Chiusura Conto Corrente Postale e Bancario: Come cambiare banca

In questo articolo spiegheremo in modo semplice e intuitivo come si fa a cambiare banca, ovvero come chiudere il conto corrente in maniera ottimale.

Ci possono essere tanti motivi che ci spingono a cambiare banca e a scegliere un altro istituto di credito. Uno dei motivi più importanti è il fattore economico, ma potrebbe anche non essere l’unico.

Qualunque sia il motivo per cui decidete di cambiare banca, sappiate che è un procedimento molto semplice da fare e che non richiede costi elevati, come avveniva qualche anno fa.

Grazie al Decreto Bersani, infatti, è proibito alle banche far pagare costi in più ai loro clienti per ottenere la chiusura del conto corrente.

Oggi quindi chiudere il conto è molto più semplice che qualche anno fa, e in ogni momento potete, se lo desiderate, cambiare la vostra banca di riferimento. Vediamo come fare, passo dopo passo.

Come fare la chiusura del conto corrente

In questa prima parte dell’articolo esamineremo la chiusura del conto corrente definitiva: vale a dire, questa parte dell’articolo riguarda la situazione di colui o colei che vuole chiudere il conto corrente senza aprirne uno in una banca diversa.

Vediamo quali sono le modalità e le tempistiche di questa operazione.

La prima cosa da sapere è che condizione per chiudere definitivamente il proprio conto corrente è di non avere più operazioni in corso: il che significa che non si può chiudere un conto se ci sono ancora assegni da incassare, o delle bollette addebitate sul conto, e simili.

La cosa migliore da fare quando si decide di chiudere definitivamente il conto è quella di recarsi nella propria filiale di riferimento: in questo modo di eviteranno brutte sorprese e si potrà concludere, se possibile, la chiusura direttamente firmando tutti i documenti necessari.

Quando si chiude il conto corrente bisogna anche riconsegnare alla propria banca ogni carta (di debito e di credito), il bancomat, eventualmente il libretto degli assegni. Se si ha un conto titoli associato al conto corrente, se ne deve chiedere la chiusura.

Ovviamente se si ha del denaro depositato sul conto al momento nel quale se ne chiede la chiusura si potrà riscuoterlo.

Chiudere un conto corrente online

Se si intende chiudere un conto corrente online, come ce ne sono molti oggi, bisogna spedire una raccomandata A/R alla banca di riferimento. Nell’oggetto della raccomandata scrivete chiaramente ‘Chiusura del conto corrente numero… intestato a…”.

Nella raccomandata dovete anche indicare tutti i servizi che sono collegati al conto, come carte di credito o debito e bancomat (che dovranno essere restituito annullati) libretto degli assegni.

Online si possono trovare dei moduli di chiusura del conto corrente, che devono essere stampati e compilati e possono costituire una valida guida alla corretta chiusura definitiva di un conto corrente.

Ricordate che non siete obbligati a indicare le ragioni per le quali intendete chiudere il conto: questo non deve rilevare.

Se si è aperto un conto titoli presso la banca online, anche in questo caso bisogna specificare che se ne vuole la chiusura.

Chiusura conto corrente cointestato

Come si sa, un conto corrente cointestato è un conto corrente del tutto normale ma intestato non a un singolo soggetto, bensì a due o più titolari. Questo significa che tutti i titolari possono accedere al conto e disporne i movimenti.

Come conseguenza, ovviamente, in sede di chiusura del conto corrente cointestato la disciplina è la seguente: se il conto corrente cointestato è a firma congiunta, cioè per ogni suo movimento è necessario la presenza della duplice (o più) firma, allora la chiusura deve essere fatta da tutti i correntisti.

Se invece il conto è a firma disgiunta, ciascuno dei correntisti può liberamente recedere in ogni momento.

Chiusura di un conto corrente per aprirne un altro

L’altro caso possibile è che una persona chiuda un conto corrente non chiudere definitivamente con la banca bensì per aprirne un altro presso un altro istituto.

In questo caso si parla più correttamente di trasferimento di conto corrente.

Oggi come oggi, data la libera concorrenza degli istituti di credito, molte persone scelgono di cambiare il loro conto corrente. La chiusura del conto corrente per aprirne un altro è così un’operazione semplicissima.

In questo caso si deve procedere alla chiusura del conto presso la vecchia banca nelle stesse identiche modalità che abbiamo visto precedentemente: controllare di non avere ancora operazioni attive e passive sul conto, riconsegnare alla banca tutte le carte di debito o di credito, i libretti degli assegni, e inviare eventualmente la raccomandata A/R nelle modalità che abbiamo specificato.

Ovviamente però se si attua la chiusura del conto per trasferimento, nel caso si abbia del denaro sul conto stesso si potrà scegliere di trasferire il denaro sul nuovo conto corrente con bonifico, dando gli estremi alla banca.

Basta compilare i moduli che vanno chiesti alla banca, perché essa si occupi della chiusura e del trasferimento delle somme e dell’eventuale conto titoli sul nuovo conto corrente dell’ex cliente.

Proprio per questo motivo pratico, se si vuole trasferire il conto corrente è caldamente consigliato procedere all’apertura del nuovo conto corrente prescelto prima della chiusura di quello che si desidera abbandonare.

Chiusura conto corrente: costi

Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, il Decreto Bersani 223/2006 ha predisposto delle importanti modifiche: le banche non possono più applicare costi espliciti di chiusura dei conti correnti allo scopo di scoraggiare i propri clienti dal passaggio di conti correnti.

Questo però ovviamente non toglie che spesso e volentieri gli istituti bancari prevedano una serie di oneri e costi diversamente denominati, il cui scopo è indubbiamente quello di coprire la chiusura del conto.

In ogni caso la banca è autorizzata ad addebitare, in sede di chiusura o trasferimento del conto corrente, i costi legati alla cosiddetta ‘gestione del costo’, (come canone, imposta di bollo, passivi, interessi) trattenendoli direttamente dal contante che è stato prelevato (o trasferito) al momento della chiusura del conto.

Il miglior modo per evitare delle brutte sorprese in sede di chiusura del conto è quello di leggere bene il contratto prima di aprire ogni conto corrente, incluso quello nuovo.

Tempistiche per la chiusura del conto

Quanto si impiega a chiudere o a trasferire un conto corrente? Le tempistiche variano a seconda della banca e saranno ovviamente molto più lunghe laddove la banca rilevi che ci sono ancora delle operazioni attive o passive sul conto.

In generale ci vogliono dai sei ai quindici giorni lavorativi per chiudere un conto o trasferirlo.

In conseguenza poi al recepimento della direttiva europea sulla portabilità dei conti correnti non si dovrebbero superare i dodici giorni per la conclusione delle operazioni, pena il pagamento di sanzioni anche molto pesanti (fino a 64mila euro) e indennizzi nei confronti dei correntisti che sono stati danneggiati.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo cercato di darvi un quadro più chiaro possibile delle modalità di recessione dal conto corrente e di come effettuare il trasferimento da un conto a un altro.

Data l’estrema varietà dei conti correnti che è possibile aprire oggi, sia presso istituti di credito che Poste Italiane oppure online, la cosa migliore da fare prima di procedere all’apertura è quella di leggere bene il contratto, per evitare poi sgradite sorprese in fase di chiusura o di trasferimento del conto.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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