rendimenti, più è alto il rischio;
  • rating: ogni titolo è accompagnato dal rating, ovvero da un indice sintetico di bontà del titolo, espresso in lettere (AAA, AA, A, BBB e via dicendo). Più è basso il rating, più è rischioso il titolo. Per dirla facile facile, la Turchia che paga anche tassi a due cifre ha un rating più basso della Germania o dell’Italia ed è, pertanto, meno affidabile (e più rischiosa!);
  • modalità di incasso interessi: alcune obbligazioni statali sono con cedola, ovvero con pagamento periodico degli interessi con cadenza semestrale; altre invece restituiscono capitale e interessi al termine della scadenza del titolo;
  • valuta: soprattutto nel caso in cui ti affidassi a titoli di stato emessi da stati extra area Euro devi tenere conto anche del rischio di cambio, andando a controllare la valuta in cui sono emessi; comprare un’obbligazione statale in euro, in dollari o in altra valuta può fare una gran differenza in termini di rendimenti.

Il discorso delle obbligazioni statali vale a maggior ragione per quelle corporate: le società, ancor più degli stati, possono fallire e, di conseguenza, bisogna stare molto attenti nella selezione dell’azienda su cui investire.

Se ti interessa il mercato obbligazionario, ti consiglio di leggere la sezione dedicata alle obbligazioni con i migliori contenuti sul tema.


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Investi in Aziende, PMI e Start-Up Innovative


15.000 euro da investire non saranno sicuramente sufficienti per aprire una grande fabbrica o uno stabilimento produttivo che richieda dei macchinari importanti.

Possono essere però più che sufficienti per iniziare un’attività di servizi che non richieda enormi investimenti.

Se il tuo sogno è stato da sempre quello di metterti in proprio, 15.000 euro possono essere il primo mattone sul quale costruire la tua attività.

Ti consiglio di curiosare nella sezione dedicata alle idee imprenditoriali o nella lista dei 100 franchising migliori da aprire in Italia sperando che possano essere utili per trovare l’attività dei tuoi sogni.

15 mila euro, inoltre, possono essere una buona cifra per destinare almeno una parte all’economia reale, investendo magari in business promettenti di altre persone. Continua a leggere perché ho trovato una soluzione che può essere molto utile per te.

Sostieni le PMI e Start-Up Innovative italiane: bonus IRPEF del 30%

Startup e PMI innovative rappresentano una delle forze motrici dell’economia italiana. Sono spesso aziende nuove o con un buon potenziale di crescita che possono offrire posti di lavoro (e quindi contrastare la disoccupazione), e anche possibilità allettanti per chi vuole investire.

Questo tipo di investimento, grazie al quale all’estero sono nate grandissime realtà, è da poco possibile anche in Italia. Come?

L’Equity Crowdfunding è un canale disciplinato dalla Consob che ti offre l’occasione di comprare quote o azioni di aziende italiane che presentano un buon potenziale. In particolare, Wearestarting.it è un progetto italiano che mette in contatto gli investitori con le PMI e le startup: è la principale piattaforma italiana dedicata a questo tipo di investimento.

Con soli 300€ puoi investire sul futuro di uno qualunque dei progetti iscritti sul portale, quindi puoi destinare una parte del tuo capitale ad un progetto.

Ma quali sono i vantaggi di Wearestarting.it? Te li spiego subito in breve:

  • detrazione IRPEF o IRES del 30%: in un esempio pratico, se investi 1000€, puoi detrarre 400€ dall’IRPEF. Si parla del 50% per i soggetti IRES che acquisiscano e mantengano per almeno 3 anni il capitale societario. Questo si traduce in meno spese per le tasse, grazie alle agevolazioni fiscali rivolte a chi investe nella nuova imprenditoria;
  • niente burocrazia: tutte le pratiche si gestiscono e compilano online. Quindi non devi incontrare personalmente i soci, poiché la sottoscrizione avviene al 100% attraverso il portale;
  • rivalutazione delle quote: il valore del tuo investimento cresce insieme al valore dell’azienda su cui hai investito. Quindi, ciò che acquisti oggi, domani potrebbe valere molto di più e potresti guadagnare molto se decidessi di vendere al momento giusto;
  • dividendo annuo: diventando socio di una azienda, hai diritto a percepire ogni anno i dividendi, come accadrebbe con un qualunque altro investimento azionario.

Giornali importanti come Forbes, Il Corriere della Sera, La Stampa ed Il Sole 24 Ore hanno elogiato Wearestarting.it, piattaforma vantaggiosa che è stata premiata da ING come migliore piattaforma di equity crowdfunding del 2017.

Se desideri investire nelle realtà emergenti più innovative, devi solamente registrarti sul sito ufficiale e valutare i vari progetti iscritti sulla piattaforma, per verificare se uno di essi ti sembra un buon investimento!

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Trading online


Ultimo, e primo per grado di rischio, il trading online. Oggigiorno sono disponibili tantissime piattaforme che ci permettono di avere accesso a mercati più o meno complessi, mercati che danno accesso a diversi tipi di prodotti finanziari.

Il trading online non richiede somme enormi per cominciare ad investire e 15.000 euro (o anche una parte marginale di questa cifra) possono essere più che sufficienti per differenziare l’investimento e organizzarsi delle rendite interessanti.

Questo però non vuole assolutamente dire che sia il modo migliore per procedere: come ho detto in apertura, organizzati fin da subito in modo strutturato, tenendo conto del tuo personalissimo profilo di rischio e investi, magari anche in più strumenti, tenendo conto da un lato del rischio che sei disposto a correre, dall’altro invece di quello che ti aspetti a livello di rendimenti.

Diventare investitore è il primo passo verso l’indipendenza finanziaria, un primo passo che però devi esercitare con la massima cautela per non distruggere il tuo sogno proprio sul nascere.

Qui ho recensito le piattaforme migliori per iniziare.

Azioni

Sono l’investimento per eccellenza e il meno rischioso di quelli che appartengono a questo gruppo.

Permettono, con investimenti oculati e sul lungo periodo, di portare a casa rendimenti molto importanti, anche se le crisi sono sempre dietro l’angolo e il rischio, soprattutto per chi è alle prime armi, è sicuramente elevato.

Ho parlato del tema in tantissimi articoli, ecco alcune risorse utili per te:


Business


Se il tuo capitale è di 15 mila euro e vorresti incrementarlo in maniera consistente, con ogni probabilità non hai bisogno di investimenti finanziari veri e proprio ma piuttosto di un modo per guadagnare più soldi e fare quindi business.

In questo caso, quindi, ti consiglio le seguenti risorse:


Conclusioni

Abbiamo visto che esistono diverse strade per poter investire i proprio risparmi. Naturalmente è bene agire sempre con oculatezza e senza fretta, in modo tale da mettere in atto il piano d’azione più vantaggioso per le finanze e le tasche di tutti.

Su Affari Miei puoi trovare numerosi articoli dedicati agli investimenti, te ne consiglio alcuni:

Se ti stai guardando intorno e non sai da dove iniziare, inoltre, ho preparato una serie di percorsi divisi pere età e propensione al rischio:

Buona lettura!


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Investimenti

2 Commenti

Gabryflash · 11 Febbraio 2019 alle 18:54

Buonasera. Mi risulta che per il 2019 la detrazione per l’investimento in startup innovative sia del 40%. Ho appena investito su un paio di startup proprio oggi.

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    Davide Marciano · 11 Febbraio 2019 alle 20:24

    Confermo, i contenuti sono in continuo aggiornamento ma a volte qualcosa sfugge sempre 😉

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