La Polizza Vita “travestita” da Pensione Integrativa è da EVITARE!

Conviene costruirsi una pensione integrativa? I tempi sono duri da un punto di vista pensionistico: le riforme degli ultimi anni hanno reso la vita difficile a tante persone e in molti si guardano intorno nella speranza di costruirsi una qualche forma di integrazione al reddito da pensione che sia in grado di generare una rendita complementare quando avranno lasciato il lavoro.

Pensare al proprio futuro, quindi, diventa indispensabile visto le prospettive poco rosee che ci offre lo stato e se sei tra queste persone sei su una buonissima strada.

Prima di prendere una decisione importante, però, ti consiglio di informarti bene perché sul tema c’è tantissima ignoranza. Benvenuto su Affari Miei, il blog di finanza personale #1 in Italia dedicato a tutti quelli che vogliono gestire autonomamente i propri interessi patrimoniali.

Dal 2014 su questi pixel aiuto milioni di persone a curare le loro finanze con migliaia di contenuti e con il mio corso sugli investimenti in cui tratto seriamente anche il tema previdenziale.

Ho trattato il tema della previdenza complementare in maniera molto approfondita nella sezione specifica da cui ti consiglio di partire se sei a digiuno sull’argomento. Se poi sentii di aver bisogno di fare chiarezza, qui puoi trovare un articolo che è dedicato proprio a questo tema.

Invece, in questa guida che stai leggendo, voglio concentrarmi su un aspetto particolare: quello delle polizze vita “travestite” da pensione integrativa.

Continua a leggere per capirci qualcosa in più.


Non sai come investire?

Scopri che investitore sei. Ti bastano 3 minuti per scoprire la strategia migliore per te.

>> INIZIA ORA! <<


Qual è il problema vero 

Se non hai ben presente la distinzione teorica leggi l’articolo che ti ho consigliato poco fa perché potresti fare confusione. In sintesi, il problema è il seguente: dato che a vendere tutti i prodotti sono sempre gli stessi (banche, poste, assicurazioni), sovente cercano di mischiare le carte per proporre prodotti più vantaggiosi per loro e meno per il cliente.

Mentre la previdenza complementare – rappresentata dai prodotti che prendono il nome di PIP (piano individuale pensionistico) e fondo pensione – è più regolamentata e, di solito, permette al venditore di guadagnare di più, le polizze vita (qui ti spiego bene cosa sono) hanno leggermente meno vincoli e sono più redditizie per chi le calcola.

A fronte di un problema legittimo e sentito – necessità di integrare il proprio reddito futuro – il venditore è in conflitto d’interessi e cerca di proporre il prodotto che, in qualche modo, è più redditizio per l’azienda per cui lavora.

In questo articolo ti spiego 10 motivi in base ai quali gli investimenti assicurativi non fanno per te, ti raccomando di leggerlo per afferrare bene il ragionamento.

Come funziona una polizza vita

La pensione integrativa tradizionale ha un funzionamento specifico, in breve voglio invece spiegarti come funziona la polizza vita “travestita” da prodotto previdenziale che cercano di venderti i consulenti.

In linea di massima, l’assicurazione sulla vita è di tre tipi:

  • Polizza caso morte: pagando una cifra corrispondente ad alcune centinaia di euro annue, si assicura la corresponsione di una somma di denaro prevista dal contratto (massimale) in caso di decesso. Funziona un po’ come l’assicurazione auto: fai l’incidente e vieni risarcito, muori ottieni i soldi. Questa polizza non ha niente in comune con gli investimenti, si fa a parte ed è fondamentale per te: ne parlo qui;
  • Polizza caso vita: pagando una cifra mensile o annuale si costituisce un salvadanaio che si rivaluterà in base al rischio previsto dall’investimento che la società che gestisce i soldi andrà a fare. Alla scadenza del contratto (che generalmente ha durata medio lunga) verrà corrisposta la somma di denaro versata unitamente agli interessi. Si tratta di una vera e propria forma di risparmio/investimento: di solito al contraente è lasciata anche la possibilità di ottenere la propria somma sotto forma di rendita vitalizia;
  • Polizza mista: comprende entrambi gli elementi delle due tipologie elencate. Oltre alla protezione, infatti, contempla il risparmio. Generalmente il rendimento della somma accantonata a risparmio, con gli interessi che capitalizzano, “ripaga” la spesa per la copertura in caso di morte. Di solito viene proposta come pensione integrativa dai venditori ma non è affatto un prodotto dedicato a questo fine! A mio parere, è il peggior prodotto in assoluto presente sul mercato, qui ti spiego esattamente perché.

Vale veramente la pena stipularlo? Assicurazione Vita: Svantaggi

A mio parere la risposta è secca e precisa:

NO, non c’è nessun vantaggio.

Ne ho parlato anche in un episodio del podcast che ti allego e che ti invito ad ascoltare:


Cerchi Opinioni sugli Investimenti Assicurativi? Ascolta il Podcast Ora!


Tra i problemi più significativi di questa tipologia di prodotto ti segnalo:

  • Scarsa flessibilità: generalmente è necessario versare per un numero determinato di anni prima di poter sospendere i pagamenti. In caso di imprevisti è un fatto che va considerato seriamente;
  • Costi elevati: è quello che il consulente assicurativo non ti dirà mai. Un prodotto del genere è molto spesso assai remunerativo rispetto agli altri per chi lo vende: le assicurazioni guadagnano soprattutto sulla componente caso morte e di conseguenza pagano provvigioni più alte.
    Anche per questo nei primi anni è difficile fare riscatti o addirittura risolvere il contratto, se non dietro grandi penalizzazioni che si traducono in perdite. Solo dopo un certo numero di anni, accantonata una certa somma, la capitalizzazione consente di recuperare le spese iniziali ed avere un reale guadagno.
    Questo, però, non è sempre scontato: in periodi con una forte inflazione prodotti del genere, che acquistano fondamentalmente titoli a basso rischio, non consentono al capitale accantonato di rivalutarsi adeguatamente rispetto alla crescita del costo della vita.

Conclusioni

In questo articolo abbastanza breve volevo chiarire un mismatch che spesso si crea nella mente di chi si interessa del settore: polizze vita e pensioni integrative non sono la stessa cosa.

Nelle tante risorse che ti ho linkato, poi, trovi una valanga di approfondimenti per chiarire definitivamente il problema. Ci tenevo a farlo, anche per rispondere ai tanti utenti che mi scrivono, e soprattutto per fornirti gli strumenti utili per ragionare prima di decidere.

Prima di agire, cerca sempre di capire cosa stai facendo. Questo vale sia quando vai al mercato a comprare la frutta, sia quando acquisti prodotti finanziari o assicurativi.

Investire in una polizza vita non è affatto conveniente, indipendentemente dalle condizioni che questa o quella compagnia può proporre.

Il difetto originario ce l’ha il prodotto (assicurazione vita), non la singola specie. La mia avversità non è, quindi, né contro i consulenti né tanto meno contro le compagnie di assicurazione o le banche che, per la gestione dei tuoi soldi, ti tornano utili in altri modi.

Qualche “vantaggio” però può esserci: i risparmiatori più pigri, infatti, possono trovare comodo versare a mo’ di salvadanaio una certa somma al fine di garantirsi in futuro un gruzzolo con cui sopravvivere. A mio parere è una scelta superficiale e poco redditizia ma, se vuoi seppellire i tuoi soldi in una cassaforte e rivederli tra 40 anni, questa è una delle soluzioni per farlo.

Ulteriori risorse utili

Come di consueto, concludiamo l’articolo rimandando ad una serie di altre letture presenti sul blog che potrebbero interessarti per completare quanto ci siamo detti finora:

Se ti stai approcciando adesso al tema degli investimenti, puoi cominciare il tuo approfondimento dai seguenti percorsi tematici:

Buon proseguimento su Affari Miei!


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

>> Inizia Subito <<


Avatar photo
Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

5 Commenti

stefano ceccarelli · 1 Luglio 2020 alle 10:56

non ho capito bene il giudizio sui pip. sono consigliabili per un artigiano autonomo a reddito basso?

enzo · 6 Giugno 2018 alle 20:33

ANTONIO è un assicuratore

ANTONIO · 22 Novembre 2016 alle 19:57

Gentile staff di affari miei, sinceramente ho di recente stipulato una polizza assicurativa con un consulente assicurativo e non mi sento fregato semplicemente perchè ho scelto consapevolmente una polizza mista che mi da la possibilità di proteggere la mia famiglia da eventi accidentali e che al contempo mi da la possibilità di mettere qualcosa da parte. Se dovessi fare io, in maniera autonoma autorisparmio, a quest’ora non avrei nemmeno un euro:-P Mi piacerebbe che il messaggio che passi, a mio avviso, sia quello di tutelarsi sia a livello pensione che a livello protezione. Questo è un semplice discorso che mi ha fatto il mio assicuratore ed io l’ho accettato in maniera consapevole sapendo di dover pagare anche per il servizio di consulenza ricevuto. Per il resto vi faccio i complimenti per i numerosi spunti che mi avete dato, grazie.

    Avatar photo

    Davide Marciano · 23 Novembre 2016 alle 9:20

    Ciao Antonio, vista la consapevolezza della tua scelta non ci vedo niente di male, anzi.

    Grazie dei complimenti, in bocca al lupo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *